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Perché gli attori di Hollywood stanno scioperando (e cosa significa per il cinema)

È ufficiale: Hollywood si ferma. Il sindacato che rappresenta gli attori, la Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (Sag-Aftra), ha annunciato ufficialmente uno sciopero che rischia di paralizzare le produzioni di Hollywood. Questa decisione arriva in seguito a un prolungato stallo nelle negoziazioni tra i lavoratori hollywoodiani e i dirigenti degli studios su questioni salariali, l’utilizzo della tecnologia AI e la ripartizione dei profitti nell’era dello streaming digitale.

Le proteste della Sag-Aftra, che iniziano oggi venerdì 14/07, segneranno un momento storico, poiché gli attori si uniranno agli scrittori della Writers Guild of America (WGA) nello sciopero.

Per la prima volta in 63 anni, attori e scrittori di Hollywood si schiereranno insieme in questa battaglia per i propri diritti.

Lo sciopero degli attori di Hollywood è ufficiale: cosa succede?

A maggio di quest’anno, gli sceneggiatori hanno scioperato, per questioni in molto caso simili a quelle che preoccupano gli attori. Adesso, agli oltre 11.500 membri della Writers Guild of America (WGA), si uniranno anche alcuni dei 160.000 membri di Sag-Aftra, ampliando così il fronte di protesta e mettendo ancora più pressione sugli studi cinematografici e televisivi.

Il presidente di Sag-Aftra, Fran Drescher (conosciuta come la celebre Tata della serie), ha espresso con fermezza la necessità di questo sciopero. Durante una conferenza stampa, ha affermato: “Ad un certo punto devi dire di no: non lo accetteremo più. Non puoi cambiare il modello di business tanto quanto è cambiato senza modificare anche il contratto”. Le sue parole riflettono la frustrazione e la determinazione dei lavoratori di Hollywood nel difendere i propri diritti e ottenere un contratto che rispecchi le esigenze della nuova era dell’industria dell’intrattenimento.

Drescher sottolinea: “Se non ci alziamo in piedi in questo momento, siamo tutti nei guai“.

Cosa implicano gli scioperi per l’industria hollywoodiana?

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Gli scioperi simultanei degli attori e degli scrittori di Hollywood avranno conseguenze significative non solo sull’industria dell’intrattenimento, ma anche sull’economia di Los Angeles nel suo complesso. La prospettiva di fermare la maggior parte delle produzioni cinematografiche e televisive avrà un impatto considerevole. Non solo: con lo sciopero degli attori, ci saranno cancellazioni di conferenze stampa per le anteprime dei film estivi e autunnali e potenzialmente a un rinvio degli Emmy Awards.

sceneggiatori hollywood sciopero ai min

Lo sciopero degli sceneggiatori aveva già sospeso la maggior parte delle serie e dei film, oltre che dei talk show. Ma con alcune delle più grandi star di Hollywood coinvolte nello sciopero, il settore dell’intrattenimento sarà costretto a sospendere anche tutti gli eventi corollari. Il marketing per i film, senza gli attori che fanno tappeti rossi e interviste, sarà molto più complesso.

Lo si è già visto a Londra, dove il cast di Oppenheimer ha sfilato nel red carpet ma, non appena arrivata l’ufficialità dello sciopero, ha smesso di lavorare. Matt Damon ha detto a Variety: “Ne abbiamo parlato, una volta che annunciano ufficialmente lo sciopero ce ne andiamo. Abbiamo votato per l’autorizzazione per lo sciopero […] 98% contro il 2%. Perché sappiamo che la nostra leadership ha i nostri interessi a cuore”. Damon ha spiegato che “è per gli attori che lavorano. Servono 26 mila dollari all’anno per l’assicurazione sanitaria e molte persone sono al limite e i pagamenti residuali servono per arrivare oltre quella soglia”. Anche il resto del cast (Emily Blunt, Kenneth Branagh) hanno espresso opinioni simili.

Un impatto per tutta l’economia di Los Angeles

Con ogni probabilità, lo sciopero si tradurrà in una perdita di reddito per i lavoratori coinvolti e avrà un impatto diretto sulla loro capacità di sostenersi finanziariamente. I lavoratori di Los Angeles si stanno preparando per affrontare settimane o addirittura mesi senza un salario stabile, mettendo a dura prova le loro finanze personali.

L’associazione di categoria che rappresenta gli studi cinematografici e televisivi, l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP), ha espresso profonda delusione per la decisione di Sag-Aftra di interrompere i negoziati. Secondo l’AMPTP, la scelta di intraprendere uno sciopero invece di continuare a cercare un accordo peggiorerà le difficoltà finanziarie per migliaia di persone che dipendono dall’industria dell’intrattenimento per il proprio sostentamento. Il CEO di Disney Bob Iger è arrivato a definire lo sciopero “molto inquietante ” e “poco realistico” l’approccio usato dagli attori e sceneggiatori.

Questa situazione mette in luce la sfida complessa che affronta l’industria dell’intrattenimento nel bilanciare le esigenze dei lavoratori con le esigenze finanziarie degli studi. Da un lato, gli attori e gli scrittori desiderano garantire condizioni di lavoro e compensi equi che rispecchino l’evoluzione del settore, in particolare nell’era dello streaming digitale. Dall’altro lato, gli studi devono gestire i costi di produzione e mantenere l’equilibrio finanziario dell’intera industria.

Cosa chiedono gli attori di Hollywood in sciopero

sciopero attori hollywood min

I membri di Sag-Aftra e WGA stanno richiedendo aumenti nella retribuzione di base e nei residui, poiché sempre più film e programmi TV si spostano sulle piattaforme di streaming online. I pagamenti residuali arrivano quando una serie viene mandata in replica in TV, ma nell’era dello streaming gli studios preferiscono passare la serie on demand sulle piattaforme. Qualcosa che non è previsto dal contratto di sceneggiatori e attori, che quindi non ricevono i pagamenti anche per serie viste e riviste online.

Chiedono anche assicurazioni che il loro lavoro non verrà sostituito dall’intelligenza artificiale e che la loro immagine digitale non possa essere utilizzata senza il loro consenso.

L’AMPTP ha affermato di aver offerto i più alti aumenti percentuali nella retribuzione minima degli ultimi 35 anni, insieme a “aumenti sostanziali” dei contributi pensionistici e sanitari massimi. Hanno anche proposto un aumento del 76% dei residui esteri pagati dagli spettacoli di streaming di alto budget e una “proposta rivoluzionaria sull’intelligenza artificiale”.

Ma queste proposte non si avvicinano alle richieste di garanzia degli attori. Nelle settimane scorse, i principali talenti di Hollywood hanno reso chiaro il loro sostegno a uno sciopero. Alla fine di giugno, i leader sindacali hanno inviato una lettera firmata da A-listers come Meryl Streep e Jennifer Lawrence, esortandoli a non accettare un accordo mediocre in quella che consideravano una trattativa contrattuale di importanza storica.

Le conseguenze dello sciopero degli attori di Hollywood per i fan

Si prevede che il prossimo sciopero non solo bloccherà la produzione di film e programmi televisivi negli Stati Uniti, ma avrà anche un impatto su molte riprese all’estero che coinvolgono i membri sindacali. Tuttavia, alcuni lavori di produzione che non coinvolgono gli attori di Sag-Aftra potranno continuare regolarmente.

L’impatto si sentirà negli sforzi pubblicitari per i grandi film dell’estate. La première di giovedì sera di Oppenheimer a Londra sarà solo la prima boicottata dallo sciopero. Altre importanti pellicole commerciali come Barbie e Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One hanno già tenuto le loro anteprime mondiali, ma le star coinvolte non saranno in grado di partecipare ad ulteriori eventi promozionali.

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Disney ha annunciato che la première del suo film Haunted Mansion, prevista per il 15 luglio, si terrà comunque a Disneyland. Tuttavia, gli attori del film, tra cui LaKeith Stanfield, Tiffany Haddish e Jamie Lee Curtis, non saranno presenti.

Lo sciopero potrebbe anche comportare un ritardo degli Emmy Awards fino alla fine dell’autunno, o addirittura all’anno successivo, secondo le pubblicazioni specializzate nel settore. Anche il Comic-Con di San Diego, che inizierà il 20 luglio, subirà le conseguenze dello sciopero, con possibili riduzioni di eventi e partecipazioni di attori e professionisti del settore.

Gli attori otterrano quello che vogliono?

Gli studios americani sembrano decisi a non concedere a sceneggiatori e attori più di quanto già proposto. Fonti interne hanno riportato a Deadline che le discussioni con gli sceneggiatori non riprenderanno prima di ottobre. La testata riporta che sono disposti ad aspettare che i membri inizino a perdere i propri appartamenti e casa”, anche se i portavoce degli studios dicono di essere “determinati a raggiungere un accordo”.

Tuttavia, molti scrittori e attori stanno scrivendo sui social che gli scioperi combinati di attori e sceneggiatori (i registi hanno invece già raggiunto un accordo) potrebbero avere un impatto simile al 1960. Quando ottennero l’assicurazione sanitaria e i pagamenti residuali. La posta in gioco sembra altrettanto vitale anche questa volta.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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