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La bufala della settimana: la terza dose e l’Aids

La fake news è stata attribuita a Luc Montagnier

I no vax più inclini alla disinformazione, quanto meno, sanno stare al passo con i tempi.

Dopo che per settimane vi abbiamo aggiornato sulle più clamorose fake news che avevano per oggetto prima il Coronavirus e poi la campagna vaccinale, ora dobbiamo compiere una piccola deviazione.

Nel senso che anche i più convinti detrattori del vaccino, inclini semmai alla diffusione di bufale, si sono accorti del cambio di marcia. Del fatto, cioè, che tra decreti e prese di coscienza individuali, la percentuale della popolazione vaccinata è in costante crescita. E ora la partita si sta giocando sulla somministrazione della terza dose.

La cui importanza per prevenire la malattia e il contagio è tale da aver mosso il governo a una decisione: almeno per ora, la durata del green pass di chi ha completato il ciclo vaccinale sarà illimitata.

Ma se questo è il perimetro di gioco, questo sarà anche il nuovo terreno su cui i no vax cercheranno di far allignare la loro disinformazione.

E infatti eccoli, puntualissimi, a instillare un inquietante dubbio sulla presunta nocività della terza dose di vaccino.

La terza dose di vaccino provoca l’Aids

Come vi abbiamo detto in diversi degli ultimi articoli, l’eleganza dei no vax – semmai c’è stata – si è un po’ persa per strada.

E così, la notizia che in questi giorni ha fatto il giro dei social è quella secondo cui la terza dose del vaccino anti Covid provocherebbe l’Aids.

Ma come è nata, e in che modo si è diffusa, questa sonora sciocchezza, che mette in un’inquietante relazione la causa dell’attuale pandemia con la sindrome da immunodeficienza acquisita?

Luc Montagnier
Luc Montagnier

Alle origini della bufala

La fake news sulla terza dose che provoca l’Aids è circolata soprattutto su Twitter.

Dove si è propagata tramite cinguettii che riportavano più o meno il seguente testo: “A tutti i #trivaccinati #terzadose: andate a farvi il #test per L’#Aids! il risultato potrebbe sorprendervi! Dopo di chè fate causa al vostro #governo” #LucMontagner #premioNobel.”

Il Covid, l’Aids e Luc Montagnier

Il testo citato contiene due riferimenti interessanti, che ci aiutano a comprendere il meccanismo che ha condotto alla nascita della bufala.

Nel testo riportato vengono citati l’Aids e Luc Montagnier (con immancabili errori ortografici: il “che” accentato e il cognome del medico a cui manca la lettera “i”). Che sono i due puntelli di questa ennesima falsa informazione sui vaccini anti Covid. Vediamo perché, partendo dall’Aids.

Nei giorni scorsi è stata data la notizia di una nuova e aggressiva variante dell’HIV. E figurarsi se i no vax potevano perdere l’occasione di metterla in relazione con la vaccinazione anti Covid. E se il collegamento è del tutto arbitrario, poco importa: la loro idea è che, come sempre, gli aspetti emotivi prevalgano su quelli razionali.

C’è poi l’ambigua figura di Luc Montagnier. Qui, certamente, chiamato in causa suo malgrado. Tuttavia occorre ricordare come il premio Nobel per la medicina da qualche tempo sia visto con sospetto dalla comunità scientifica. Prima per una serie di affermazioni in odore di pseudoscienza (alcune, peraltro, proprio sull’Aids). E più recentemente per diverse sue dichiarazioni pericolosamente vicine ai no vax.

Peraltro, è stato proprio Montagnier – già nel 2020 – a dichiarare che il virus SARS-CoV-2 sarebbe stato creato in laboratorio durante studi sulla creazione di un vaccino contro il virus HIV.

Ecco spiegato il motivo per cui Luc Montagnier sia diventato il testimonial di questa nuova fake news.

Luc Montagnier e la bufala sulla terza dose che provoca l’Aids

Va tuttavia affermato con forza che Montagnier non ha assolutamente mai detto che la terza dose del vaccino anti Covid provochi l’Aids.

Nonostante ciò, non c’è solo chi inserisce il nome del Nobel tra gli hasthag. Ma anche chi, con un senso del pudore ancor più allentato, fa girare sui social post col testo che vi abbiamo proposto chiuso tra le virgolette. E con l’aggiunta in calce della firma di Montagnier.

Ma anche il meritorio sito bufale.net specifica: “Abbiamo effettuato tutte le ricerche del caso, e pur volendo mantenere aperta la porta (viste alcune teorie a dir poco strampalate portate avanti dal francese sui vaccini) non troviamo da nessuna parte questa uscita. In sostanza, non ci risulta che Luc Montagnier abbia diffuso una dichiarazione del genere”.

Una bufala già sentita

La clamorosa bufala, pur se in termini un po’ differenti, era già apparsa altrove.

Lo scorso 21 ottobre il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, aveva affermato che un report britannico avrebbe evidenziato una correlazione tra svariate persone vaccinate contro il Covid-19 e una successiva positività all’Aids.

Ricordiamo che la sparata era costata al presidente brasiliano l’apertura di un’indagine da parte della Corte Suprema del suo Paese.

La pesantissima accusa, “crimini contro l’umanità”, riguardava sì anche queste parole inaccettabili, ma più complessivamente la scellerata gestione della pandemia.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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