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Hamilton: Broadway è arrivato su Disney+. Ed è magico.

Il musical più apprezzato dell'ultimo decennio ora è in mezzo a Jedi e Avengers, e non teme la concorrenza

Immaginate per un attimo di essere dei dirigenti Disney. Uscite dal deposito di Paperone asciugandovi qualche miliardo di monete d’oro di dosso, percorrete il corridoio con le locandine dei film degli Avengers, di passaggio approvate un altro cartone animato Pixar mentre vi sedete al vostro trono in stile Imperatore Palpatine. Sulla vostra scrivania c’è una proposta per un musical hip-hop che parla della storia del primo Segretario del Tesoro americano. Costa 75 milioni di dollari. Cosa dite: volete portare Hamilton su Disney+?

Se non vi sembra l’affare migliore al mondo, forse può farvi cambiare idea il fatto che abbia guadagnato 650 milioni di dollari solo a Broadway e che dopo cinque anni servano ancora settimane d’attesa per trovare un biglietto. Oppure che abbia vinto 11 Tony Awards ed un Premio Pulitzer. O che chiunque l’abbia visto ne parli estasiato, da Beyoncé a Obama.

Indipendentemente dal nostro esperimento mentale, Disney ha deciso di comprarlo. E dopo due ore e mezza di risate e pianti (di quelli brutti che non vorresti far vedere a nessuno), dopo aver visto Hamilton e Jefferson discutere di ristrutturazione del debito in un rap battle, dopo aver ammirato Washington, Madison e Re Giorgio III in numeri coreografati alla perfezione, possiamo dire che ha fatto la scelta giusta. 

hamilton disney+ recensione

Hamilton è un musical che alcuni appassionati aspettavano di vedere da quasi cinque anni. Qualcuno ha prenotato il volo per New York solo dopo essersi assicurato uno degli ambitissimi biglietti. Eppure il padre fondatore rappa all’altezza delle aspettative. E chi non è particolarmente appassionato di musical può apprezzare l’opera come chi ha imparato tutte le canzoni su Youtube: si può ammirare Guernica anche senza essere mai entrati in un museo. L’unico requisito indispensabile è una buona conoscenza dell’inglese per seguire la trama ed apprezzare il libretto intelligente e toccante scritto da Lin-Manuel Miranda.

Hamilton porta Broadway su Disney+

Al centro della vicenda di Hamilton c’è un “bastardo, orfano, figlio di uno scozzese ed una prostituta”. Che combatte le Guerre d’Indipendenza come braccio destro di Washington, guidando i rivoluzionari (spoiler per la storia di fine ‘700) alla vittoria insieme a LaFayette. Perché “noi immigrati otteniamo risultati”. Racconta del suo amore per Eliza ma anche del suo tradimento, che gli costerà la possibilità di diventare presidente. Racconta di quante cose lo unissero ad Aaron Burr, sir. “Il ‘dannato genio’ che gli sparò”. E mostra che anche la Terra dei Liberi e la Casa dei Coraggiosi è stata costruita da uomini fallibili, con i propri egoismi e i propri limiti.

Hamilton è un musical storico ma terribilmente umano. Come Hugo scrivendo i Miserabili, Miranda non si dimentica di inserire amore e odi e gelosie quando racconta la storia. Perché le date delle battaglie svaniscono dalla memoria. Le storie umane dietro il freddo rigore storico invece rimangono vive, perché sono vita. E ci ispirano a vivere.

Hamilton - O.B.C.R.
  • SOUNDS TRUE RECORDS
  • Audio CD – Audiobook
  • 10/16/2015 (Publication Date) - Editore: Space1999

Non un secondo sprecato

Lin-Manuel Miranda, che ha scritto, musicato ed interpretato Hamilton aveva presentato il numero di apertura del musical prima ancora di aver finito di scriverlo. Mostrando la sua creatura alla Casa Bianca davanti agli Obama. Tanto per avere un feedback senza pressioni.

Ed il musical che potete guardare su Disney+ è altrettanto ambizioso, non spreca un secondo. In linea con la natura del suo protagonista, che segue da quando era un giovane rivoluzionario fino alla morte. Hamilton, il padre fondatore, “scriveva come se non avesse abbastanza tempo” ed il musical che lo racconta fa altrettanto.

Questo ritmo tiene incollato allo schermo anche chi è un profano del musical: le canzoni si seguono una dietro l’altra prendendo per lo stomaco, come se fossero un film d’azione dove gli effetti speciali sono le parole e le voci degli attori. E a chi come noi ha aspettato un’occasione per vedere questo spettacolo da quanto è uscito quattro anni fa regala un’esperienza nuova, seppur familiare. Perché lo spettacolo ha tutti gli elementi tipici di un musical ma riletti in una chiave moderna e brillante. Non solo per il mix di generi musicali, con l’hip hop sempre al centro eppur accompagnato da altri voci, come quella rock di George III e quella R&B delle sorelle Schuyler. Hamilton usa tutte le armi a disposizione di un musical per toccarci. Le coreografie minimali tracciano la scena insieme al perfetto uso delle luci, con “effetti speciali” che ci fanno dimenticare che non stiamo guardando un film. L’interazione con gli oggetti di scena è precisa ed intelligente. Non c’è un granello di polvere sul palco che sia fuori posto.

La perfezione nell’esecuzione però non toglie all’atmosfera da “teatro”. Nella registrazione di Hamilton su Disney+ c’è il consiglio di Re Giorgio III ad inizio film di spegnere cellulari e altri dispositivi elettrici. Ed anche se la regia della registrazione non disdegna dei primi piani nei momenti più emozionanti, ci siamo sentiti parte del pubblico in sala. Non è comunque la vera esperienza di un’esibizione dal vivo. Però siamo stati lieti nessuno potesse sentirci singhiozzare nei momenti più toccanti.

Inchino lin-manuel mirandaIl mito americano, finalmente per tutti

“Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali”. La dichiarazione d’indipendenza americana è il mito fondante del Paese. Ed è stato schiacciato alla gola insieme a George Floyd. Non ci sarebbe momento peggiore per una biografia hip-hop di un padre fondatore. O almeno di una storia raccontata in modo diverso.

Innanzitutto perché Hamilton è scritto ed interpretato da Lin-Manuel Miranda, orgoglioso delle sue origini portoricane, accompagnato da un cast diversissimo etnicamente. Vedere un George Washington nero racconta che il sogno americano è di tutti (anche di noialtri da questa parte dell’oceano).

E poi perché Hamilton non si dimentica di parlare del fatto che Jefferson fosse uno schiavista, che “paga i debiti perché non paga il lavoro”. Non mette lo schiavismo al centro ma ricorda come gli Stati Uniti siano nati con una disparità razzista. E non si dimentica nemmeno che le donne non hanno potuto votare l’elezione di Washington. Le sorelle Schuyler cantano “tutti gli uomini sono creati eguali, e quando vedremo Jefferson gli faremo aggiungere le donne nel sequel”.

Perché Disney+ vuole Hamilton?

Come può un musical hip-hop che racconta la storia del primo Segretario del Tesoro americano sbarcare in mezzo ad Avengers e Jedi su Disney+? Il fatto che, in termini di incassi, Hamilton sia l’equivalente dei migliori film Disney non è una risposta sufficiente. Sarebbe come se la Juventus comprasse LeBron James: è un campione di uno sport diverso.

Il pubblico per Hamilton non è necessariamente quello intenzionato a pagare l’abbonamento a Disney+. Anzi, si vocifera che Disney abbia rimosso prova gratuita solo una settimana prima del lancio del musical per evitare che qualcuno si iscrivesse solo per guardare Hamilton. Allora perché aggiungere Hamilton nel catalogo Disney+? L’abbonamento costa meno di un biglietto a teatro, però sembra difficile che Disney+ possa recuperare l’investimento solo in questo modo.

Il servizio streaming di Topolino è pensato per i bambini. Ma non può dimenticarsi di genitori e adulti, perché sono quelli che pagano l’abbonamento. Tutti i prodotti Star Wars e Marvel sono anche per chi ha finito da un pezzo l’infanzia e bisognerebbe mettersi monocolo e cilindro da snob per dire che non ci sono prodotti di qualità sul catalogo Disney+. Ma Hamilton non è solo un acquisto di qualità: è un’acquisto di prestigio.

Se Netflix sta andando a casa dei migliori registi per gettar loro addosso un TIR di denaro, Disney ha provato una tattica differente. Ha preso lo spettacolo di cui tutto il mondo intellettuale americano parla da anni e la messo nella stessa vetrina insieme a Ant-Man and the Wasp e (il pessimo) Artemis Fowl. Ora tutte le volte che diranno che Disney+ è per bambini potremo rispondere: “hai visto Hamilton?”

Hanno solo dovuto censurare un paio di parolacce. E pagare 75 milioni di dollari.

Il cast quando ha ricevuto l'assegno di TopolinoCorrete subito a vedere Hamilton su Disney+

Al di là dei progetti di Disney, dell’importanza politica di questo musical o dei titoli vinti, vi preghiamo di andare a vedere Hamilton su Disney+. La visione di qualcosa di così bello ed emozionante ci obbliga a diffondere il verbo. Che abbiate visto un milione di musical o che abbiate evitato il genere dai tempi di Mary Poppins, sedetevi comodi, spegnete i cellulari (non vorrete disturbare gli attori) e godetevi un po’ di teatro. Broadway dentro casa. Sarà una rivoluzione, una storia che non dimenticherete. Però tenete vicino i fazzoletti, si piange male.

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Hamilton: The Revolution
  • Miranda, Lin-Manuel (Autore)

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