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Veganuary: il gennaio vegano per fare del bene al pianeta, a noi stessi e agli animali

L'iniziativa, nata nel 2014, sta avendo sempre più successo

L’inizio dell’anno spesso consiste anche nella stesura della propria lista personale di buoni propositi da rispettare durante il successivi 12 mesi, e un ottimo modo per iniziare il 2023 è cercare di ridurre il consumo di carne per abbracciare una vita più sostenibile. Ad aiutarci, per fortuna, arriva in soccorso il Veganuary, un’iniziativa che dura l’intero mese di gennaio e che spinge le persone a sfidarsi, adottando uno stile alimentare vegano per 31 giorni.

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Veganuary: 31 giorni per fare del bene al pianeta e a noi stessi

Anche quest’anno gennaio coincide con Veganuary, un’iniziativa importante che può sempre di più fare la differenza nelle nostre vite. Nato nel 2014 nel Regno Unito, l’intento di questo nobile progetto è quello di adottare, per 31 giorni, una dieta composta da alimenti vegetali. Ovviamente non ci sono vincoli: è una sorta di sfida personale, soprattutto se onnivori, per provare ad abbandonare la carne e i derivati animali unendosi a chi – per scelta etica, sostenibilità o gusto personale – pratica il veganesimo da anni.

Il nostro pianeta, attualmente, versa in condizioni a dir poco drammatiche e moltissimi esperti suggeriscono, tra le altre cose, di ridurre sensibilmente il consumo di carne per migliorare la situazione nel nostro piccolo. Diminuire il consumo di proteine animali porterebbe alla riduzione di emissioni di CO2 e un sensibile risparmio di risorse idriche. Il settore agricolo, infatti, è responsabile di circa un quarto delle emissioni globali di gas serra e di queste oltre il 60% provengono dalla produzione di carne e derivati animali, come afferma Green Peace. Gli animali, infatti, durante la digestione, generano enormi quantitativi di gas.

Senza considerare le enormi quantità di acqua necessarie. Negli Stati Uniti circa la metà dell’acqua utilizzata in agricoltura sarebbe destinata alle coltivazioni di alimenti per il bestiame. A questo, c’è da aggiungere anche l’acqua utilizzata direttamente per gli animali all’interno degli allevamenti. Un bovino beve circa cinquanta litri di acqua al giorno e le mucche da latte arrivano a bere duecento litri di acqua al giorno. E si stima che, in media, dietro ogni chilo di carne bovina si celi un consumo di oltre 15.000 litri di acqua, contro i 4000 per i legumi o 300 per la verdura.

Ridurre il consumo di carne e adottare una dieta vegetariana, o vegana, porta anche molti benefici per la salute. Nel 2015, l’AIRC ha classificato la carne lavorata come “cancerogena per gli esseri umani”, e quella rossa come probabilmente cancerogena. Inoltre, l’inquinamento prodotto dagli allevamenti intensivi ha impatti enormi sulla salute: in Italia, come riporta sempre Green Peace, sono la seconda causa di inquinamento da polveri fini.

Veganuary

Il successo dell’iniziativa

Negli ultimi anni, fortunatamente, le persone vegetariane e vegane sono aumentate proprio spinte da queste motivazioni di sostenibilità ed etica. E, a tutto ciò, si aggiunge anche il benessere degli animali dietro le ragioni per cui molti decidono di abbandonare il consumo di carne e pesce: il 72% degli animali allevati nel nostro continente proviene da impianti intesivi, vivendo in condizioni drammatiche.

Il Veganuary, quindi, nasce proprio per sensibilizzare la causa, spingendo le persone a ridurre il consumo di carne, soprattutto dopo il periodo festivo pieno di pranzi e cene di famiglia. L’obiettivo è quello di dimostrare che un’alimentazione vegetale è facile da sostenere quotidianamente da chiunque.

Dal 2014, il movimento ha raggiunto una grande e graduale fama, portando Milano terza nel mondo come numero di adesioni, dopo Londra e Santiago. A confermare il successo di questa iniziativa ci sono i dati di Uber Eats: sempre più italiani provano a ridurre sensibilmente il consumo di carne.

Lo scorso anno, infatti, la piattaforma di delivery ha registrato un aumento degli ordini vegani del 22% rispetto all’anno precedente. A questo, fortunatamente, si aggiunge un +23% di ristoranti che offrono opzioni vegane su Uber Eats. Le città dove la scelta è più vasta sono Milano – soprattutto nei quartieri Centrale, Porta Venezia e Brera -, Napoli e Roma.

Moltissime ricette gratuite per chi vuole affrontare il Veganuary, il gennaio vegano

È possibile aderire alla sfida del Veganuary in autonomia, eliminando i prodotti e i derivati animali per l’intero mese di questo gennaio vegano. Se invece volete un aiuto, potete visitare questa pagina e iscrivervi lasciando la vostra mail: in questo modo riceverete ogni giorno delle ricette a base vegetale e moltissimi consigli utili per affrontare il Veganuary tutti insieme. E, se quest’iniziativa vi piacerà, potrete scegliere di ridurre il consumo di carne tutto l’anno facendo del bene al pianeta, a voi e agli animali.

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Sara Grigolin

Amo le serie tv, i libri, la musica e sono malata di tecnologia. Soprattutto se è dotata di led RGB.

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