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Gears Tactics recensione: la strategia nel mondo di Gears of War

Abbiamo giocato a Gears Tactics, lo spin-off strategico di Gears of War, ecco la nostra recensione!

Gears Tactics recensione 

Gears Tactics recensioneGears Tactics è il videogioco strategico di Splash Damage in collaborazione con The Coalition, ambientato nel mondo di Gears of War, lo sparatutto di successo esclusiva di Xbox.

In questo capitolo, che funge da prequel della serie ufficiale, abbiamo a che fare con uno stile di gioco molto diverso da quello visto nella saga ma altrettanto stimolante. Siamo infatti in presenza infatti di uno strategico a turni in cui abbiamo la possibilità di controllare le truppe dei Gears, la fanteria scelta della Coalizione dei Governi Organizzati, e sconfiggere, su una serie di mappe strategiche, orde di Locuste, la razza emersa dalle profondità di Sera e intenzionata ad annientare l’umanità.

Gears Tactics recensione: prima di Gears of War

La storia di Gears Tactics si colloca 15 anni prima degli eventi del primo capitolo di Gears of War (uscito nel 2006). Il protagonista di questa storia è Gabe Diaz, un Gear della coalizione auto-retrocesso al reparto meccanico per una misteriosa ragione riguardante il suo passato in fanteria. La sua carriera, tutto sommato tranquilla, viene stravolta dall’arrivo del soldato Sid Redburn che lo accompagnerà e lo convincerà ad accettare una missione affidatagli dal capo della Coalizione.

L’obbiettivo dei due soldati è quello di eliminare Ukkon, un membro delle locuste di intelligenza superiore che ha dato origine a nuove tipologie di nemici sempre più pericolose. Ukkon sarà l’obiettivo principale della squadra di Gears che dovrà affrontare tantissime sfide per sventare i suoi piani malvagi, eliminare i “vermi” da lui creati e liberare il mondo dalla sua minaccia.

Durante la missione, i due protagonisti faranno la conoscenza di nuove truppe da reclutare e far entrare nel team per avere una maggiore potenza di fuoco e un numero sempre maggiore di alleati per prepararsi alla sfida finale.

Lo sparatutto si fa strategico

Gears Tactics si sviluppa su una mappa isometrica dall’alto, grazie alla quale avremo il pieno controllo della mappa  stessa e dei nostri personaggi. L’elemento strategico è il punto centrale di questo spin-off e ne caratterizza la giocabilità in tutto e per tutto.

L’interfaccia è completa e chiara e ci permette di gestire facilmente i soldati. Inizialmente avremo a disposizione solo i due protagonisti ma, missione dopo missione, i nostri alleati aumenteranno, sebbene il numero massimo di personaggi da utilizzare per ogni missione rimanga fermo a quattro.
La nostra fanteria potrà muoversi liberamente sulla mappa, solitamente molto circoscritta, in cui dovremo completare determinate missioni. Ognuna di esse prevede molteplici obiettivi che vanno dal salvataggio di truppe tenute in ostaggio al raggiungimento di un punto opposto a quello in cui ci troviamo fino ad arrivare alla difesa di aree strategiche.

Ogni soldato ha a disposizione un’arma primaria, una secondaria e un set di granate. L’equipaggiamento primario varia a seconda della classe d’appartenenza. Come in un gioco di ruolo, infatti, sono presenti diverse categorie come Supporto, Scout, Cecchino, Mitragliere o Avanguardia. Ad ognuna di essere corrisponde anche un set di abilità e attacchi specifici che possono cambiare a seconda del modo in cui decideremo di sviluppare il personaggio.

In genere, ogni Gear ha a disposizione 3 punti azione (PA) per turno. Svolgere qualsiasi azione come camminare, attaccare o ricaricare l’arma, consuma PA. Sarà dunque necessario pensare attentamente ad ogni mossa e calcolare il numero di punti necessari per raggiungere i propri intenti in quel preciso turno o vi ritroverete faccia a faccia con un nemico senza la possibilità di attaccarlo. Una volta che tutti i personaggi hanno terminato i punti azione o se decidete di passare il turno, toccherà alla squadra di locuste avversarie che sfrutterà le abilità delle proprie truppe per tentare di eliminarvi.

La base mobile

Alla fine di ogni missione avremo accesso alla nostra base mobile che funge da menù principale in cui gestire l’equipaggiamento, le armi e l’estetica delle truppe. Potremo infatti selezionare le armature e le modifiche alle armi che abbiamo ottenuto come ricompensa per le missioni o che abbiamo trovato sparse per la mappa. Ogni modifica riguarda una determinata tipologia di arma che ne aumenta la precisione, potenza di fuoco, danno critico e così via.

Qui potremo anche sviluppare le abilità dei Gears. Ad ogni missioni, infatti, i soldati che vi hanno partecipato guadagneranno esperienza (EXP) con cui poter aumentare di livello. Ad ogni livello vengono sbloccati due punti abilità che possono essere spesi per ottenere nuove mosse o skill di straordinaria efficacia. Ogni classe può essere sviluppata in quattro sotto-classi specifiche. Un Supporto, per esempio può diventare un Chirurgo, specializzato quindi nel curare i personaggi, oppure optare per diventare un Medico Combattente e avere a disposizione abilità di difesa-offesa bilanciate.

Questo pretesto aumenta enormemente la variabilità del gioco e delle meccaniche. Potreste, per esempio, avere due cecchini in squadra con due set di abilità completamente diversi per adattarsi a qualsiasi situazione e a qualsiasi minaccia si presenti.

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Gears vs Locuste

Gears Tactics recensione

I nemici, infatti, non mancano e rappresentano uno dei punti di forza del gioco. Man mano che si procede con il gioco, nuove tipologie di locuste sempre più potenti inizieranno ad ostacolare il vostro cammino. Ognuna di esse possiede un set di abilità che, seppur limitato rispetto a quelle dei Gears, metteranno a dura prova la vostra mente da stratega. Avremo infatti locuste in grado di esplodere al tocco, cecchini nemici che vi colpiranno al primo movimento, giganti armati di lanciagranate e persino generali in grado di potenziare le altre locuste. Tutto questo senza contare i Boss.

Le gigantesche e pericolose creazioni di Ukkon sono spettacolari. Ognuna di esse presenta caratteristiche peculiari e tante mosse e attacchi che dovrete ripetere la missione ancora e ancora. La meccaniche del combattimento a turni non rende le cose più semplici, anzi! Vi costringerà a pensare con attenzione qualsiasi mossa, anche la più banale aumentando sempre di più il fattore strategico del gioco.

Questo però non deve portarvi a pensare che siamo di fronte ad un gioco eccessivamente freddo e razionale. Il carisma dei personaggi, supportato da una trama più che interessante, rispecchia perfettamente l’intento della saga di Gears of War di regalarci una storia coinvolgente. Vedremo infatti svilupparsi le relazioni tra i vari protagonisti sia fuori dai livelli, con degli splendidi cinematic, sia durante le missioni. I nostri Gears interagiscono tra di loro anche durante le missioni reagendo alla situazione, ai nemici in avvicinamento e agli eventi che si alternano.

Una questione di tecnica

Gears Tactics recensione

Dal punto di vista grafico, il team di Splash Damage, supportato da The Coalition, ha svolto un lavoro a dir poco eccellente. La mappa di gioco presenta un numero esagerato di dettagli e rifiniture grafiche che mai ci saremmo aspettati da un titolo con una visuale isometrica. I giochi di luce e ombre, i riflessi e gli effetti speciali sono moltissimi e avrete bisogno di un sistema avanzato per godere appieno di tutte queste meraviglie. Ma non temete, un approfondito sistema di opzioni grafiche vi permetterà di selezionare quelle più adatte al vostro computer.

Ben realizzata anche la resa grafica delle sequenze cinematic che, solitamente, anticipano e chiudono le missioni principali che costruiscono la trama. Altrettanto ben curata è la colonna sonora che rispecchia appieno il clima della serie con quell’inconfondibile atmosfera militareggiante. Eccellente anche il doppiaggio, interamente in italiano che dona un’anima a tutti i personaggi, principali e secondari.

Gears Tactics recensione: comprarlo o no?

Si, tantissime volte si. Gears Tactics è il sogno di ogni amante dei videogiochi strategici e appassionati della serie di Gears of War. Un must-have realizzato benissimo in grado di fornire parecchie ore di divertimento con oltre 40 ore di campagna principale più una serie di missioni secondarie da svolgere.

L’assenza di una modalità multiplayer ci ha un po’ colto di sorpresa; sarebbe stato interessante lottare contro un avversario umano che possa, nel caso, avere il controllo delle truppe delle locuste. Ma questo non ha alterato la nostra esperienza di gioco a dir poco perfetta.

Gears Tactics
Gears Tactics
Developer: Splash Damage, The Coalition
Price: 13,59 €

Gears Tactics

Pro Pros Icon
  • Uno Strategico con la S maiuscola
  • Ottimo sistema di sviluppo del personaggio
  • Grande varietà di nemici e boss
  • Personaggi e ambientazioni ben realizzate
  • Grafica eccezionale
  • Nessun Bug riscontrato
  • Neanche l'ombra delle microtransazioni
Contro Cons Icon
  • Assenza del multiplayer

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Daniele Cicarelli

Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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