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Marina Ovsjannikova: nessuna notizia della giornalista dissidente russa scomparsa

Prima si è parlato di una multa, poi di un arresto

I fatti che riguardano la giornalista Marina Ovsjannikova si stanno succedendo con grande rapidità.

Allo stato attuale, mostrerebbero in modo impietoso la censura del governo russo nei confronti di ogni forma di protesta contro Mosca e contro la guerra in atto.

La stessa censura che ha fatto varare a Putin una legge anti fake news in tempi brevissimi. Legge che prevede sino a 15 anni di carcere per chi diffonde notizie prive di fondamento (secondo l’opinione del governo stesso) o si mostri critico nei confronti dell’invasione russa dell’Ucraina. E non si tratta certo dell’unica forma di repressione del dissenso da parte di Mosca, come vi abbiamo raccontato in un altro articolo.

Ma cos’è successo alla giornalista Marina Ovsjannikova? Proviamo a ricostruire la cronologia dei fatti.

Marina Ovsjannikova e l’irruzione in TV

Non è stata la solita azione di disturbo che ogni tanto succede anche in Italia: l’inviato lancia una notizia e alle sue spalle un perfetto sconosciuto si sbraccia per perorare la propria causa o solo per guadagnare qualche istante di celebrità.

Stavolta lo scenario è il telegiornale serale dell’emittente Pervyj Kanal (Primo canale), andato in onda lunedì 14 marzo. Il programma, Tempo, è seguito da milioni di telespettatori, e viene trasmesso dal 1994.

A un certo punto, alle spalle della conduttrice Ekaterina Andreeva, appare la collega Marina Ovsjannikova che ostenta un cartello scritto metà in inglese e metà in cirillico. Nella parte superiore sono chiaramente riconoscibili le parole “No war”, e nell’ultima riga in basso “Russians against war”. Nella parte centrale, quella in cirillico, c’è scritto: “Non credete alla propaganda, vi stanno mentendo”.

Marina Ovsjannikova è anche riuscita a pronunciare qualche parola. Più precisamente, ha invitato il pubblico a non credere alle frottole della propaganda governativa.

Nel video che stanno facendo il giro del mondo, si vede Marina Ovsjannikova che per pochi secondi parla a un volume tale da coprire la voce dell’annunciatrice Ekaterina Andreeva. Dopo di che, parte un servizio e l’audio in studio viene chiuso.

ucraina

Il video prima dell’irruzione

Prima del blitz in studio, Ovsjannikova aveva girato (e diffuso su YouTube) un video in cui si è raccontata. La giornalista ha spiegato di avere un padre ucraino e una madre russa, e di non accettare quindi che i due Paesi siano in guerra.

Si è poi dichiarata dispiaciuta, ammettendo di aver fatto propaganda per il Cremlino, e di provarne vergogna.

Tra le altre cose, Ovsjannikova ha detto: “Mi vergogno di aver permesso che si dicessero bugie dallo schermo della Tv. Mi vergogno di aver permesso che i russi fossero trasformati in un popolo di zombie. Siamo rimasti in silenzio nel 2014, quando tutto questo era appena iniziato. Non abbiamo partecipato alle proteste quando il Cremlino ha avvelenato Navalnyj. Abbiamo semplicemente osservato in silenzio questo regime antiumano. E ora il mondo intero si è allontanato da noi. Dieci generazioni dei nostri discendenti non potranno lavare via la vergogna di questa guerra fratricida.”

Chi è Marina Ovsjannikova

La giornalista quarantaquattrenne Marina Ovsyannikova ha studiato alla Kuban State University e all’Accademia presidenziale di economia nazionale e pubblica amministrazione.

Si è laureata alla Presidential Academy nel 2005. Dopo un’esperienza con l’emittente Kuban TV, ha lavorato per diversi anni per la televisione di stato russa. Ha due figli ed è stata una nuotatrice agonista.

Peraltro Marina Ovsyannikova ha prestato la sua professionalità proprio in uno dei tg russi della rete in cui ha fatto irruzione. Lo dice lei stessa nel videomessaggio: “Ho lavorato in questi anni per il Primo canale promuovendo la propaganda di Putin. Sono molto pentita di quello che ho fatto negli anni. Mi vergogno di aver permesso la diffusione di bugie tramite la televisione”.

Il plauso di Zelensky

In una nota, l’emittente Primo canale ha parlato in modo vago di un “incidente con una donna” e di un “controllo interno in corso”.

Subito è girata la voce di una multa alla giornalista, per cui è intervenuto Leonid Volkov, braccio destro di Aleksej Navalnyj, l’oppositore (oggi in carcere) sopravvissuto a un avvelenamento. In un tweet, Volkov ha dichiarato che il suo movimento “è pronto a pagare qualsiasi multa” comminata a Ovsjannikova.

Inoltre, in un video, Vladimir Zelensky ha pubblicamente ringraziato la giornalista. “Sono grato a quei russi che non smettono di cercare di diffondere la verità. E personalmente alla donna che è entrata nello studio televisivo con un poster contro la guerra”.

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Non si hanno notizie di Marina Ovsyannikova

Tuttavia, successive notizie hanno parlato di un arresto. Non solo: a dodici ore dal fermo di Marina Ovsyannikova, sono intervenuti gli avvocati di Ovd Info, l’Ong che si occupa di violazioni dei diritti umani e di perseguitati politici.

Secondo Ovd Info, non si hanno più notizie di Ovsyannikova. “Non è nel dipartimento di polizia di Ostankino. La polizia, a quanto pare, nasconderà Marina all’avvocato. Sono 12 ore che non si trova. Secondo una fonte della Tass [agenzia vicina al governo, n.d.r.] in questo momento il Comitato Investigativo della Federazione Russa sta conducendo un controllo pre-investigativo contro Ovsyannikova. Questo tipo di controllo non prevede la reclusione”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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