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Questa fusione s’ha da fare: trovato l’accordo tra FCA e PSA

Dopo una trattativa-lampo, con un comunicato congiunto, nasce il quarto Gruppo automobilistico mondiale

Dopo le lunghe trattative estive tra FCA e Renault non andate in porto, oggi ci svegliamo con una notizia che non esitiamo a definire storica.
I Gruppi FCA e PSA hanno definito l’accordo per una fusione paritetica volta a creare il quarto gruppo automobilistico mondiale.

I due Gruppi: FCA

I Gruppi FCA e PSA non hanno bisogno di grandi presentazioni. In ogni caso, ecco una breve panoramica sui due Gruppi industriali.

FCA (FIAT Chrysler Automobiles) è la compagnia nata nel 2014 dopo l’acquisizione di Chrysler da parte dell’allora Gruppo FIAT.
Come ben sappiamo, il Gruppo italo-statunitense con sede in Olanda comprende le nostre tre Case nazionali, FIAT, Alfa Romeo e Lancia, i marchi Maserati e Abarth e gli americani Chrysler, Jeep, Ram, SRT e Mopar (accessori e ricambi).
Com’è noto, infine, il fiore all’occhiello della compagnia, Ferrari, è scorporata dal Gruppo dal 2017.

Ha chiuso il 2018 con 4 milioni e 800 mila auto vendute, con un fatturato di più di 110 miliardi di Euro.
Gran parte delle vendite il Gruppo le ha ottenute in due mercati strategici in cui è pressochè leader, ovvero gli Stati Uniti e l’America Latina.
I marchi Jeep, RAM e Dodge infatti hanno totalizzato il 10% in più di vendite negli USA, dove Jeep fa la parte del leone.
In America Latina, invece, FIAT continua da decenni ad ottenere numeri di vendita eccellenti, grazie ad una presenza radicata nel tempo della Casa Torinese, e alla qualità delle fabbriche di Betim e Pernambuco.

I due Gruppi: PSA

PSA, invece, è un gruppo decisamente più longevo, ma (relativamente) più piccolo nei numeri e nelle Case presenti all’interno.

Free2Move indica la compagnia di noleggio a lungo termine del gruppo PSA, formula di acquisto su cui il gruppo francese sta spingendo molto da alcuni anni

La Peugeot-Citroën Societè Anonyme, infatti, nasce nel 1976 a Parigi, dall’acquisizione da parte di Peugeot di Citroën, Casa che nei decenni precedenti versava in quasi continue condizioni di crisi.

La compagnia francese ha nella sua palette i marchi Peugeot, Citroën, DS, oltre che i recentemente acquisiti Opel e Vauxhall.
La potenza industriale del Gruppo PSA, visibile nei 74 miliardi di Euro di fatturato, è da ricercarsi nei numeri che ottiene in Europa e soprattutto in Cina.
Dei 3.9 milioni di veicoli prodotti, infatti, la maggior parte è stata venduta in Europa e soprattutto in Cina, mercato dove le due Case francesi hanno una tradizione di vendite e siti produttivi molto importante.

L’accordo tra FCA e PSA: condivisione di piattaforme e nuovi mercati per entrambe

L’accordo è stato raggiunto in pochissimi giorni.
O almeno, dalla soffiata del Wall Street Journal di ieri al comunicato ufficiale delle due aziende sono passate pochissime ore, ma vi possiamo assicurare che anche per gli addetti ai lavori è stata una trattativa-lampo.

Le cifre dell’accordo sono decisamente importanti.
FCA distribuirà 5,5 miliardi di Euro di dividendi ai propri azionisti, e contemporaneamente si aprirà una fusione alla pari da completarsi in 7 anni, con il 50% delle quote di proprietà FCA e il restante 50 di proprietà PSA.
FCA e PSA andranno a completare l’80% della fusione in 4 anni, con la condivisione immediata di tecnologie, piattaforme e sinergie industriali.
Nel panorama attuale dell’industria automobilistica, la condivisione di tecnologie e di investimenti è un requisito fondamentale non solo per il successo commerciale, ma anche per la sopravvivenza dei gruppi coinvolti.

Il Mega-Gruppo italo-franco-americano che andrà a crearsi si prospetta essere il quarto gruppo automobilistico mondiale, con quasi 9 milioni di vetture vendute in tutto il mondo.
PSA, con questo accordo, punta al mercato Nord e Sudamericano, con lo spiraglio di un segmento Premium che finalmente potrà attaccare con decisione.
Lo spin-off DS, infatti, non ha mai convinto fino in fondo, e la disponibilità di marchi iconici come Alfa Romeo e Maserati all’interno della compagnia sarà di vitale importanza per l’attacco al segmento medio-alto.
FIAT Chrysler dalla sua punta ad espandere le proprie quote in Cina e in Europa, dove i suoi marchi soffrono ormai da anni di scarsi numeri di vendite.

Sede in Olanda e siti produttivi preservati

Dal punto di vista amministrativo, la sede del Grande Gruppo FCA e PSA rimarrà in Olanda.

John Elkann sarà il presidente e Carlos Tavares (attuale presidente del Gruppo PSA) il CEO e amministratore delegato dell’azienda.
Dei 10 componenti del CDA, 5 saranno di provenienza FCA e 5 PSA. Inoltre, entro 3 anni dalla fine della fusione, la famiglia Peugeot, ancora proprietaria del 14% di PSA, può alzare la sua partecipazione fino al 18%, unico azionista con questo privilegio.
L’altro azionistapesante“, ovvero lo Stato Francese (proprietario del 14,1% delle azioni di PSA) è stato subito molto ottimista e fautore di questo accordo.
Le partecipazioni delle aziende associate Comau (FCA) e Faurecia (PSA) verranno distribuite agli azionisti e non faranno parte della fusione.

Punto importante della trattativa è stata la promessa da parte di entrambi di mantenere tutti i siti produttivi.
Saranno così mantenute attive tutte le fabbriche italiane del Gruppo FCA. Si scioglie così l’incertezza che aleggiava su di essi da mesi, anche se sono ancora ignote le modalità nelle quali questo avverrà.

Nei prossimi giorni seguiranno senza dubbio nuovi dettagli, a partire dai rinnovati piani industriali delle diverse Case.

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Giulio Verdiraimo

Ho 22 anni, studio Ingegneria e sono malato di auto. Di ogni tipo, forma, dimensione. Basta che abbia quattro ruote e riesce ad emozionarmi, meglio se analogiche! Al contempo, amo molto la tecnologia, la musica rock e i viaggi, soprattutto culinari!

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