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Le 5 storie d’amore più belle presenti nei videogiochi

Attenzione: vi ricordiamo che all'interno dell'articolo sono presenti spoiler relativi ai vari titoli

Storie d’amore nei videogiochi. Risulta strano pensare ad una cosa simile, specialmente se il titolo ci catapulta nel bel mezzo di un’apocalisse condita da violenza, sangue e poche speranze di sopravvivenza. Eppure, se osserviamo con attenzione, possiamo trovare  proprio nel mondo videoludico alcune tra le storie d’amore più intense.

Oggi partiamo alla scoperta delle migliori, quelle che lentamente, tra una scazzottata ed un colpo di spada, mettono radici profonde nel nostro cuore.

SPOILER ALERT: Vogliamo sottolineare che all’interno troverete spoiler relativi ai vari titoli: se non li avete ancora giocati, vi invitiamo a non proseguire.

Storie d’amore nei videogiochi: Sarah e Deacon in Days Gone

Days Gone è un gioco d’avventura pubblicato in esclusiva su PlayStation 4 nel 2019. Il protagonista è Deacon St. John, un ex militare, motociclista e cacciatore di taglie. Deacon si trova costretto a vivere in un mondo post-apocalittico a causa di una pandemia che ha trasformato le persone in zombie, comunemente noti come furiosi.

Non si tratta degli zombie che conosciamo, sono creature totalmente diverse: sono più veloci, forti e nulla fermerà la loro fame.

Durante le prime fasi del contagio, Deacon si è separato da sua moglie Sarah. La donna era stata accoltellata da una bambina infetta e per questo era stata trasportata via da un elicottero di salvataggio. I due si sarebbero dovuti incontrare in un campo di rifugiati ma Deacon, una volta arrivato, trovò il luogo distrutto dai furiosi. Nessun superstite.

Sono passati due anni dalla presunta morte di Sarah e Deacon non ha mai abbandonato la speranza. Tra scontri con i furiosi, persone con poco buon senso e missioni pericolose, il protagonista farà il possibile per ritrovare la moglie.

Days Gone – l’amore al tempo dei furiosi

storie-amore-videogiochi-Tech-Princess-originalCiò che ci permette di amare con tutto il cuore questa storia d’amore, è il fatto che si è sviluppata lentamente. All’inizio il protagonista è facilmente detestabile: è rozzo, egocentrico e totalmente ignorante. Io personalmente non l’ho trovato per niente simpatico.

Solo con l’avanzare del gioco si riesce a capire il perché del suo comportamento e questo, in seguito, mi ha fatto sentire in colpa. Durante il titolo, abbiamo la possibilità di comprendere al meglio il rapporto tra i due grazie a numerosi flashback ben distribuiti nel tempo.

Questo elemento, in un certo senso, ci trasporta all’interno della storia e ci permette di conoscere un altro lato di Deacon, un lato che nessuno conosce. Lui si sente in colpa, sente di averla abbandonata. Lentamente comprendiamo che Sarah è l’unico motivo per cui lui ha resistito così tanto, l’unico motivo per cui non ha mai mollato e non si è fatto semplicemente divorare dai furiosi.

Quando Deacon scopre che Sarah è ancora viva e quando i due si incontrano di nuovo, è come salire sulle montagne russe. E la scena più bella, quella sulle montagne innevate nella casetta di legno, prende vita dietro le note di una soundtrack con i fiocchi.

Personalmente l’ho trovata una delle migliori. Si sviluppa lentamente e poi ti colpisce, in un certo senso. É sincera e vera, genuina.

Tidus e Yuna in Final Fantasy X

Final-Fantasy-X-Yuna-storie-amore-videogiochi-Tech-PrincessFinal Fantasy X è un videogioco di ruolo giapponese realizzato dalla Square Enix nel lontano 2001. Dopo aver fatto il suo debutto su PlayStation 2, il titolo viene rimasterizzato e portato su PlayStation 4, permettendo ai fan di lunga data di rivivere l’avventura.

Il protagonista del titolo è Tidus, abitante di Zanarkand. Il ragazzo è un giocatore di Blitzball che viene trasportato sul mondo immaginario di Spira quando Sin, un mostro titanico, attacca la sua città natale distruggendola.

Successivamente il ragazzo fa amicizia con Yuna, un’apprendista invocatrice, e decide di accompagnarla nel suo pellegrinaggio attraverso Spira per ottenere l’invocazione Suprema e distruggere una volta per tutte Sin.

Nel corso della sua avventura, tra scoperte riguardo il suo passato e combattimenti, Tidus inizierà a provare dei forti sentimenti nei confronti di Yuna, che verranno ricambiati. Purtroppo però verrà a conoscenza di una spiacevole verità: per sconfiggere Sin, serve il sacrificio dell’invocatore e quindi della stessa Yuna.

Al finale, però, dopo essere riusciti a trovare un modo per sconfiggere Sin mantenendo in vita Yuna, a dirci addio è proprio Tidus che sparisce insieme alla sua Zanarkand.

Il ragazzo e la città erano semplicemente un ricordo, delle entità illusorie che esistevano come proiezione della Zanarkand originale e dei suoi abitanti. Il loro ricordo è stato infatti mantenuto in vita dagli intercessori, i pochi superstiti della battaglia, che hanno continuato a sognare la vecchia città per farla vivere ancora, nonostante fosse stata rasa al suolo.

Final Fantasy X – una dolce e pungente pugnalata al cuore

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Final Fantasy è una delle saghe più conosciute al mondo ed è famosa, almeno secondo il mio modesto parere, perché riesce sempre a farci emozionare. Ogni capitolo è unico nel suo genere ed è in grado di trasmettere emozioni che vanno oltre ogni previsione.

Le storie d’amore qui sono tante e ognuna di essere è in grado di strapparci il cuore dal petto, ma quella di Tidus e Yuna è probabilmente la più intensa e struggente di tutte.

Inizialmente veniamo tratti in inganno, ci fanno credere che sarà la giovane invocatrice a lasciarci poiché il suo compito è quello di sacrificarsi per il bene di Spira. La scena nel lago, accompagnata da un bacio che molti di noi attendevano e da una colonna sonora mozzafiato, ci fa scaldare il cuore.

Nonostante Yuna dica chiaramente di non poter abbandonare il suo compito, il giovane Tidus la conforta e le sta accanto. La loro storia è molto delicata, anch’essa si sviluppa lentamente ma ci travolge in modo inaspettato. Una volta compreso che è Tidus quello a dover abbandonare la scena, il nostro cuore subisce un duro colpo.

Nel corso del titolo possiamo osservare lo sviluppo del personaggio principale. Questo cambiamento radicale, questa maturità si notano proprio al finale, quando Tidus accetta il suo destino. Quell’abbraccio che non si compie per uno strano scherzo del destino, è la goccia che fa traboccare il vaso.

Credo che il cuore di qualsiasi videogiocatore si sia spezzato, durante quella scena.

“Perdersi in un abbraccio”. Credo che sia la frase più adatta per descrivere i minuti che precedono l’addio di Tidus, che successivamente si tuffa in un cielo colmo di nuvole e saluta suo padre.

La giovane Yuna è lì, acclamata da tutti per aver sconfitto Sin ma con il cuore pieno di speranza, in attesa del ritorno di Tidus. Una storia intensa, struggente e degna di essere vissuta. In un certo senso, però, le nostre preghiere vengono esaudite in Final Fantasy X-2: dipende tutto da come vivrete la vostra avventura.

Storie d’amore nei videogiochi: Max e Chloe in Life is Strange

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Life is Strange è un’avventura grafica ad episodi sviluppata da Dontnod e pubblicata da Square Enix. Il titolo si divide in cinque episodi che sono stati pubblicati, a distanza di qualche mese l’uno dall’altro, nel corso del 2015. Le azioni dei giocatori, nel corso del titolo, influenzeranno la storia del gioco. Alcuni eventi potranno realizzarsi oppure no, dipende tutto dalle scelte prese.

La protagonista della storia è Maxine “Max” Caulfield, una ragazza di 18 anni che frequenta l’Accademia Blackwell, nella cittadina immaginaria di Arcadia Bay. Max ha una grande passione per la fotografia e fotografa tutto ciò che la circonda, con la sua piccola polaroid.

Durante una lezione di fotografia, la ragazza ha una strana visione che prevede l’arrivo di un’enorme tempesta che rischia di radere al suolo la città. Dopo essersi recata in bagno per riprendersi da quell’evento, nota una particolare farfalla blu.

Intenta a fotografarla, assiste all’assassinio di una ragazza per mano di un ragazzo della scuola: dopo aver alzato la mano, in seguito ad uno sforzo improvviso, Max scopre di avere un’abilità particolare. La ragazza può riavvolgere il tempo in ogni momento, portando ogni sua scelta a causare un differente svolgimento degli eventi.

Decide quindi di riportare indietro il tempo e salvare la ragazza. Solo in seguito si rende conto di aver salvato Chloe Price, una sua cara amica d’infanzia.

La trama di questo titolo, probabilmente il mio preferito in assoluto, possiede molte sfumature che non voglio spoilerarvi. Il nostro compito è quello di concentrarci sulla storia tra Chloe e Max, una storia unica e fuori dal comune. Un’amicizia intensa che sboccia in amore, che lo vogliate o meno.

Nel corso del titolo ci sono varie occasioni in cui possiamo decidere se far avvicinare di più Max al giovane Warren, suo amico, oppure a Chloe. Fin da subito, nonostante ci sia del risentimento da parte di Chloe, si percepisce un’atmosfera particolare.

Life is Strange – l’amore o la propria città?

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Chloe ritrova Max e Max ritrova Chloe. Due migliori amiche separate dal trasferimento della giovane fotografa, un evento che ha segnato in particolar modo Chloe. Giovane e ribelle, sempre in cerca di guai.

La ragazza si confida con la sua ritrovata amica e le parla di Rachel Amber, una ragazza che sembra averle rubato il cuore e che poi è stato brutalmente spezzato dalla scomparsa di quest’ultima. Nessun biglietto, nessun indizio. Così le due amiche si riavvicinano e Max si rende conto che, forse, questa Rachel ha preso il suo posto. In un certo senso è felice che si sia presa cura di Chloe ma si respira tensione.

C’è qualcosa di strano dietro alla scomparsa della ragazza, così le due amiche decidono di indagare e scoprono verità sconcertanti. Il finale ci metterà davanti ad una delle scelte più difficili di tutto il gioco: salvare Arcadia Bay dalla tempesta sacrificando Chloe, o salvare la ragazza sacrificando la città?

Io personalmente ricordo di aver impiegato dieci minuti buoni prima di prendere la fatidica decisione. Decisi di salvare Chloe e, dopo aver giocato nuovamente, salvai la città perché ero curiosa di vedere cosa sarebbe successo. Entrambi i finali mi hanno confermato una cosa: la relazione tra le due ragazze supera ogni confine.

Anche questa si sviluppa in modo delicato e graduale. Non è affrettata, non è priva di significato, non è stata messa lì tanto per: è reale e viva. Girando per il web ho trovato una delle tante teorie riguardanti Life is Strange e credo che rappresenti a pieno l’essenza della loro relazione.

Secondo questa teoria la farfalla blu è in realtà l’anima di Chloe proveniente da un’altra realtà, la quale da’ a Max i suoi poteri e la possibilità di dire a Chloe tutto ciò che non ha potuto dirle precedentemente. Trovo che sia magnifico e tremendamente d’impatto.

Lonnie e Samantha in Gone Home

Gone Home è un titolo interattivo in prima persona, realizzato e pubblicato nel 2013 dalla Fullbright Company. É il 7 giugno del 1995 e Kaitlin, la protagonista, ritorna a casa sua nell’Oregon. Sta diluviando ed è notte fonda quando la ragazza mette piede all’interno della villa.

Alla porta di casa trova un biglietto da parte di sua sorella Samantha, la quale chiede di non cercarla e di non tentare di scoprire dove sia andata. Una volta entrata in casa, Kaitlin si rende conto di essere sola, così inizia la nostra esplorazione della villa, in cerca di risposte.

Il titolo si basa principalmente su questo aspetto, l’esplorazione. Inizialmente troviamo vari documenti che ci permettono di capire che i suoi genitori si sono trasferiti e, in seguito, troviamo il diario di Sam. Questo diario ci viene narrato, come una sorta di lettere-audio.

Sam si confida in questo diario, un po’ come se stesse parlando con sua sorella. Le prime pagine riguardano la sua esperienza al Goodfellow’s College, in cui ha avuto difficoltà a relazionarsi con gli altri compagni. Dopodiché Sam ci parlerà di Lonnie, della sua amicizia con la ragazza e le avventure che le due giovani hanno vissuto insieme.

In un’atmosfera tesa, scura, che sa di horror, scopriremo il grande segreto di Sam: il suo amore nei confronti di Lonnie e la loro relazione segreta.

Gone Home – un amore dolce e turbolento

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Sulla scia di Life is Strange, troviamo questa particolare storia d’amore che è capitata così, per caso. Fin dai primi minuti dall’inizio del titolo, sembra quasi di trovarci all’interno di un gioco horror. L’atmosfera è pesante e sembra che da dietro un angolo debba uscire, a tutti i costi, un mostro.

Invece, con l’avanzare del titolo, ci ritroviamo catapultati all’interno di una delle storie più dolci e turbolente mai realizzate. Sam e Lonnie non si vedono, ma la loro presenza e il loro amore si percepiscono forte e chiaro. Questa storia genuina ci viene raccontata attraverso le sue pagine di diario e la curiosità della sorella, che ci accompagna all’interno della villa alla scoperta di chissà quale strano segreto.

Sam è riuscita a sentirsi a suo agio solo insieme a Lonnie. Fin da subito si è creato un legame forte tra le due ragazze, un legame che termina con una fuga d’amore inaspettata. I genitori non approvano l’amicizia tra le due, credono che Lonnie abbia una cattiva influenza nei confronti di Sam. Nonostante i divieti, le due non si separano.

Veniamo catapultati in un intenso tornado di emozioni, che crescono piano piano e si rafforzano sempre di più. La lenta ricerca di informazioni durante il corso del titolo, fa crescere in noi la voglia di scoprire e capire cosa stia succedendo.

Alla fine, una volta arrivate nel loro piccolo nido d’amore, troviamo l’essenza del loro legame. Nella stanza rossa di Sam troviamo un disegno da parte di Lonnie e le ultime pagine di diario, che ci rivelano che le due ragazze sono fuggite via, insieme.

Tra alcune foto romantiche, il delicato suono della pioggia e un’ultima lettera indirizzata a Kaitlin, sappiamo che Sam è dove deve essere. Con Lonnie.

Storie d’amore nei videogiochi: James e Mary in Silent Hill 2

Silent Hill 2 è un survival horror pubblicato su PlayStation 2 nel lontano 2001. Nonostante si tratti del secondo capitolo della saga, non si tratta di un sequel del primo capitolo. Il protagonista è James che, dopo aver ricevuto una strana lettera da parte di sua moglie Mary, arriva a Silent Hill.

Sua moglie, però, è morta tre anni prima a causa di una rara malattia. Una volta arrivato nella città di Silent Hill, James incontra una donna, Maria, che somiglia fisicamente a sua moglie. La donna accompagna James alla ricerca di Mary e del posto in cui dovrebbero incontrarsi.

Questo titolo vede l’arrivo di Pyramid Head, una creatura appartenente alla dimensione parallela di Silent Hill. Questa creatura ha un ruolo fondamentale, poiché incarna il crimine commesso da James, il quale è costretto a rivivere più e più volte fino a che non lo accetta.

Mary, infatti, non è morta a causa della malattia ma per mano di James. L’uomo, durante la sua ultima visita, ha soffocato la moglie con un cuscino dopo averle dato un delicato bacio sulla fronte. In seguito ha rimosso completamente l’omicidio dalla sua coscienza, cadendo nel tranello della lettera, in realtà falsa.

Ogni volta che Pyramid Head uccide Maria, la donna che somiglia a sua moglie, James è costretto a rivivere l’omicidio da lui stesso commesso.

Silent Hill 2 – un amore tetro e tormentato

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Adesso vi chiederete: una storia d’amore in un survival horror? Oppure, che razza di storia d’amore è se lui la uccide? Come ogni capitolo che si rispetti, sappiamo che Silent Hill si tratta di uno dei titoli più contorti e complicati da comprendere.

Trame intrecciate, personaggi macabri e sadici, atmosfere lugubri ed opprimenti. Eppure, in questo capitolo, assistiamo ad una storia d’amore. Certo, non si tratta di una storia tutta rose e fiori, anzi, è tormentata, quasi pesante da sopportare ma anche unica.

James agisce per egoismo, è vero. Vedere la moglie in quello stato, per lui, è difficile e crede che porre fine alle sue sofferenze sia la soluzione migliore per tutti. In seguito però farà i conti con i sensi di colpa, che lo colpiranno duramente.

Non è facile fare i conti con alcune questioni, specialmente delicate come queste. I finali di Silent Hill sono vari ma la maggior parte di essi racchiude un elemento che farà emozionare anche la persona più dura del mondo. La lettera d’addio di Mary.

In questa lettera la donna si colpevolizza e chiede scusa al marito per quello che ha fatto alla loro relazione, riferendosi alla malattia. Rivela di non essere in grado di accettare il suo destino, perché significherebbe abbandonare le persone che ama, specialmente James.

“Mi hai resa felice”. Così Mary conclude la lettera, nella quale racchiude l’amore che ha provato e che proverà per sempre nei confronti di James. Non è facile trovarsi nei panni del protagonista, in particolare se si pensa alla situazione in cui si è trovato.

Mettiamola sotto questo punto di vista: cosa sareste disposti a fare per la persona che amate? Forse James avrebbe dovuto dedicare il suo tempo alla moglie, vivendola al meglio fino alla fine, oppure porre fine alle sue sofferenze come ha fatto. In entrambi i casi, non sarebbe stato facile.

In entrambi i casi, non è facile dire addio alla persona che si ama. Questa è una storia più dura da digerire, ma nel modo in cui viene narrata in Silent Hill, è senza dubbio affascinante e particolare.

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Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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