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Doctor Who: Perché guardarla?

Non fatevi spaventare dal numero di episodi e salite a bordo del TARDIS

Se avete un po’ di familiarità con la serialità, soprattutto quella britannica, o in generale con il mondo Nerd, non potete non aver sentito parlare di Doctor Who. Si tratta di una delle più celebri serie inglesi di tutti i tempi, nonché lo show di fantascienza più longevo e di maggior successo di sempre, oltre a essere il detentore di tanti altri record.  Ma esattamente qual è la chiave che lo ha reso così popolare? E vale la pena di imbarcarsi in questa lunga avventura tra lo spazio e il tempo? Se conoscete la nostra rubrica Perché guardarla? sapete già la risposta a quest’ultima domanda. Per la prima invece, serve qualche parola in più…

Di cosa parla esattamente Doctor Who?

doctor who perchè guardarlaAl centro di questo show troviamo il Dottore. Nonostante l’aspetto umanoide, si tratta di un alieno, per essere precisi di un Signore del Tempo. Questa razza ha diverse caratteristiche particolari, da una resistenza e forza maggiori dei terrestri alla capacità di rigenerarsi alla morte, cambiando completamente il proprio aspetto. Soprattutto però, come si può intuire dal nome, ha scoperto i segreti del viaggio spazio-temporale.

Il Dottore da giovane ha rubato proprio un TARDIS, cioè una delle navi che permettono di spostarsi tra le epoche e nell’universo. Da allora viaggia continuamente a bordo di essa nonostante il guasto agli strumenti di mimetizzazione che la rendono simile all’esterno a un cabina telefonica della polizia inglese. Nelle sue peregrinazioni si trova spesso a dover difendere i luoghi che raggiunge (o a volte anche l’intero universo) da minacce di vario tipo, fra cui alcuni nemici ricorrenti fra cui spiccano il Maestro, i Cybermen e i Dalek, sue storiche nemesi. Al suo fianco ci sono spesso dei compagni di avventure (in gergo, i companion) tipicamente terrestri che con lui vanno alla scoperta dei segreti dell’universo.

Doctor Who è uno show lunghissimo, con oltre 200 episodi solo dal 2005 (anno del suo rilancio e ottimo entry point per i nuovi fan), ma in estrema sintesi è questo. E qualcuno a questo punto potrebbe chiedersi: “Beh, ma è tutto qui? Un alieno con degli amici terrestri che vola nello spazio e nel tempo?“. Beh sì e no. Perché quei viaggi costruiscono una storia ancora più grande e affascinante.

La serie infatti crea intorno a sé un universo narrativo estremamente esteso. Nel corso degli anni la mitologia dello show si è allargata sempre di più, introducendo sempre nuove figure, cambiando e rinnovandosi, ma restando al contempo fedele a ciò che l’ha resa celebre. Un mondo affascinante in cui perdersi per ore. Ma c’è anche qualcosa di più.

Doctor Who: è più grande all’interno

Come dicevamo, Doctor Who è una serie lunghissima, iniziata addirittura nel 1963 e proseguita per ben 26 stagioni. A quel punto ci fu un periodo di sospensione e lo show tornò effettivamente solo nel 2005 con un rilancio che continua ancora oggi. La serie classica, per quanto ancora affascinante, potrebbe essere un po’ impegnativa per i nuovi fan, senza contare che purtroppo alcuni episodi sono andati perduti negli anni. Per questo motivo il consiglio è sempre quello di partire dalla versione moderna e poi, quando ormai si è inesorabilmente innamorati di questo mondo, tornare indietro a recuperare le avventure del passato.

Tuttavia, anche il Doctor Who del Duemila all’inizio potrebbe far storcere il naso. Qualcuno per esempio potrebbe non apprezzare la forte verticalità (in realtà solo apparente) dei primi episodi autoconclusivi. Molti di più sicuramente si troveranno disorientati dalla qualità altalenante della messa in scena. Anche i fan del Dottore più accaniti ricordano con un certo imbarazzo gli effetti speciali di alcune scene della prima stagione… La TV inglese non ha accesso agli stessi budget di quella americana dopotutto e all’epoca la serie era ancora una scommessa.

Con il tempo per fortuna la situazione migliorerà decisamente, ma forse non sarebbe stato neanche necessario. Questo perché la qualità vera delle avventure del Dottore va ben oltre il semplice aspetto superficiale. Lo show, sia nella sua versione classica che in quella moderna, ospita alcuni dei talenti migliori non solo del panorama inglese, ma dell’intera industria dell’intrattenimento.

L’elenco di interpreti celebri che hanno fatto un cameo in questa serie è lunghissimo: Timothy Dalton, John Hurt, Imelda Staunton, John Cleese, Bill Nighy, Simon Pegg, Nick Frost e addirittura Ian McKellen (anche se solo come doppiatore) solo per citarne alcuni. Altrettanti sono gli attori e le personalità che anche grazie a Doctor Who sono diventate delle star. Lo show è stato davvero una fucina di talenti sotto questo aspetto, contribuendo al successo di personalità come gli ex-Dottori Matt Smith e David Tennant, la ex-companion Karen Gillan ma anche interpreti di personaggi secondari come Carey Mulligan.

Ma non si tratta solo di chi è davanti alla telecamera…

Dove poi lo show ha mostrato livelli eccezionali di qualità, ancora più che nelle performance del cast, è nell’aspetto della scrittura. Doctor Who è uno dei prodotti televisivi più curati da questo punto di vista. Che si tratti di lunghi archi narrativi che si sviluppano su tutta la stagione (o anche diverse) o singoli episodi autoconclusivi, le sceneggiature di questa serie sono in media di ottimo livello. Non solo, ma ci sono alcuni casi in cui si raggiungono picchi ancora più elevati. Momenti di televisione che resteranno per sempre impressi nel cuore dei fan.

Dopotutto, anche qui, la serie può vantare un numero impressionante di grandi personalità che ci hanno lavorato. Anche qui non possiamo elencarli tutti, ma personaggi come Douglas Adams, autore di Guida galattica per autostoppisti, Richard Curtis, sceneggiatore di Love Actually e Notting Hill, e Neil Gaiman, scrittore di American Gods, hanno tutti lavorato sulle avventure televisive del Dottore. Ed è proprio grazie a questa serie che Steven Moffat e Mark Gatiss, due delle firme più celebri della televisione britannica si sono conosciute per dare poi vita a Sherlock, all’epoca in cui lo showrunner di Doctor Who era un’altra grande penna come Russell T Davies.

Insomma, nello show come nel nostro mondo il Signore del Tempo ha incrociato le strade di figure fondamentali della cultura moderna, contribuendo in maniera non indifferente a formarla. Tutto questo sarebbe già sufficiente a spiegare perché è davvero uno show imperdibile. Ma c’è anche qualcosa di più.

Never cruel or cowardly. Never give up, never give in.

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Il segreto di questa serie, che le ha permesso di continuare così a lungo, è probabilmente da ricercare nella sua figura centrale. Il Dottore, al di là della mitologia che lo circonda, del suo lato più fantascientifico, è il personaggio più affascinante di sempre. O quantomeno, uno di quelli che occupa le prime posizioni della classifica.

È un eroe profondamente positivo, guidato dal desiderio di agire sempre per il bene. Una determinazione incrollabile, che lo porta a lottare con tutte le proprie forze, sempre e comunque, senza arrendersi, né scendere a compromessi, anche quando la situazione sembra disperata.

Non bisogna pensare però che gli vada sempre bene. Ci sono occasioni in cui neanche il Signore del Tempo può fare nulla. Momenti che nella sua lunghissima esistenza il Dottore ha vissuto più volte, lasciando cicatrici eterne e profonde.

Nonostante questo però non ha mai perso il proprio ottimismo, la propria capacità di sperare e soprattutto di meravigliarsi. Le sofferenze vissute nella storia, gli amici perduti, i sacrifici e a volte gli errori compiuti, non hanno tolto al Dottore il suo spirito di avventura, il suo desiderio di conoscere, mostrare a tutti e aiutare l’universo intero.

Il Dottore è la versione moderna, aggiornata e spesso anche problematizzata dell’eroe delle fiabe, del Cavaliere Bianco che lotta senza paura. È l’esempio perfetto, la figura che tutti, adulti e piccini, sognano di essere o quantomeno di avere come migliore amico. E seguendo le sue avventure televisive ci si sente un po’ così, come se effettivamente fossimo dei companion anche noi, al suo fianco nei viaggi con il TARDIS in tutto lo spazio-tempo.

Ma (come ormai probabilmente avete intuito) c’è anche qualcosa di più.

Correte a guardare Doctor Who

doctor who perchè guardarla

Con oltre di cinquant’anni di storia, ci sarebbe ancora tantissimo da dire su Doctor Who. Potremmo parlare della bellezza del rapporto con i companion, eccezionale in tutte le sue differenti sfumature. Potremmo discutere sulla sua natura didattica o sull’impegno che ha dimostrato nel tempo nell’ambito dell’inclusività o delle complesse trame fantascientifiche che derivano dai viaggi nel tempo, magari approfondendo la funzione narrativa del meccanismo della rigenerazione. Senza contare che poi non abbiamo neanche sfiorato spin-off come Torchwood e The Sarah Jane Adventures, per non parlare dell’enorme galassia di fumetti, racconti audio, romanzi e molto altro ancora che ha generato.

Però in fondo è giusto lasciare anche a voi il piacere della scoperta. Spingervi a bordo del TARDIS, a fare la conoscenza di quel personaggio così bizzarro e al contempo affascinante che vi porterà alla scoperta di alcuni dei mondi (e delle storie) più incredibili di tutti i tempi. Sarà un’avventura bellissima, che vi farà ridere, emozionare, piangere e che porterete sempre con voi.

Allons-y!

Doctor Who: The Complete First Series (3 Blu-Ray) [Edizione:...
  • Polish Release, cover may contain Polish text/markings. The disk DOES NOT have Italian audio and subtitles.
  • Christopher Eccleston, Billie Piper (Attori)
  • Keith Boak (Direttore) - Russell T Davies (Scrittore) - Russell T DaviesProdotto

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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