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I tasti fisici sulle auto funzionano meglio del touchscreen, ecco la prova

La pubblicazione svedese Vi Bilägare ha effettuato dei test per valutarne la praticità di utilizzo

Diventa sempre più difficile trovare tasti fisici nelle nuove auto, sostituiti da touchscreen di grandi dimensioni che diventano il centro operativo dell’auto: ma secondo i test i pulsanti sono ancora i più efficaci. La pubblicazione svedese Vi Bilägare ha testato i nuovi grandi schermi di 11 auto e li ha confrontati con una Volvo C70 del 2005. E i risultati sembrano dare ragione alla vecchia generazione.

I tasti fisici delle auto funzionano meglio dei touchscreen

Moltissimi acquirenti non prenderebbero nemmeno in considerazione l’ipotesi di acquistare un auto senza Android Auto o Apple CarPlay. O perlomeno dotata di un centro di infotainment tutto gestito su un grande schermo touch. Che su alcuni veicoli come le Tesla Model 3 diventa praticamente l’unica modalità di interazione (o quasi) con la propria auto, esclusi volante, cambio e pedali.

Ma diversi esperti negli anni hanno sostenuto che rischiano di essere una distrazione per chi guida. E non solo perché è possibile installare videogame o Netflix su alcuni di questi sistemi operativi. Il problema è che l’interfaccia software non permette di creare una memoria muscolare sulle operazioni di base, che molti guidatori fanno anche con il veicolo in movimento. Accendere il climatizzatore, riscaldare i sedili e non solo: con il touchscreen è più difficile azionarli continuando a guardare la strada, secondo i critici.

smart Concept 1 infotainment

Per testare queste asserzioni, Vi Bilägare ha deciso di mettere alla prova degli autisti con 11 nuove auto e una Volvo C70 del 2005. Dopo aver lasciato agli autisti il tempo di prendere confidenza con le varie impostazioni delle auto, ha chiesto di eseguire alcuni comandi semplici sull’auto. E il risultato è chiaro.

L’efficienza della vecchia generazione

La pubblicazione nordica ha chiesto agli autisti di accendere il riscaldamento dei sedili, di aumentare la temperatura dell’abitacolo, di accendere lo sbrinatore. E poi sistemare la radio, resettare la navigazione sul computer di bordo, spegnere lo schermo e diminuire la luminosità degli strumenti.

La vecchia Volvo ha vinto senza storie. VB spiega che gli autisti hanno gestito le quattro task entro 10 secondi, mentre l’auto viaggiava per 306 metri a 110 chilometri all’ora. La maggior parte delle altre auto richiedeva almeno il doppio del tempo per completare le stesse azioni.

La maggior parte degli utenti guiderà sempre la stessa auto, diventando quindi più famigliare con il sistema di infotainment e diminuendo i tempi per eseguire le azioni. Ma il risultato schiacciante fa pensare che sia più naturale per gli autisti imparare ad utilizzare un auto con tasti fisici piuttosto che un touchscreen.

Perché i costruttori di auto preferiscono i touchscreen ai tasti fisici

VB assegna la “colpa” della spinta verso gli schermi per una volontà di perseguire un design minimalista da parte delle case. Ma è anche vero che poter eseguire più funzionalità su un touchscreen limita la necessità dei costruttori di progettare e poi realizzare tasti fisici e collegarli alle varie funzionalità dell’auto. Inoltre è innegabile la richiesta di chi guida: sempre più persone vogliono un navigatore grande e ben realizzato, vogliono poter usare Spotify o simili per ascoltare musica. Un touchscreen risolve più esigenze contemporaneamente.

Renault Express Van 2021 infotainment
Renault Express Van 2021

E va detto che non tutti i risultati delle auto dal “grande schermo” sono uguali. La Tesla Model 3 non ha praticamente tasti e ha avuto buoni risultati nei test VB. Mentre la ID.3 di Volkswagen non ha avuto un buon risultato, forse per via dello schermo capacitivo. La BMW iX e Seat Leon hanno fatto meglio grazie a comandi ben realizzati, ma secondo VB restano troppo complicate. Mentre Dacia Sandero e Volvo C40 hanno ridotto le funzionalità per renderle più semplici, ottenendo risultati migliori.

Il sistema di infotainment con touchscreen può quindi essere realizzato in maniera molto diversa, facendo variare i risultati. E senza dubbio gioca a favore della vecchia Volvo il fatto che quasi tutte queste funzionalità potevano essere eseguite toccando uno o due tasti fisici. Operazioni più complicate avrebbero potuto variare i risultati.

Troviamo difficile pensare che i produttori di auto torneranno indietro sulla questione touchscreen. Ma forse test come questo fanno pensare che potremmo vedere qualche pulsante aggiuntivo per operazioni quotidiane, dove sembrano funzionare decisamente meglio.

Voi cosa ne pensate? Siete per il minimalismo in stile Tesla o per pulsanti grandi e chiari? Fatecelo sapere nei commenti.

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Source
ArsTechnica

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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