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Spycam, canale Telegram per rubare video in case e spogliatoi a 20 euro

Svelata l'operazione dalla Polizia Postale in stile Grande Fratello

Il Grande Fratello è tornato. Non la trasmissione televisiva ma l’incubo orwelliano. Infatti la Polizia Postale ha svelato un canale Telegram chiamato Spycam in cui venivano postati video rubati dalla webcam in case, spogliatoi di palestre e piscine e altro ancora. Undici gli indagati e dieci le perquisizioni a Milano.

Spycam, un canale Telegram di video rubati da case e spogliatoi

Come riporta il Corriere della Sera, una serie di hacker stava rubando video e scatti dalla vita privata di diverse persone. Giornate intere in un archivio di video. Anche momenti estremamente intimi: la doccia negli spogliatoi della palestra, le notti di coppia nelle case.

Accedere era terribilmente semplice. I filmati erano diffusi online sfruttando chat Telegram o VKontakte, il Facebook russo. Il costo? Solo 20 euro. Se qualcuno era disposto a spendere il doppio, poteva anche avere accesso a singole telecamere e regia personalizzata. E c’era persino una proposta di cashback: quando segnalavano gli spezzoni più interessanti (specie con fini sessuali) potevano avere sconti e periodi gratuiti.

spycam telegram spogliatoi min

I magistrati Eugenio Fusco, Letizia Mannella, Giovanni Tarzia, Francesca Gentilini e Bianca Maria Baj Macario hanno però utilizzato le risorse della Polizia Postale per sventare il progetto malavitoso. Dieci perquisizioni, undici indagati.

Ma se la Polizia Postale ha bloccato la regia dell’operazione, preoccupante è il numero di persone che utilizzava questo servizio raccapricciante. Su Telegram, aveva 2.000 iscritti il canale che chiedeva pagamenti via PayPal o bitcoin.

A mettere sulla giusta pista gli agenti, la denuncia di un frequentatore di una piscina brianzola che ha riconosciuto lo spogliatoio in uno dei video. Ma ancora più terribile il fatto che alcune scoperte nascevano da un’indagine per pedopornografia di un anno, nata segnalazione della polizia neozelandese. 

E gli investigatori avvertono: “Si tratta di un fenomeno preoccupante e particolarmente diffuso. Questa è solo la punta di un iceberg“. Particolare attenzione quindi nell’utilizzo di webcam, baby monitor e videocamere di sicurezza. Scegliete prodotti di costruttori affidabili e proteggete la vostra rete.

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Source
Corriere della Sera Milano

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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