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CIRC e Kilometro Rosso insieme per sperimentare la Micro-mobilità sostenibile

Siamo stati al Kilometro Rosso in compagnia di Circ, per la nuova interessante sperimentazione che si sta svolgendo all’interno del distretto.

Siamo stati ospiti dell’Innovation District Kilometro Rosso, uno dei più importanti e principali distretti europei dell’innovazione, in cui CIRC, dopo il ritiro dei mezzi dalle città, ha iniziato il primo progetto di sperimentazione dei monopattini elettrici per gli oltre 1700 lavoratori e i quotidiani ospiti del campus.

CIRC e Kilometro Rosso: una sperimentazione utile su molti fronti

Abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con Maia Lottersberger, Communications Director di CIRC Italy, e Roberto Marelli, Development Director di Kilometro Rosso: “La sicurezza è un elemento fondamentale per Circ – racconta Maia Lottersbergere per questo motivo la società è entusiasta di poter collaborare con Kilometro Rosso e testare in maniera continuativa, insieme ai nostri utenti, i nostri monopattini per poterne proseguire lo sviluppo’.

Chiunque utilizzi i monopattini all’interno dello stabile dovrà compilare un questionario al fine di avere un feedback qualitativo sull’utilizzo sulla modalità di fruizione del servizio. CIRC con questa mossa vuole rendersi conto effettivamente di quando le persone intendano utilizzare il mezzo, per quale tratta e per quanti chilometri viene utilizzato.

“Un punto fondamentale per noi è cercare di capire perché viene utilizzato il mezzo – continua Maia Lottersbergercioè capire se viene utilizzato come integrazione con altri tipi di mezzo, o se viene utilizzato da solo. Noi crediamo molto all’uso interconnesso con altri mezzi; ad esempio il pendolare che scende dal treno sa già che, se troverà la piazzola di parcheggio dei monopattini, tenderà ad utilizzarli con più facilità e questo può essere utile anche per favorire l’utilizzo del mezzo pubblico rispetto all’automobile: se la persona sa già di avere un mezzo che assicura il suo arrivo a destinazione, preferirà utilizzare i mezzi pubblici”.

I fattori da valutare sono molti, è chiaro che un mezzo nuovo e poco conosciuto viene associato nella mente delle persone come un gioco, anche se non lo è: è un mezzo di trasporto. La sfida di CIRC è proprio quella: far percepire all’utente che il loro mezzo ha una struttura totalmente differente rispetto al monopattino che solitamente noi abbiamo in mente (quello a cui siamo abituati è più snello, più leggero, meno robusto).

Fattore essenziale: sicurezza in ogni genere di significato

Per provare i monopattini ci hanno munito di un caschetto. I caschetti non sono obbligatori ma, naturalmente, CIRC ne promuove l’ utilizzo, mettendolo a disposizione all’interno di ogni edificio del Kilometro Rosso “soprattutto perché quando il mezzo è nuovo e poco conosciuto è importante essere in sicurezza, in quanto chiunque si deve abituare, sia il pedone che l’utilizzatore del mezzo”.

“Le innovazioni di questo servizio sono tante – conferma Roberto Marelli  – All’interno dell’app c’è una città chiamata kilometro rosso, utilizzabile da chiunque. È stato anche delineato un percorso per facilitare il movimento del personale e degli ospiti sui monopattini, che permette di raggiungere ogni zona del Kilometro Rosso senza troppe difficoltà. Un altro punto importante della sperimentazione è la creazione di vere e proprie aree di parcheggio per i monopattini, di modo che possano restare ordinati in un punto ben preciso. Questo può facilitare anche la ricerca da parte della persona che vuole utilizzare il mezzo di CIRC, che sa già in che punto trovarlo”.

Il fattore sicurezza viene anche vigilato dal GPS di cui i monopattini sono dotati: “La piantina del Kilometro Rosso è suddivisa in differenti zone- spiega Lottersbergerin cui varia la velocità massima del monopattino in base alla concentrazione di traffico, sia pedonale che automobilistico. Ad esempio Ci sono alcune zone in cui la concentrazione di pedoni è maggiore, quindi, attraverso un GPS, in quelle zone la velocità massima del monopattino diminuirà drasticamente fino a raggiungere una velocità a passo d’uomo. Stessa cosa avviene se superano il confine massimo in cui possono circolare: qui ad esempio, quando il GPS nota che il monopattino supera i confini delineati dal del Kilometro rosso, la velocità del mezzo si abbassa gradualmente fino a smettere di funzionare”.

Un questionario utile al futuro di CIRC

Marelli è molto orgoglioso di poter ospitare un progetto del genere: “Ogni tanto ci richiedono di poter provare qualche mezzo all’interno di Kilometro Rosso, per sperimentazione. Così abbiamo deciso di fare un accordo con CIRC e creare un questionario che verrà dato a tutti i dipendenti e agli ospiti dello stabilimento per poter valutare i pregi e i difetti di un servizio del genere, per poi presentare i risultati a tutte le città interessate ad ospitare CIRC. Oltre a tutto ciò, sarà interessante capire la distanza che le persone percorrono, la durata della batteria e valutare i limiti di velocità. E riuscire a capire assieme la conoscenza di questi mezzi. Il questionario richiede anche dei suggerimenti da parte dei fruitori, come ad esempio possono essere l’aggiunta del portacellulare o del portabicchiere”.

“Oltretutto c’è da sottolineare – continua Lottersbergerche i monopattini vengono creati direttamente dall’azienda CIRC, nascono dal nostro team di ricerca e sviluppo tedesco e poi messi in strada in base alle specificità di ogni singola città”.

Naturalmente una ricerca ad un livello così qualitativo è quasi impossibile da poter fare in una città, per fortuna Kilometro Rosso è andato in suo soccorso (anche se CIRC è un’ azienda già ben avviata): “Adesso siamo in 12 paesi in una quarantina di città, tendenzialmente in Europa – conclude Maia LottersbergerQuesta ricerca servirà anche per poterla condividere con le amministrazioni cittadine, per aiutare anche loro a capire come sviluppare il quadro normativo. Ogni comune potrà decidere se partecipare o non a questa sperimentazione, e naturalmente, il decreto (già stipulato prima dell’estate) ha dei requisiti obbligatori, tra cui blocco della velocità a 20 km/h, il mezzo assicurato, il divieto di salire in 2, insomma, tutta una serie di normative nazionali. I singoli comuni avranno poi un margine normativo locale in cui potranno decidere alcune regole in base alle esigenze del luogo.  Noi siamo già pronti a partire sia a Milano che a Roma che a Torino. Aspettiamo naturalmente l’OK delle città per avviare la sperimentazione”.

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Enrico Natalini

il suo DNA è composto al 100% di cultura trash e underground. Che siano libri, film, fumetti, serie tv, spettacoli teatrali, mostre o televendite è un segugio per tutte quelle chicche che sopravvivono all'insaputa del mainstream. Di lui dicono che è come un cartone animato, non ha capito bene se sia un complimento o meno, ma a lui piace.

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