Il mondo del fumetto giapponese ha perso una delle sue figure più iconiche: Akira Toriyama, creatore di Dragon Ball, ci ha lasciati all’età di 68 anni il primo marzo. La notizia è stata confermata oggi dal suo studio di produzione di manga, Bird Studio. Questo evento ha scosso gli appassionati di anime e manga in tutto il mondo, anche perché Toriyama era tornano a scrivere la storia per Dragon Ball Daima, il nuovo anime dove Goku e compagni tornano bambini.
Akira Toriyama, è morto il creatore di Dragon Ball
Toriyama, nato a Nagoya nel 1955, è stato il genio dietro la celebre serie manga e anime Dragon Ball, che ha conquistato i cuori di milioni di fan globali. La sua creatività ha plasmato il panorama del fumetto e dell’animazione giapponese, influenzando generazioni di autori successivi che si sono ispirati alle sue opere. E sebbene non fosse il primo manga arrivato in Occidente, è fra quelli che hanno consacrato il genere — anche in Italia.
Il percorso artistico di Toriyama ha avuto inizio dopo aver abbandonato la sua carriera di progettista di poster a Nagoya per dedicarsi ai manga negli anni Settanta. La svolta avvenne quando partecipò a un concorso per dilettanti di Weekly Shōnen Jump, incontrando il suo mentore ed editore Kazuhiko Torishima. Da lì, iniziò una carriera che lo avrebbe portato a vincere premi prestigiosi e a plasmare il panorama del fumetto giapponese.
Dragon Ball, nato nel 1984 come manga, ha segnato un’epoca. Con 519 capitoli raccolti in 42 volumi, la serie ha affascinato il pubblico giapponese e, successivamente, il pubblico internazionale grazie alle serie televisive animate Dragon Ball e Dragon Ball Z.
Un grande artista, che non dimenticheremo
Ma Toriyama non si è limitato a Dragon Ball. Nel 1981, ha vinto il Premio Shōgakukan per il miglior manga shōnen con Dr. Slump, ha disegnato personaggi per videogiochi come Dragon Quest, Chrono Trigger e molti altri.
Oltre al suo impatto artistico, Toriyama era noto per la sua riservatezza, evitando apparizioni pubbliche e utilizzando persino un avatar chiamato “Robotoriyama” per rappresentarsi nei manga e nelle interviste. Era sposato e aveva due figli.
Da fan non possiamo che dispiacersi della sua scomparsa, consapevoli del fatto che i suoi personaggi e le sue trame resteranno sempre con noi.
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