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Dentro la canzone: Lovesong dei The Cure, una canzone come regalo di nozze

Non anelli, ma canzoni d'amore

Come chiedere la mano della propria fidanzata? C’è chi regala costosissimi anelli, chi invia enormi mazzi di fiori e chi, come Robert Smith, preferisce scrivere una canzone. D’altronde cos’altro dovrebbe fare un cantante? Il frontman dei The Cure, popolarissima band inglese della metà degli anni ‘80, scrisse Lovesong per la sua compagna Mary Poole, poco prima di convolare a nozze con quest’ultima. In questo nuovo episodio di Dentro la canzone ci addentriamo nella genesi e nel significato di Lovesong dei The Cure, contenuta in quello che probabilmente è il disco capolavoro della band: Disintegration, del 1989.

Il significato di Lovesong dei The Cure: dentro al testo

Robert Smith e Mary Poole si conobbero da giovanissimi, quando il futuro cantante dei The Cure aveva solo 14 anni. La loro relazione, cominciata sui banchi della Saint Wilfrid’s Comprehensive School di Blackpool, salvò l’artista da numerosi periodi bui e autodistruttivi, cementando il loro amore. Amore che, a sua volta, Smith volle cementare e rendere eterno con quello che sapeva fare meglio: una canzone. Nasce così Lovesong, struggente brano che consiste in un vero e proprio regalo di nozze, in cui Robert, per scusarsi dell’assenza e dei continui viaggi a causa dei tour dei The Cure, promette amore incondizionato alla sua Mary.

You make me feel like I am whole again.

The Cure – Lovesong

Sul finire degli anni ’80 i The Cure erano reduci dall’estenuante e spettacolare Kiss me Tour, cominciato nel 1987. Una serie di date che avevano portato la band a girare il mondo, confermandola come fenomeno di punta della nuova scena post-punk britannica. Un tour che però tenne Smith costantemente lontano dalla sua fidanzata Mary. È in questo contesto che nasce uno dei brani più incredibili della discografia della band che, vi assicuriamo, di brani incredibili è zeppa. 

“Quando solo solo con te mi sento a casa di nuovo. Quando sono solo con te mi sento di nuovo completo.” canta Smith, che ribadisce come le distanze si annullino quando i due sono insieme. E poi ancora: “Quando sono solo con te mi sento nuovamente giovane. Quando sono solo con te mi sento simpatico” come a ribadire che la presenza della persona amata basti a far scomparire tutte le insicurezze che l’artista non ha mai nascosto. “Non importa quanto sia lontano, ti amerò per sempre. Per tutto il tempo che resterò, ti amerò per sempre. Qualunque cosa io dica: ti amerò per sempre”.

La seconda strofa riprende lo schema della prima, ribadendo come la donna lo faccia sentire libero e “clean”. Quest’ultimo potrebbe essere un riferimento alle droghe e agli eccessi dell’artista britannico. C’è anche tempo poi, dopo il secondo ritornello, di citare brevemente Frank Sinatra: Fly me to the moon accenna Robert Smith, mentre Porl Thompson ci porta davvero sulla Luna con un fraseggio di chitarra irresistibile.

Durante le difficili registrazioni di Disintegration Robert Smith smise di parlare

Le sessioni di Disintegration non furono per nulla semplici, in quanto la band affrontava importanti crisi interne nonostante l’enorme successo globale. Robert Smith, per esempio, era in una fase depressiva molto acuta. Egli riteneva di essere giunto ai 30 anni senza aver composto alcun capolavoro, mentre i più grandi successi della storia della musica rock erano stati scritti prima di quell’età. Egli cominciò quindi ad isolarsi dal resto del gruppo e a comporre da solo. Disintegration appare infatti un disco molto più introspettivo e cupo rispetto ai precedenti. Smith riunì la band e disse loro: “Ho scritto queste canzoni, se non vi piacciono lo capisco, le farò uscire per il mio progetto solista”. I componenti restarono però estasiati dai brani, e si misero subito al lavoro. Per realizzare le pre-produzioni registrarono ben 32 tracce utilizzando un registratore a 16 piste.

Il ritrovato entusiasmo però non bastò ad annullare i problemi, in quanto gli eccessi dovuti all’abuso di alcol del batterista Laurence Tolhurst complicarono non poco le cose. La band si ritrovò con un batterista perennemente ubriaco, molesto e inaffidabile, e dovette affidarsi per le registrazioni ad un sostituto: Boris Williams. Tolhurst venne ufficialmente licenziato quando il disco era ormai completato, sebbene il suo apporto musicale risulti praticamente nullo. Nei credits dell’album alla batteria viene accreditato Boris Williams, mentre Tolhurst compare in un molto generico “strumenti vari”.

Nel mezzo delle registrazioni in studio Smith decise, anche per evitare liti con Tolhurst, di smettere di parlare e imporre alla band uno straniante mutismo. In studio comunicava solo suonando, cantando e lasciando note scritte. Alla base c’era l’idea che le discussioni e i dialoghi avrebbero distratto la band dal lavoro in studio. Il risultato? Disintegration è ancora oggi considerato un capolavoro musicale, tanto da essere onnipresente nelle classifiche dei migliori dischi di tutti i tempi dei vari magazine.

Significato e storia del brano dei The Cure: si dice Lovesong o Love Song?

Lovesong, con il suo testo sincero e il suo significato intenso, diventa il più grande successo dei The Cure in America, dove si piazza al secondo posto in classifica singoli. La band è però sempre stata vaga e contraddittoria in merito al corretto titolo della canzone. Sebbene sul retro della copertina originale di Disintegration ci si riferisca al brano come Love Song, il booklet interno la chiama Lovesong. Allo stesso modo singolo che esce nel 1989 titola Lovesong mentre all’interno ci si riferisce alla canzone con il titolo staccato. Questo adottare entrambe le versioni avviene anche sul Greatest Hits del 2001.

Nell’edizione remastered di Disintegration – pubblicata nel 2010 – il retro dell’album la chiama unicamente Lovesong.

Cover celebri: dai 311 ad Adele

La canzone è stata utilizzata in numerosi film, sia nella sua versione originale che riarrangiata. Una cover della band americana 311 compare nella colonna sonora di Cinquanta Volte il Primo Bacio, film del 2004 con Adam Sandler. È stato lo stesso attore a volere la versione dei 311 nell’OST, dopo aver assistito ad un concerto della band dal vivo negli Stati Uniti. Dopo l’uscita del film la cover ha raggiunto la 59esima posizione in classifica USA.

Oltre ai 311 il brano è stato coverizzato dal vivo da molti artisti come Tori Amos, A Perfect Circle, Death Cab for Cuties e Good Charlotte. Una versione particolarmente riuscita è però quella di Adele, che ha deciso di incidere Lovesong in versione acustica per il suo album 21, pubblicato nel 2011. La versione di Adele è, dal punto di vista emotivo, assolutamente straordinario, nonostante la stessa cantante abbia dichiarato di aver avuto problemi vocali durante l’incisione. “La mia voce era totalmente scomparsa, ragion per cui ero un po’ paranoica nella registrazione, ma in realtà alla fine si è adattata bene alla canzone, davvero bene” ha dichiarato al The Sun nel 2011. Durante la medesima intervista Adele ha anche spiegato il perchè della cover: “Il mio primissimo concerto è stato un live dei The Cure a Finsbury Park. Mi ci portò mia madre, è la loro più grande fan”.

Gossip time: com’è finita tra Robert Smith e Mary Pool?

Una domanda però resta: com’è finito il matrimonio tra Robert Smith e Mary Pool? Beh vi basti sapere che non è finito affatto. La coppia, dopo la dedica di Lovesong, si è sposata nel 1989 e come testimone di nozze è stato scelto Simon Galup, storico bassista della band. Smith si è presentato alla cerimonia in scarpe da ginnastica e i due sono ancora oggi una coppia. La loro vita privata però, contrariamente a quanto accade per altre stelle della musica, è molto riservata e i due non amano utilizzare i social.

Una canzone eterna per un amore eterno.

However far away, I will always love you.
However long I stay, I will always love you
Whatever words I say, I will always love you

The Cure – Lovesong
disintegration
  • Disintegration:
  • Cure
  • Remastered

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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Commenti

  1. Una precisazione: Tolhurst non suonava più la batteria da almeno 6-7 anni sostituito ufficialmente nell’85 dal batterista dell’epoca che era appunto Boris Williams.

    1. Ciao Simone, grazie per il tuo commento e per la precisazione!
      Tolhurst restò comunque come membro ufficiale fino al 1989, sebbene, come giustamente fai notare tu, non era più ritenuto affidabile alle batterie, e venne sostituito già dagli album precedenti.

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