Alle 3.50 (ore italiane) di giovedì 29 aprile il razzo Vega è decollato senza intoppi.
Il vettore dell’Agenzia spaziale europea è partito dalla base spaziale di Kourou, nella Guyana Francese. E a differenza del precedente lancio, avvenuto lo scorso 17 novembre, per la missione VV18 tutto è andato per il meglio.
Il lancio del razzo Vega
Il lanciatore Vega (acronimo per Vettore Europeo di Generazione Avanzata) è dunque decollato perfettamente all’orario previsto e ha raggiunto l’orbita senza problemi. I due precedenti fallimenti hanno permesso di perfezionare il mezzo.
I vertici di Arianespace, azienda che si occupa della gestione e del marketing della missione VV18, hanno dichiarato che l’attuale performance dipende proprio dai due precedenti insuccessi. “I preparativi della missione VV18 hanno seguito rigorosamente le raccomandazioni formulate dalla Commissione d’inchiesta indipendente istituita per analizzare il precedente fallimento.”
Quello del razzo Vega è il secondo lancio operato con successo dal team Arianespace in meno di 72 ore, dopo la messa in orbita il 26 aprile con un lanciatore Soyuz di altri 36 satelliti dalla base spaziale Vostochny in Russia.
La missione VV18
L’obiettivo della missione VV18 è quella di portare in orbita Pleiades Neo 3, il primo satellite ad altissima risoluzione per l’osservazione della Terra. Pleiades Neo 3 è stato costruito dall’azienda francese Airbus Defence and Space.
Vega ha inoltre con sé anche altri cinque payload (carichi) ausiliari: un microsatellite di osservazione per l’agenzia spaziale norvegese e quattro cubesat. I cinque microsatelliti hanno diverse applicazioni, tra cui l’osservazione della Terra, il monitoraggio delle rotte marittime, le telecomunicazioni e la tecnologia.
Le nuove opportunità di lanci a prezzi accessibili per piccoli satelliti sono offerte dal dispenser SSMS (Small Spacecraft Mission Service), cioè un servizio di lancio condiviso, che ha debuttato il settembre scorso.
Il lanciatore Vega: un razzo italiano
Il lanciatore leggero Vega è stato progettato, sviluppato e costruito da Avio, azienda aerospaziale fondata nel 1912, con sede a Colleferro. Avio conta su più di 1.000 dipendenti dislocati fra Italia, Francia e Guyana Francese (non a caso Paese del lancio).
Le dichiarazioni
È proprio di Giulio Ranzio, amministratore delegato di Avio, una delle dichiarazioni più entusiastiche. Ha detto l’AD: “Siamo orgogliosi del grande lavoro di squadra che ha portato a questo volo. Desidero ringraziare tutto il team e i nostri partner per il lavoro fatto in questi mesi affinché Vega potesse tornare a volare con successo”.
Gli fa eco Giorgio Saccoccia, presidente dell’Asi (Azienda spaziale italiana): “Grande soddisfazione per il ritorno al volo di Vega con il VV18 insieme al dispenser SSMS che conferma la competitività del sistema Vega e premia l’ottimo lavoro svolto in questi mesi da tutta la filiera coinvolta. Un fondamentale risultato di successo per l’Italia e per l’Europa”.
Tocca poi a Stéphane Israël, Amministratore Delegato di Arianespace. “Faccio le mie congratulazioni ai team Arianespace, ESA e Avio per il successo del ritorno al volo di Vega”.
Israël ha quindi aggiunto, riferendosi ai due lanci gestiti dalla sua azienda: “Sono particolarmente orgoglioso dell’azione di tutti coloro che si sono mobilitati per realizzare l’impresa di due lanci, provenienti da due continenti diversi, in meno di 72 ore. Ben fatto a tutti voi!”
I precedenti fallimenti
Il buon esito della missione VV18 fa dimenticare i due precedenti insuccessi.
L’ultimo lancio di Vega andato a buon fine, il sedicesimo, risale al 3 settembre 2020. Con un carico di 53 satelliti di 21 clienti provenienti da 13 diverse nazioni, il sistema di lancio condiviso SSMS ha dimostrato la capacità di rilasciare micro e nano satelliti in differenti orbite in una sola missione.
Il quindicesimo lancio, la missione VV15 dell’11 luglio 2019, ha avuto esito differente: due minuti dopo il decollo si è verificata un’anomalia che ha portato alla deviazione dalla traiettoria prevista e ha fatto concludere la missione con la perdita del carico utile.
Sorte simile per la missione VV17 del 17 novembre 2020, che per un ma un errore nella connessione del sistema di attivazione degli ugelli di uno dei motori si è fermata a otto minuti dall’avvenuto lancio.
- Cristoforetti, Samantha (Autore)
Il futuro prossimo: la missione VV19
Nonostante due insuccessi in poco più di un anno, la perfetta riuscita della missione VV18 offre i migliori auspici al prossimo volo già programmato, il VV19. La missione è prevista entro la fine dell’estate, secondo le dichiarazioni di Giulio Ranzo.
Leggi anche: Il lancio di Vega rinviato ancora una volta
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