fbpx
CulturaFeatured

Il pacco cinese non ci ucciderà

Dalla Cina provengono milioni di spedizioni ogni giorno. O meglio, provenivano. Il Coronavirus ha messo in ginocchio il traffico internazionale. Ma non solo lui, anche il turismo e il commercio soffrono in tutto il mondo a causa di questa pandemia. Cerchiamo di fare chiarezza in merito alle spedizioni di pacchi da e per la Cina, con la speranza di sfatare le informazioni false sul Coronavirus e, magari, tornare a un clima davvero “mondiale”.

Il mercato infettato dal Coronavirus

Molte aziende hanno chiuso dopo le vacanze del Capodanno lunare a gennaio, mentre altre hanno provato a ridefinire la propria organizzazione, affidandosi allo smart working, ovvero il lavoro da casa. L’arrivo del Coronavirus, dunque, non poteva capitare in un momento peggiore. A questo si aggiunga che l’infezione arriva dopo che il corpo del commercio internazionale era già stato minato dalle iniziative protezioniste e l’imposizione di dazi a scopo concorrenziale.

Per noi italiani il danno causato dal virus sarà più significativo che per altri. Partiamo dal turismo: la chiusura di porti, aeroporti e di altri mezzi di trasporto potrebbe infatti causare una perdita di 4,5 miliardi di euro nel settore turistico italiano, rispetto al 2018. Il 70% di questa perdita, pari a 3,2 miliardi di euro, sarebbe concentrata in quattro regioni: Veneto, Toscana, Lazio e Lombardia. Segue l’Emilia-Romagna, insieme a Trentino-Alto Adige e Campania.

simpson pacchi cinaMa non solo il turismo è stato colpito dal virus. In Italia si parla addirittura di recessione, essendo tra i mercati finanziari più colpiti. Uno dei mercati maggiormente colpiti, inoltre, è proprio quello delle spedizioni internazionali. Ci sono diversi utenti che si sono chiesti se i vari prodotti provenienti dalla Cina possano portare con sé germi infettivi. Insomma, lo scenario è quello descritto dai Simpson?

Era il 1993 quando andò in onda la puntata sull’influenza anomala generata proprio da un pacco spedito dal Giappone (non dalla Cina…). In una fabbrica, un operaio sta cercando di tenere nascosta l’influenza ai suoi capi, ma finisce per tossire all’interno delle scatole, che vengono sigillate e spedite verso gli Stati Uniti. In questo modo il virus proveniente dall’estremo Oriente si propaga a Springfield, creando una vera psicosi, alimentata dai mass-media che parlano di “influenza Osaka”.

Questa puntata dei Simpson capitò quando lo spettro della Sars non si era ancora affacciato e il coronavirus avrebbe aspettato il 2020 per farsi avanti. Per questo è partito l’inevitabile quesito (e l’inevitabile hashtag #simpsonprediction): i Simpson avevano già previsto tutto?

Le spedizioni dei pacchi in Cina al tempo del Coronavirus

Una prima risposta alla domanda “posso spedire o ricevere pacchi dalla Cina?” è stata fornita dal Journal of Hospital Infection. Nel documento, viene messo ben in evidenza che i virus, a seconda di temperatura e umidità, possono sopravvivere fino a nove giorni. Tuttavia queste condizioni sono difficili da soddisfare durante una spedizione, come sottolineato dal Dr. Amesh A. Adalja, ricercatore presso il Johns Hopkins Center for Health Security. In parole povere, non c’è modo che il coronavirus possa infettare tramite un pacco e non c’è motivo di preoccuparsi.pocchi cina

La temperatura dell’aria che circonda i pacchi durante la spedizione, non è considerata favorevole alla sopravvivenza dei virus. Vale lo stesso anche per le spedizioni notturne. Ci vuole una speciale combinazione di condizioni ambientali perché un virus sopravviva (mancanza di esposizione ai raggi UV, temperature specifiche, umidità specifica, eccetera). Condizioni non facilmente soddisfacibili durante una spedizione“, ha spiegato Adalja. “Il virus non verrà trasmesso attraverso le spedizioni, e penso che la preoccupazione sia completamente fuori luogo“.

Ricevere pacchi dalla Cina, dunque, “non comporta alcun problema per il contagio“, ha assicurato anche il portavoce dell’Oms, Christian Lindmeier. “Il virus non ha una vita lunga rispetto ad altri virus, ma può stare su una superficie. Se io tossisco sulla mano e passo un telefono, per esempio, ci può essere contagio, ma il virus muore con una semplice disinfezione, come passando candeggina, acqua ossigenata, alcol.

Tuttavia, ci sono alcune frontiere che hanno bloccato non solo i trasporti da e per il proprio Paese, ma anche le spedizioni. La Posta svizzera, per esempio, non accetta più lettere e pacchi diretti in Cina. A causa del coronavirus, molte compagnie aeree hanno notevolmente ridotto o addirittura interrotto i loro voli verso la Repubblica popolare asiatica. Di conseguenza, fino a nuovo ordine, non prende più in consegna invii destinati a privati ed aziende basate nel paese asiatico.

Come spedire e ricevere pacchi dalla Cina

Il blocco dei collegamenti con la Cina riguarda al momento soltanto i voli passeggeri. Proprio per quanto detto in precedenza, infatti, non avrebbe alcun senso bloccare il transito di merci inerti.

Nello stesso Paese asiatico, alcuni produttori, tra cui Xiaomi, hanno optato per la chiusura dei negozi fisici, onde evitare l’assembramento di un elevato numero di persone in spazi ridotti che favorirebbe un eventuale contagio. Ma ordini e spedizioni online sono perfettamente operativi.

Tuttavia, per l’emergenza coronavirus, Poste italiane ha predisposto la chiusura temporanea degli uffici postali e la sospensione dei servizi di consegna e ritiro corrispondenza e pacchi, nelle zone indicate come a rischio dalle autorità dello Stato. Ma non tutti approvano questa decisione, così come capita a Padova.

Laddove non sia preventivamente motivato, potete continuare a ordinare e spedire tranquillamente da e per la Cina. Ricevere i vostri pacchi da Wish o AliExpress senza alcun tipo di pericolo. Gearbest, Banggood e tanti venditori Aliexpress danno, inoltre, la possibilità di acquistare prodotti spediti da Europa, con consegna più rapida e nessun pericolo di eventuali ritardi (che, ribadiamo, al momento non sussiste).pacchi cina

I migliori servizi postali per ricevere pacchi dalla Cina, sono China Post Mail, EMS, Shunfeng, TNT, DHL, Fedex o UPS, mentre se si vuole spedire dal nostro Paese, ci si può ancora affidare,  seconda delle dimensioni del pacco, a TNT, UPS, Bartolini o altri corrieri che siano certificati dalle autorità cinesi. Infatti, la dogana cinese può rivelarsi complicata e può trattenere i pacchi per lungo tempo; inoltre se non sono certificati possono facilmente smarrirsi. Per le spedizioni più grandi, è consigliato affidarsi a compagnie specializzate, che abbiano esperienza con la dogana cinese.

Non cedere al panico

pacchi cina

Il virus si introduce nell’organismo attraverso le prime vie respiratorie, naso e bocca, ma non attraverso l’apparato digestivo con passaggio di cibi contaminati. Se anche mangiassimo un alimento contaminato, il virus va nello stomaco e non contagia le vie respiratorie, quindi non si propaga.

Il virologo Roberto Burioni, sul suo sito Medical Facts scrive: “È necessario ribadire che la situazione merita tutta la nostra attenzione e non deve essere sottovalutata, però non ha nessun senso in questo momento evitare i cinesi, i ristoranti cinesi o i quartieri cinesi in Italia. L’unica cosa che deve essere evitata sono i viaggi in direzione della Cina, o in altre zone a rischio ed è importante che chi torna da quelle zone rimanga in quarantena“. Lo conferma anche Gianni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di Sanità (Iss): “È un allarmismo immotivato evitare negozi e locali cinesi.

Quasi tutti i contagiati sopravvivono al virus. La percentuale dei decessi causati dal virus è al momento di circa il 2-3%, più alta in Cina. Buona parte delle vittime del nuovo coronavirus erano anziane e con patologie pregresse, in media non colpisce persone giovani che comunque guariscono. Nessuna vittima in Cina aveva meno di 9 anni.

Tesa TE58173-00000-00 tesapack Standard PP Ruidoso 66m x...
  • Nastro da imballo per pacchi leggeri
  • Buona sigillatura
  • Si presenta senza solventi

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🍎Nuovi iPad e accessori: cosa aspettarsi dall’evento Apple del 7 maggio
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Elisa Erriu

"Lo scrivere" è il suo mestiere. Ma oltre alla coltre delle sue varie esperienze giornalistiche e dei suoi Master, c'è un mondo fatto di fantasy, anime, film, videogame, musica, Ichnusa, My Little Pony e oggettistica del Re Leone (l'originale!). Attenzione: se pronunciate per tre volte il suo nome giapponese, apparirà alle vostre spalle.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button