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Meta, pene severe per la diffusione di recensioni finte su Facebook

Violare le regole può farvi bannare o rimuovere alcune funzioni

Meta ha aggiornato le proprie policy per imporre pene più severe per la diffusione di recensioni finte su Facebook. Questa decisione arriva perché sembra che diversi utenti stavano ingannando il sistema, con recensioni fasulle (sia in positivo che in negativo). Arrivano quindi controlli più rigidi e punizioni più dure.

Meta, pene più severe per le recensioni finte su Facebook

Già prima di questo aggiornamento Facebook puniva le recensioni finte lasciate sul social. Se manca la fiducia, un sistema di recensioni semplicemente non può funzionare. Ma ora il social scrive le regole nella propria pagina delle policy, rendendo tutto ufficiale.

I cambiamenti funzionali per il momento però riguarderanno solamente i negozi sul market di Facebook in America, dove si possono utilizzare le funzioni Ratings & Reviews e Questions & Answers. In futuro tutta via il social intende espandere le modifiche anche negli altri mercati.

facebook amici

Ora gli utenti non posso più ufficialmente fingere nelle recensioni in cambio di denaro o doni. Incentivare le recensioni o i post non sarà più possibile, a meno che non sia parte di un accordo del brand con la piattaforma (per esempio una campagna marketing ad hoc).

Inoltre, le recensioni dovranno necessariamente riguardare i servizi o l’esperienza dell’utente con i prodotti venduti. Lo spam sarà quindi monitorato con maggior attenzione, non si possono fare promozioni con post continui.

Infine, un’attenzione maggiore ai contenuti offensivi: niente minacce o contenuti adulti nelle recensioni su Facebook.

Se riconosciuti colpevoli, gli utenti vedranno rimossa la recensione. E dopo un certo numero di violazioni, saranno bannati. Se delle aziende risultano colpevoli, rischiano di perdere la possibilità di taggare i prodotti e altre funzioni. Questi cambiamenti vogliono dare più spazio di manovra al social per evitare che vendor poco onesti ‘barino’ sulle recensioni. Rendendo il marketplace di Facebook un po’ più trasparente e sicuro.

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Source
TechRadar

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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