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Facebook vuole leggerti nel pensiero

Durante una recente intervista ad Mark ZuckerbergCEO di Facebook, quest’ultimo ha dichiarato che in futuro Facebook potrebbe interfacciarsi con i suoi utenti non solo attraverso computer e smartphone, ma anche direttamente con il pensiero. Ovviamente si tratta di un concetto futuristico, ma sembra che Facebook stia già facendo delle ricerche in questa direzione da anni, e potrebbero prima o poi concretizzarsi in un vero prodotto.

Il berretto di Facebook per leggere il pensiero

Durante l’intervista, tenutasi presso l’Università di Harvard da parte del professore di legge Jonathan Zittrain, Zuckerberg ha parlato di come il suo social network potrà un giorno permettere agli utenti di navigare nei menudigitare del testo solamente usando il pensiero. Ai dubbi espressi dall’intervistatore riguardante gli aspetti etici di una tecnologia di questo tipo, il CEO di Facebook ha detto che “presumibilmente, sarebbe un prodotto che qualcuno potrebbe scegliere di usare“.

Tutto nasce dal fatto che, nonostante gli oggetti siano sempre più smart ed interconnessi, il nostro cervello sia limitato a livello di output dalla nostra biologia. La soluzione a questo ‘problema’ sarebbe un dispositivo, descritto da Zuckerberg come simile ad una “cuffia da doccia“, in grado di leggere i segnali del nostro cervello e convertirli in dati digitali utilizzabili.

Sono anni che Facebook testa delle tecnologie di interfaccia cervello-computer. Alla conferenza annuale per sviluppatori F8 del 2017, la compagnia aveva mostrato un prototipo di “mouse cerebrale“, ovvero un puntatore controllabile col pensiero. Una tecnologia del genere potrebbe avere ricadute positive sia in campo medico, per ridare controllo a pazienti con problemi motori, sia in campo ludico, per una interazione più avanzata nel VR e nell’AR.

A parte la difficoltà nello sviluppare questa tecnologia, probabilmente l’ostacolo più grosso è la mancanza di fiducia di molte persone nei confronti del social network. Per quanto probabilmente si tratterà di un dispositivo in grado di capire solo comandi semplici tipo “Sposta il puntatore a destra“, ma non veramente in grado di leggere il pensiero, non sarà facile convincere i consumatori che non si tratti di un dispositivo invasivo a livello di privacy. Vedremo se questo progetto si concretizzerà e, in caso, se saprà convincere gli utenti.

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Source
Futurism

Giovanni Natalini

Ingegnere Elettronico prestato a tempo indeterminato alla comunicazione. Mi entusiasmo facilmente e mi interessa un po' di tutto: scienza, tecnologia, ma anche fumetti, podcast, meme, Youtube e videogiochi.

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