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Meta licenzia 11 mila dipendenti, il 13% del personale

Non è un bel periodo per Meta, che ha annunciato migliaia di licenziamenti. La multinazionale guidata da Mark Zuckerberg già nella giornata di ieri aveva anticipato a centinaia di dirigenti la notizia dei primi licenziamenti di massa, alcuni dei quali sono stati notificati questa mattina.

Ben 11.000 dipendenti si ritroveranno a casa, portando l’azienda a tagliare il 13% della sua forza lavoro.

Per il Wall Street Journal i licenziamenti di Meta segnano un brutto record

Secondo il WSJ, quelli di Meta saranno dei licenziamenti storici per il 2022: i più grandi dell’anno mai riportati fino a oggi nel settore tecnologico. Ma segna anche un brutto traguardo per Zuckerberg: in 18 anni non si erano mai verificati, in una delle sue società, dei tagli del personale così grossi.

Le responsabilità che ci sono dietro questi licenziamenti sono ormai conosciute da tempo, tra cui la perdita di oltre il 70% del valore dell’azienda nell’arco di un anno. E probabilmente a fare il resto sono stati il calo in borsa (ieri Meta ha segnato un -0,26%) e le scelte rischiose attuate da Zuckerberg stesso.

Il CEO si è assunto le proprie responsabilità. Nella riunione di martedì, secondo alcune fonti che erano presenti, è apparso abbattuto e ha riconosciuto di essere l’artefice dei passi farli della società: col suo eccessivo ottimismo sulla crescita di Meta, ha spinto troppo sulle assunzioni, arrivando – incredibile, ma vero – a un eccesso di personale.

Come la società ha deciso di affrontare i licenziamenti

Lori Goler, capo della divisone HR di Meta, ha comunicato che i dipendenti licenziati si vedranno accreditare almeno quattro mesi di stipendio, una liquidazione per far fronte al disagio e al danno creato.

Secondo le direttive di Zuckerberg, sarà il team di reclutamento e business ad affrontare i licenziamenti più grossi. E dopo la riunione di ieri, le prime notifiche relative ai tagli del personale sono state inviate questa mattina stessa.

Lo stesso CEO spiega in una lettera le motivazioni che ci sono dietro la scelta dei licenziamenti.

Oggi condivido alcune delle modifiche più difficili che abbiamo adottato nella storia di Meta. Ho deciso di ridurre le dimensioni del nostro team di circa il 13% e lasciare a casa più di 11mila dei nostri talentuosi dipendenti. Stiamo inoltre adottando una serie di ulteriori misure per diventare un’azienda più snella ed efficiente, tagliando le spese discrezionali ed estendendo il blocco delle assunzioni fino al primo trimestre“.

C’è da dire che gli stessi dipendenti non sono rimasti con le mani in mano: erano giorni che cercavano di capire quale sarebbe stato il loro futuro all’interno di Meta, preparandosi a ogni evenienza grazie a dei gruppi esterni formati con i propri colleghi.

I primi campanelli d’allarme del resto c’erano. Gli stessi dirigenti hanno notificato ai dipendenti di annullare i viaggi di lavoro non essenziali a partire da questa settimana.

Quel che è probabile è che dopo questi licenziamenti di massa, Meta non sarà più la stessa.

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Maria Stella Rossi

Mangiatrice seriale di biscotti e ghiotta di pizza, adoro scrivere da sempre, ancor prima di imparare a tenere per bene una penna fra le dita. Sono una grande appassionata di libri, telefilm, film, videogiochi e cucina, mentre il mio sogno nel cassetto è quello di riuscire a catturare ed addomesticare una Furia Buia. Ma anche continuare a scrivere non è poi così male come desiderio.

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