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La polizia di Londra utilizzerà il riconoscimento facciale

Le forze di polizia di Londra, nel Regno Unito, hanno confermato che passeranno a controversi sistemi di riconoscimento facciale (LFR), con l’obiettivo di individuare criminali noti, o sospetti, nei luoghi più sensibili della città. Il sistema sarà in grado di contrassegnare gli individui già inseriti in una lista di persone sotto controllo, selezionando i volti noti alle forze dell’ordine dalla folla.

La tecnologia viene fornita da NEC e il Metropolitan Police Service afferma che sarà implementata solo in luoghi specifici intorno a Londra. Questo consentirà alla polizia di costruire una lista di sospetti per attività criminali quali violenza grave, utilizzo di armi da fuoco e sfruttamento sessuale dei minori.

Utilizzi diversi del riconoscimento facciale

Inoltre, la stessa tecnologia sarà impiegata per cercare anche le persone scomparse. Secondo le forze di polizia, i sistemi sono già stati implementati altrove nel Regno Unito, anche se solo nel settore privato. In questo caso, ogni telecamera verrà segnalata anziché nascosta. La polizia distribuirà anche volantini che spiegano come funziona il sistema.

riconoscimento facciale “Ogni giorno, i nostri agenti sono informati sui sospetti che dovrebbero cercare; LFR migliora l’efficacia di questa operazione di polizia”, ha dichiarato il commissario Nick Ephgrave. “Allo stesso modo, se può aiutare a localizzare rapidamente i bambini scomparsi o gli adulti vulnerabili e proteggerli dai pericoli, allora abbiamo il dovere di implementare questa tecnologia per farlo.”

A non tutti piace il nuovo “Grande Fratello”

Mentre ridurre la criminalità è chiaramente nel migliore interesse di Londra, l’opinione è divisa sul fatto che sistemi come LFR siano il modo migliore per farlo. Dal punto di vista del Metropolitan Police Service, la tecnologia è solo un’estensione di ciò che sta già accadendo con i poliziotti in pattugliamento per la città. Il riconoscimento facciale aiuterà semplicemente a segnalare possibili avvistamenti di sospetti alle pattuglie più vicine. “La tecnologia, che è un sistema autonomo, non è collegata a nessun altro sistema di imaging, come CCTV o ANPR”, aggiunge la polizia.

Tuttavia, anche con queste limitazioni e nonostante le migliori intenzioni delle polizia,  i sostenitori della privacy non sono felici. “Questa decisione rappresenta un’enorme espansione dello stato di sorveglianza e una grave minaccia per le libertà civili nel Regno Unito”, ha dichiarato Carlo Silkie, direttore dell’associazione no profit “Big Brother Watch”.

 

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