Animali fantastici – I segreti di Silente: com’è il nuovo film della saga?

Animali fantastici – I segreti di Silente arriva oggi nelle sale italiane, riportando gli appassionati nel Wizarding World. La saga, che racconta gli eventi di questo universo narrativo circa sessant’anni prima dei film di Harry Potter, è seguita da tantissimi fan in tutto il mondo. Com’è andata con questo quarto capitolo? Scopriamolo insieme, nella nostra recensione di Animali fantastici – I segreti di Silente.

Animali fantastici – I segreti di Silente, di cosa parla?

L’ascesa di Gellert Grindelwald, il potente mago oscuro, prosegue inarrestabile. L’unico che potrebbe fermarlo è Albus Silente, uno degli stregoni più celebrati di tutto il mondo magico, ma c’è qualcosa nel suo passato che lo blocca. Dovrà quindi agire per interposta persona, chiedendo aiuto al magizoologo Newt Scamander e ad altri alleati, chiamati a lottare per le forze del bene.

Tuttavia, Grindelwald è riuscito ad avere dalla sua un’arma particolarmente potente, che lo aiuterà a prevedere le mosse degli avversari. Questo rende complicato studiare un piano per contrastarlo. Silente si troverà così a dover trovare un modo per portare aventi i suoi progetti, cercando al contempo di disorientare il rivale. Una sfida forse troppo grande anche per un mago con le sue abilità.

L’idea di trovarsi alle prese con una sorta di Ocean’s Eleven in salsa magica è sicuramente affascinante. Come in un classico heist movie seguiamo le vicende del team di protagonisti senza capirne esattamente tutte le mosse. E questo è sicuramente accattivante come approccio, perché siamo curiosi di scoprire dove ci porterà tutto quanto, quale sarà la risoluzione finale.

Il problema è che nel costruire il tutto, Animali fantastici – I segreti di Silente aggiunge fin troppe sottotrame. E se ha il pregio di riuscire a renderle comunque tutte comprensibili, d’altra parte dedica fin troppa poca attenzione ad alcune. Di conseguenza troviamo personaggi non sufficientemente sviluppati e storie dal grande potenziale che non riescono a rendere davvero al 100% in termini narrativi.

Due maghi straordinari a confronto

Dove sicuramente il film porta a casa dei punti è nella rappresentazione di Silente e Grindelwald. Il primo, pur restando in seconda linea, diventa il protagonista della storia se non formalmente, quanto meno di fatto. Il secondo emerge dall’ombra, diventando sempre più centrale. Non è più un semplice burattinaio nascosto ma esce allo scoperto, agendo attivamente per i propri scopi.

Al di là di qualsiasi valutazione sul caso Johnny Depp, che lasceremo a un’altra sede, il giudizio sul passaggio di testimone a Mads Mikkelsen è decisamente positivo. Ci troviamo davanti a un Grindelwald più compassato, anche solo nell’aspetto. È un freddo calcolatore, che valuta attentamente ogni decisione e orientato completamente ai propri obiettivi. Una rappresentazione che si sposa perfettamente con l’approccio da partita a scacchi dello scontro tra i due maghi.

Dall’altra parte infatti troviamo Albus Silente, nuovamente interpretato da Jude Law. È un personaggio sempre più tormentato dal proprio passato (e dai segreti del titolo). Un uomo che sente la responsabilità morale di intervenire, ma che al contempo sa di non poterlo fare apertamente. Così lo vediamo controllare tutto da dietro le quinte, forse ancora più che nella saga di Harry Potter, mostrando tutte le sue abilità.

Questa sfida a distanza regge in piedi tutta la struttura del film e fortunatamente funziona. I momenti in cui i due sono (indirettamente) a confronto sono indubbiamente quelli più interessanti di tutto Animali fantastici – I segreti di Silente. Da soli, valgono il prezzo del biglietto.

Tuttavia, qualcosa non funziona in Animali fantastici – I segreti di Silente

Nonostante questo però, questo film non riesce a conquistare come dovrebbe. I sopracitati problemi di sceneggiatura complicano l’arrivo alla conclusione che non è soddisfacente come dovrebbe. Sarebbe stato meglio spendere qualche minuto in più sullo sviluppo di alcune storie o personaggi per dargli un corpo più solido. Oppure, considerata la durata già vicina alle due ore e mezza, andare in direzione opposta e rimuovere alcuni passaggi che evidentemente non hanno avuto lo spazio necessario per respirare.

Nel complesso quindi, Animali fantastici – I segreti di Silente convince solo a metà. È indubbiamente una storia intrigante, che qualsiasi appassionato del mondo di Harry Potter deve scoprire. Possibilmente peraltro, dovrebbe farlo in una sala cinematografica, visto l’ottimo impatto visivo di alcune sequenze.

D’altro canto però il finale non riesce ad avere davvero l’intensità che vorrebbe raccontare. E così ci si alza dalla poltrona senza quell’esaltazione, quell’ansia da “quando esce il quarto film?” che dovrebbe accompagnare un’opera del genere. E più ci si riflette sopra, più si trovano aspetti che lasciano perplessi, che difficilmente saranno risolti in futuro.

Ma dopotutto abbiamo solo superato la metà di questa storia. La speranza che si riesca ancora a correggere la rotta e portare al cinema un finale che mostri come merita lo straordinario scontro tra Grindelwald e Silente non è ancora spenta. Su questo punto le basi sono state poste, vedremo cosa ne nascerà.

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