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Recensione Samsung Galaxy S24 Ultra: intelligente per davvero?

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Samsung, con la famiglia dei nuovi Galaxy S24 lanciati qualche settimana fa in California, ha deciso che sarà lei a rivoluzionare il mercato degli smartphone portando l’intelligenza artificiale a un nuovo livello: quello democratico, rendendo l’AI accessibile a tutti e in modo gratuito perché sarà parte integrante dello smartphone. Gli altri produttori (leggi Apple) seguiranno a ruota il colosso coreano?
Prima di rispondere a questa domanda, dobbiamo capire quanto davvero valga la pena avere ma soprattutto quanto sia utile l’intelligenza artificiale nei nuogi Galaxy S24. Dopo qualche settimana di utilizzo vi racconto come se l’è cavata sul campo il nuovo Samsung Galaxy S24 Ultra.

Galaxy S24, AI per tutti, anche troppo

Partiamo dalle basi. I nuovi Galaxy S24 sono tra noi e sono stati lanciati proprio in casa del nemico, nel cuore della Silicon Valley: a San Jose. Samsung ha ufficialmente lanciato il guanto di sfida ad Apple con il claim “AI for all” che è stato il “grido di battaglia” al CES di Las Vegas prima e a al lancio effettivo egli smartphone poi.

Guarda la video recensione di Samsung Galaxy S24 Ultra

Potremmo definire Galaxy S24 il primo AI-phone dichiarato anche se, lo sappiamo tutti, l’intelligenza artificiale negli smartphone c’è dai tempi di Huawei ma non era ancora famosa, non era come la conosciamo oggi e soprattutto… non era generativa. Possiamo dire quindi che erano altri tempi.

Con questo claim coraggioso Samsung si pone in cima alla piramide dei produttori di smartphone proponendo qualcosa di nuovo e in parte è riuscita a stupire la stampa, notoriamente tiepida a meno che ci sia in ballo qualcosa di davvero wow! L’obiettivo di Samsung è quello di democratizzare l’accesso all’intelligenza artificiale rendendolo naturale e alla portata di tutti attraverso servizi come “Cerchia e Cerca” di Google oppure l’editing generativo delle fotografie passando per traduzioni live delle telefonate o delle conversazioni.

Le novità “fisiche”: le fotocamere sono tutte nuove

Partiamo con le novità hardware perché Galaxy S24 Ultra parte da una base qualitativa altissima (quella di S23 Ultra) dacendo degli ulteriori passi in avanti, forse poco enfatizzati durante la conferenza. Abbiamo l’aggiunta della cornice in titanio (Apple è arrivata prima, lo sappiamo), il vetro protettivo più resistente Gorilla Armor, il pennino S-Pen leggermente migliorato e i 2600 nits di picco di luminosità dello schermo che permette all’aperto una perfetta visione.

Ma la vera novità hardware è il comparto fotografico che a prima vista potrebbe sembrare uguale a quello dell’Ultra dell’anno scorso ma non lo è. Finalmente, Samsung ha capito che la configurazione era un po’ sbilanciata: passare dallo zoom 3x al 10x non era per nulla flessibile. Per questo motivo Samsung ha deciso di trasformare l’ottica 10x da 12MP in una 5x da 50MP. A che serve? E’ un downsizine? Assolutamente no. Perché ora il software può fare un ritaglio dei 50MP per ottenre lo stesso identico risultato dell’anno scorso. Vi ho confusi? Mi sa di si.

Di giorno gli scatti sono equiparabili all’anno passato, le differenze sono impercettibili. L’intelligenza artificiale interviene nella correzione delle luci, dei colori in modo ridurre se non azzerare l’esigenza di modificare le foto.

A esempio in foto in cui luci e ombre sono esagerate, il software interviene per mitigare il tutto rendendo lafoto uniforme. A volte è un po’ innaturale: guardate in questo caso la macchia dove c’è un bellissimo cagnolino sdraiato. Per non bruciare l’immagine, quelle zone sono diventare un po’ èiù grigie… ma meglio che dovre poi correggere lo scatto a mano.

Inoltre ora – rispetto a Galaxy S23 Ultra – i pixel sono pià grandi, 1,4 μm, il 60% in più rispetto al passato: questo permette di ottenre foto e video più ricchi di luce soprattutto in condizioni di scarsa luminosità.

Le foto di notte le trovo davvero gradevoli. Qui si vede molto bene come l’intelligenza artificiale interviene per tirare fuori tutti i dettagli possibili e immaginabili. Mentre la scattate vi direte “bah non è niente di che” poi quando il software analizza la scena, lo scatto prende vita.

Oltre all’hardware, per darvi dei bellissimi risultati interviene anche il software che ora è “powerd” all’ennesima potenza dall’intelligenza artificiale che da un lato migliora lo scatto dopo averlo catturato e dall’altro permette una post produzione generativa di base integrata nel software della fotocamera senza utilizzare applicazioni esterne.

Questo nuovo sistema olistico di gestione della fotocamera è stato ribattezzato ProVisual Engine e lavora in background senza che ve ne accorgiate. 

Scatti e video pregiati

Da Galaxy S24 Ultra non ci aspettavamo altro che questa qualità: gli scatti sono ottimi in qualsiasi condizione. Come avete potuto vedere nella video recensione, di giorno i colori sono vividi (ma non esagerati) e il dettaglio è bello corposo. Lo zoom 10x è davvero una bomba e credo si commenti da solo. Il comparto fotografico gestisce bene anche le luci molto forti (come i neon al buio) che di solito sono sempre una rottura di scatole, ma non qui. Anche in questo caso l’intelligenza artificiale non brucia mai le parti troppo illuminate rendendo lo scartto armonioso.

Ora la modalità ritratto è ancora più intelligente perché l’AI legge l’immagine e sfuoca anche gli elementi in primo piano in modo da rendere tutto più naturale nonostante l’apertura sia solo digitale. Funziona molto bene e l’effetto è molto naturale. Fa la stessa cosa in video.

Di notte questo Galaxy S24 ultra stupisce. Anche con il 5x le foto vengono una vera bomba.
Dopo lo scatto, processore  che vi ricordo essere uno Snapdragon 8 Gen 3 da 4 nm e AI lavorano insieme per tirare fuori tutti i dati dallo scatto e il risultato finale è wow. 

L’unica cosa che non ho amato tantissimo è il risultato sugli incarnati dei volti, è sempre stato una piccola pecca di Samsung che ad oggi non mi sembra essere stata risolta. 

Come va la Galaxy AI?

Le nuove funzionalità con intelligenza artificiale integrate nella ONE UI 6.1 sono molte e parecchio interessanti. A San Francisco ho provato la traduzione della chiamata, che funziona bene anche se è un po’ macchinosa. Ci ho messo un sacco prima di riuscire ad usarla perché dall’altra parte riattacavano spesso il telefono. Quando inizia la telefonata molti mettono giu perché sentono un messaggio robotico che dice “questa conversazione è tradotta automaticamente”. Quindi l’interlocutore che giustamente non conosce ancora questa funzionea, crede si tratti di un call center e riattacca. Ci ho provato diverse volte a San Francisco e mi è andata abbastanza male.

Il traduttore live è molto comodo, funziona offline anche se non è una vera rivoluzione. Lo faceva già google translate, l’ho visto usare in Cina già da qualche anno. Ora però con l’integrazione dell’intelligenza artificiale la traduzione è un po’ più naturale e meno meccanica. Le lingue comprese sono più o meno 13 ma Samsung promette di aggiungere altre lingue. 

Oltre alla traduzione live c’è anche la traduzione dei messaggi con cambio di tono e vi permette di poter scrivere caption per social, mail formali oppure messaggi Samsung e funziona nelle app di messaggistica… tranne Telegram.

Ecco se da una parte queste funzioni di traduzione regalano la libertà di comunicare praticamente con chiunque senza fare figuracce… Dall’altro non spronano a imparare una nuova lingua. Sembra un po’ come quelli nativi anglofoni che non sono spronati tantissimo a studiare altre lingue perché ovunque nel mondo tutti parlano già la loro lingua. 

Trascrizione file audio: che meraviglia

L’intelligenza artificiale arriva anche nelle registrazioni vocali e nelle note. Questa cosa la fa già Google con i suoi Google Pixel e ora anche Samsung… anche perché la tecnologia è la stessa. 

Ho registrato un’intervista con un mega capo di Samsung a San Josè durante la trasferata e lui stesso mi ha detto “vedrai che con il mio forte accento francese si confonderà nella trascrizione”. E infatti così e stato, trascrivendo Roma per Toma a volta.

Ho provato con un’intervista un po’ antica che avevo sul Galaxy S23 (ora trasferita a S24). Un’intervista fatta a un dirigente di Nissan durante la Formula E. Ci vuole un bel po’ prima che lo il software vi restituisca la trascrizione con riassunto annesso. Ecco direi che in questo caso è andata alla grande: la trascrizione è accuratissima.

Ma a chi serve questa funzione? Non siamo mica tutti giornalisti. Lecito. Potrbbe servire durante una riunione di lavoro o una riunione di condominio, oppure se volete potete registrare le lezione in università. Questa è una funzione che ho apprezzato moltissimo!

Modifica generativa e Cerchia e Cerca

Ma continuiamo a parlare di AI… perché quella che trovate dentro Samsung Galaxy S24 è figlia della collaborazione di Samsung e Google. Chiedendo a Patrick Chomet durante una tavola rotonda li a San Jose, mi ha spiegato che le intelligenze artificiali collaborano, a volte scende in campo quella di samsung a volte quella di google. Ma l’utente non si accorge di quale sia il processo ed è giusto così. L’importante è il risultato. Tra le funzioni di Google che troveremo anche su altri smartphone in futuro c’è il Cerchia e Cerca e l’editing generativo.s

L’editing generativo puo togliere i riflessi da un vetro, quindi sono andata all’Hilton di San Francisco per vedere come funziona. Ecco, diciamo che dipende dal riflesso. Su alcuni lievi funziona su quelli troppo marcati giustamente non li riconosce nemmeno. Il menu non è comodissimo perché non è dentro quello dell’intelligenza artificiale generativa ma basta premere sulla “i cerchiata” e aspettare che il sistema analizzi la foto.

La funzione Cerchia e Cerca invece è molto simile a Google Lens anche se in Samsung ci hanno detto che la funzione è stata totalmente reingegnerizzata. Cerchiano un oggetto da qualsiasi schermata del vostro telefono (che sia dalla fotocamera, al feed di Instagram o da un video di Youtube), il telefono sarà in grado di soddisfare le vostre curiosità. Potrebe voler cercare un paio di scarpe, fare una traduzione oppure cercare una bandiera sconosciuta.

Anche l’editing generativo regala grandi soddisfazioni. E’ possibile togliere cose da una foto oppure ingrandirle o rimpicciolire. Il tutto avviene nel cloud di Google quindi dovete avere connessione internet attiva per fare questa cosa altrimenti non funziona. Piccoli oggetti e persone non sono un problema, il sistema riesce a riempire i pixel di cio che volete togliere in modo coerente e senza troppo sforzo.

E se invece voglio togliere un oggetto molto grande come ad esempio una vettura o un tram? Ecco in quel caso l’AI sostituirà la macchina con un’altra macchina ma di diverso colore e modello, idem con il tram.

Lo so che direte: eh ma non sono più foto vere ed è indistinguibile! Giusto. Samsung ha inserito una bel watermark in automatico e i metadati. Peccato che il watermark è tagliabile con un crop mentre i metadati una volta che avrete caricato la foto sui social vengono persi. Bisognerebbe davvero trovare un’altro modo per poter gestire quello che in futuro potrebbe diventare un bel problema per tutti.

Ci sarebbe davvero da parlare per ore ancora dell’intelligenza artificiale che permea questo smartphone, ma mi riservo di parlarne magari in un altro video nel brevissimo futuro. 

La cosa certa è che Samsung è stata brava a comunicare una nuova direzione per il mondo degli smartphone e credo che gli altri produttori non potranno fare altro che seguirli a ruota. Che l’intelligenza artificiale sia utile oppure no, ecco ci sarebbe da discuterne. Sicuramente la facilità dei processi, rende tutto più liscio nell’uso ma boh. Io devo ancora capire a fondo cosa ne sarà del futuro. 

Galaxy S24 è un telefono bellissimo, con davvero pochi difetti. Fa tutto e lo fa benissimo, senza alcun compromesso. Credo che in questo 2024 sia proprio il telefono da battere, anche per Apple.

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Fjona Cakalli

Amo la tecnologia, adoro guidare auto/camion/trattori, non lasciatemi senza videogiochi e libri. Volete rendermi felice? Mandatemi del cibo :)

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