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Guida alla costruzione del tuo PC assemblato: I NAS

Che cosa sono e a cosa servono i NAS?

Ben tornati nella guida al vostro PC assemblato, oggi per completare ed ampliare l’argomento trattato precedentemente riguardo le memorie e gli hard disk esterni, andremo a scoprire insieme come salvare, accedere e ricondividere i file in una rete domestica accessibile anche dall’esterno. Insomma, parliamo di NAS.

Prima di immergerci in questo succulento nuovo argomento, vi ricordo di andare a rileggere tutti i precedenti articoli delle nostra guida, che vi permetteranno di scegliere le migliori componenti per il vostro custom PC.

Che cosa sono e a cosa servono i NAS?

Io per primo, quando ho comprato il mio primo NAS, lo ammetto, ci ho impiegato un sacco di tempo. Un po’ perché non capivo bene quali vantaggi desse rispetto ad un semplice disco USB, un po’ perché esistono un infinità di modelli e tipologie molto differenti tra di loro.

Come scelgo allora il NAS perfetto per me?
Se non avete voglia di raccogliere tutte le Gemme dell’Infinito o mettervi alla ricerca della lampada di Will Smith per chiederglielo, non vi rimane che continuare la lettura.

Will Smith – Aladdin

Facciamo chiarezza. A cosa serve un NAS?


Il NAS (Network Attached Storage) è un hardware esterno al nostro computer che contiene uno o più dischi di memoria per la loro condivisione in una rete privata, come quella di casa nostra, o di una piccola azienda, o pubblica accessibile quindi dall’esterno.

Tutto qui? Assolutamente no!
Per dare meglio l’idea del loro funzionamento, e giustificarne il prezzo spesso abbastanza elevato, dovremo vedere il NAS come un piccolo PC a sé stante. A dire il vero una volta i NAS erano dei veri e propri computer configurati per essere accessibili appunto sulla rete ma, data la loro natura fortemente specializzata, nel corso del tempo si sono trasformati sempre di più in degli involucri molto compatti per hard disk, con al loro interno scheda madre, processore e RAM per il funzionamento e la gestione dei file.

A dimostrazione di ciò infatti dentro i NAS oltre a questi componenti, troviamo un vero e proprio sistema operativo completo di interfaccia utente. Basato su Linux, quest’ultimo permetterà il dialogo sia con sistemi Windows, tramite protocolli FTP, NFS e Samba sia con MacOS mediante AFP.
Questa quindi la prima grande differenza da un hard disk classico: il NAS si collega con un cavo LAN al router, e non con un cavo USB al PC.

Facciamo la conta. Quanti dischi mi servono?

Esatto, il numero di alloggiamenti per gli hard disk, dette bay, rappresenta la prima variabile per la scelta di un NAS: maggiore è il numero e più grandi saranno le possibilità di archiviazione che avremo.

Per memorizzare dati e accedervi una sola bay in realtà sarà più che sufficiente, ma se vogliamo ampliare la capacità o aggiungere funzioni basilari come la rindondanza dei dati per il backup interno dovremo scegliere modelli da più dischi.

E gli SSD? No, non li ho dimenticati, semplicemente queste memorie sono meno adatte rispetto ai drive classici meccanici e, nonostante una maggior velocità, ancora oggi gli HDD sono preferiti per la maggior facilità nel recuperare i dati in caso di rottura.

Purtroppo i dischi possono rompersi…

Ecco perché la funzione più importante di un NAS è la possibilità di fare dei backup sia online, verso uno dei tanti servizi di cloud come Google Drive, Dropbox o OneDrive, sia verso altre memorie esterne collegate ad una delle porte USB.

Ancora però non abbiamo parlato di un concetto basilare per il funzionamento dei NAS, cioè la rindondanza dei dati, ovvero come questi vengono scritti e copiati su i vari dischi.
Per gestire questo aspetto si usa una tecnologia chiamata RAID (Redundant Array of Independent Disks) e ne esistono di vari tipologie, vediamo le principali.

RAID 0
In questo caso i dischi vengono convertiti in un unico volume dove la dimensione finale è uguale alla somma dei due dischi. I dati vengono scritti e letti parallelamente con un incremento delle della normale velocità del disco, ma lo svantaggio di perdere tutti i dati se uno dei due dischi ad esempio, ha un guasto.

RAID 1
A differenza del RAID 0 in questo caso i due hard disk sono uno lo specchio dell’altro e i dati vengono scritti in maniera concatenata. La dimensione finale sarà uguale alla dimensione di uno solo dei due dischi (il minore in caso non siano identici), ma sacrificando metà dello spazio avremo il grande vantaggio di avere tutti i nostri dati a disposizione su uno dei due dischi se si rompe l’altro.

RAID 5
Si può utilizzare in NAS con almeno 3 bay e anche in questo caso i file vengono scritti in maniera uniforme su tutte le memorie che, in caso di rottura di una di queste, possono continuare a funzionare con un calo di prestazioni. I dati mancanti di un disco rotto saranno infatti ricostruite con le “informazioni di parità” salvate su gli altri dischi.
Il conteggio dello spazio totale è il numero dei dischi -1 moltiplicato per la dimensione del disco più piccolo. Con 3 dischi da 1TB ad esempio il totale sarà di 2TB = (3 dischi -1)*1TB.

RAID 6
Simile al RAID 5 ma con un numero minimo di 4 memorie parallele, dove i dati sono sempre disponibili anche con due dischi danneggiati.

Altre tipologie sono in fine il JBOD (Just a Bunch Of Disks), che è molto simile al RAID 0 con la differenza che i dati vengono scritti separatamente, riuscendo così a recuperare almeno i dati di un disco se l’altro si rompe, e sistemi proprietari come l’SHR (Synology Hybrid Raid), che unisce alcuni dei vantaggi descritti in precedenza.

Tipologie di configurazioni RAID

Il primo avvio. Cosa vedremmo accendo il NAS per la prima volta?

Come detto i NAS non sono dei semplici dischi di rete, ma devono essere intesi come un vero e proprio piccolo server casalingo con tanto di sistema operativo e app che ampliano enormemente le potenzialità dei dischi.

Queste funzioni aggiuntive oltre alle sopracitate possibilità di backup in cloud, riguardano ad esempio gestori di fotografie che danno la possibilità di backuppare foto da e verso i nostri telefoni e tablet con dei software che creano anche degli album fotografici per la loro raccolta. Idem per i video!

Potremo creare il nostro Netflix personale con applicazioni native dei principali produttori o con, ad esempio, l’applicazione Plex, che crea un bellissimo catalogo multimediale di tutti i nostri film e serie TV completi di copertine e informazioni aggiuntive sincronizzate in automatico. Inoltre potremo accedere a queste foto e a questi video (come a tutti gli altri file presenti nel NAS) dovunque voi siate, vi basterà che il NAS sia acceso e connesso a internet!

Esistono poi applicazioni per la gestione e il download automatico di file Torrent, applicazione per la videosorveglianza e il controllo della domotica di casa, condivisione di file in modalità FTP e addirittura la possibilità di trasformare il NAS in un piccolo web server!
Insomma le possibilità sono moltissime, ma andiamo subito a vedere alcuni modelli divisi per fascia di prezzo!

NAS entro i 100€

Se le vostre finanze sono ristrette ma non volete rinunciare ad un piccolo NAS per la casa, i primi due modelli da prendere in considerazione sono il WD My Cloud Home e il Synology DiskStation DS119j. Il primo non è esattamente un NAS nel senso più ampio del termine, è più un disco di rete con capacità smart che si fa apprezzare per il prezzo molto contenuto e a un’interfaccia grafica molto semplice e intuitiva. Inoltre è vero che superiamo abbondantemente la cifra indicata, ma al suo interno troviamo già un disco da 4TB che non è assolutamente male considerando che WD è uno dei migliori brand in assoluto nel panorama dei dischi meccanici.
Se invece volete qualcosina di più e iniziare ad usare tutte quelle app e funzioni avanzate che ho descritto prima, la vostra scelta non può prescindere da una della marche più famose e competenti del mercato quale è Synology. Anche se come in tutti i NAS i dischi non sono mai inclusi, comprando il DS119j avremo comunque accesso al DSM (DiskStation Manager), cioè il vero e proprio sistema operativo completo di app e store proprietario di cui vi parlavo prima.

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NAS entro i 300€

Se siente più ambiziosi e volete creare un raid con due dischi e sognate, come il sottoscritto, un’enorme videoteca ben organizzata, i due modelli di riferimento sono il Synology DS218 Play e il Qnap TS-251A, due modelli dall’anima fortemente multimediale mossi dal già sopracitato DSM e dal suo corrispettivo sistema Qnap QTS. Avremo in entrambi i casi un hardware più potente per accedere e gestire le app molto velocemente, la possibilità di fare streaming di video 4K mediante protocollo DNLA verso le nostre smart TV, PC, tablet e smartphone e col Qnap anche un pratico telecomando per la loro gestione.
In entrambi i casi dato il design curato non sfigureranno accanto al TV!

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NAS oltre i 300€

Come detto in precedenza i NAS possono avere anche prezzi un po spiazzanti se saliamo molto di prestazioni e di numero di bay su verso la fascia business.
Se però state cercando un prodotto adatto sia all’utenza privata ma in grado di supportare in pieno tutti i flussi di una piccola azienda con accessi multiutente e gestione avanzata dei dischi, voglio mostrarvi due prodotti molto interessanti: TerraMaster F5-420 e QNAP TVS-951X. Oltre a tutte le funzioni descritte in precedenza avremo un hardware molto più performante un numero più alto di bay e di spazio supportato e una gestione più solida e scalabile delle utenze.

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Hard Disk per NAS

Non lo avevo ancora specificato, ma quando si compra un NAS i dischi da comprare a parte sarebbe meglio comprarli sempre uguali tra di loro, ma esistono modelli specifici ottimizzati per i NAS che riducano al limite il rischio di malfunzionamenti e guasti dato che saranno sempre in funzione?
La risposta è si, e qua di seguito trovate i modelli di riferimento dei due principali player del mercato, WD con la linea RED e Seagate con la sua Iron Wolf.

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Ok, ora la nostra postazione è finalmente completa!
Anche per oggi è tutto, ci vediamo sempre qua su TechPrincess con il prossimo articolo.

Mata ne!

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Davide Coco

Davide Coco AKA Japan Tomato, designer e video maker di giorno, otaku e gamer di notte. Appassionato di tutto ciò che riguarda tecnologia e Giappone, colleziono fumetti, disegno a mano libera e assemblo PC, di quelli belli tamarri RGB ovviamente! Amo condividere con gli altri ciò che so fare, per questo mi trovi sul web… e qui dagli amici di Tech Princess. Mata ne!

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