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La regina dei mille anni: un capolavoro di intrighi e malinconia

L'anime mette in scena uno dei personaggi più complessi del maestro Matsumoto, oltre ad una storia dal ritmo incalzante

È con Leiji Matsumoto che ci siamo lasciati nello scorso appuntamento della nostra rubrica dedicata agli anime degli anni ’80 ed è col maestro che torniamo anche questa settimana. È proprio Matsumoto infatti il creatore de La regina dei mille anni, un anime composto da 42 episodi prodotti dalla Toei Animation nel 1981. Ritroviamo il maestro nel genere a lui caro, la fantascienza, in cui ambientazioni spaziali, mistero e sentimenti si coniugano per un prodotto dai toni malinconici.

Tratto da un manga che non usciva ad episodi, bensì ad un foglio per volta (per un totale di 1000 pagine), La regina dei mille anni è un’opera sicuramente complessa, tra le più mature di Matsumoto che, come sappiamo, è la mente che sta dietro capolavori come Capitan Harlock e Galaxy Espress 999.
Ma di cosa parla La regina dei mille anni?

La regina dei mille anni: la storia dell’anime

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Il segreto del professor Amamori

I toni cupi e malinconici si intravedono sin dal principio dell’anime. La regina dei mille anni ha inizio presentandoci il giovane protagonista: lui è Tori Amamori, ragazzo 14enne figlio di un ingegnere meccanico di fama mondiale. Dal padre ha ereditato la grande passione per il cielo e per lo spazio, che ama osservare grazie ad un cannocchiale che è proprio il genitore ad aver costruito per lui.

La vita del giovane Tori prosegue tranquilla fino a quando dalla finestra scorge la presenza di un uomo che li spia. Il losco figuro sembra voler carpire delle informazioni che riguardano un progetto segreto e pericoloso al quale il professor Amamori stava lavorando all’osservatorio astronomico di Tsukuba. Dopo averlo incontrato due volte, Tori torna a casa pochi istanti prima che la sua casa scoppi in aria, insieme ai suoi genitori.

regina dei mille anni anime

Una catastrofe imminente

Tori ha perso entrambi i suoi genitori ed è in ospedale ma al suo fianco c’è la bella Kira Tesawa, una ragazza dai lunghi capelli biondi (che richiama le fanciulle già viste in altri anime di Matsumoto) che ha conosciuto proprio poco prima della tragedia. Lui la crede la figlia dei proprietari di un ristorante ma scopre che lei è anche l’assistente di suo zio, l’altro professor Amamori che lavoro all’osservatorio.

Lo zio è l’unico parente che gli è rimasto, motivo per il quale Tori si trasferisce da lui. È proprio lo zio a rivelargli qualcosa di sconvolgente: la Terra sta per essere distrutta. Il 9 settembre 1999, alle ore 9, un pianeta nove volte più grande della Terra impatterà col pianeta, distruggendolo.

La Regina dei mille anni

La situazione è dunque molto grave ma è a questo punto della storia che fanno il loro esordio nella storia dei personaggi misteriosi. Da una parte ci sono i Pirati dei mille anni, un’organizzazione che minaccia prima i genitori di Tori poi lo stesso ragazzino perché cerca di ottenere i disegni del famoso progetto al quale stava lavorando il professor Amamori. Dall’altra c’è invece la Regina dei mille anni, a capo di una potente ‘organizzazione’ che si presenta ai terrestri con la volontà di aiutarli di fronte all’imminente catastrofe che sta per abbattersi.

la regina dei mille anni

Dietro le due organizzazioni, che appaiono rivali, si nascondono però colpi di scena e stravolgimenti senza eguali. Il primo arriva con la rivelazione della Regina dei mille anni che altri non è che la bella Kira. La ragazza è originaria del pianeta Lahmetal, quello che sta per abbattersi sulla Terra, ed è la seconda figlia della regina sacra.

Fiumi di colpi di scena

La regina sacra ha ordinato alla nostra Kira di recarsi sulla Terra in incognito per reclutare umani da portare sul loro pianeta; uno stratagemma che servirebbe a salvare il pianeta Lahmetal dalla distruzione. Questo, dunque, sopravvivrebbe all’impatto con la Terra che, al contrario, ne rimarrebbe distrutta. Ma i colpi di scena continuano quando si scopre chi si cela sotto la maschera del capitano dei Pirati dei mille anni.

Il misterioso personaggio è la principessa Selene, sorella di Kira (dunque della regina dei mille anni), nonché figlia della regina sacra. La ragazza si è ribellata alla madre che l’aveva ingiustamente ripudiata e cacciata dal regno. La donna è infatti gelida e spietata, e lo è stata anche nei confronti delle figlie.

Il finale

Con queste premesse arriviamo al finale dell’anime. Tra intrighi, battaglie, capovolgimenti e colpi di scena, giungiamo alla conclusione della storia non senza ultime sorprese. Kira rimane il perno dell’intera storia e lo è fino alla fine, quando decide di disobbedire alla madre. È il rapporto che istaura col giovane Tori a farle cambiare idea: per il ragazzino infatti sviluppa un affetto sincero che la porta a comprendere che il piano di sua madre non può essere portato a termine.

Purtroppo neppure l’alleanza tra Kira e sua sorella Selene serve a salvare la Terra che è ormai ad un passo dalla distruzione. Gli ultimi minuti della serie animata sono struggenti: Kira decide di sacrificarsi per salvare sia i terrestri che il suo pianeta d’origine dal gelo. Selene invece si reca da sua madre che finalmente fa crollare la sua maschera di spietatezza e piange disperata per la figlia morta. I ricordi commossi di Kira del giovane Tori concludono l’anime.

regina dei mille anni

La regina dei mille anni: curiosità e considerazioni

Non solo una storia di fantascienza

Sarebbe riduttivo definire ‘La regina dei mille anni’ un’opera fantascientifica. Se la base su cui pone la storia è sicuramente questa, è anche vero che il progetto di Leiji Matsumoto è molto più vasto ed eterogeneo. Le leggerezza e la poeticità che abbiamo trovato in sue opere precedenti qui lasciano spazio a toni più cupi, ad una tensione più pressante e presente. L’apocalisse che incombe sulla Terra viene d’altronde sottolineata in maniera quasi ossessiva attraverso una data – 9 settembre 1999, alle ore 9, 9 minuti e 9 secondi – che viene ripetuta continuamente nel corso dei 42 episodi.

Matsumoto usa però l’imminente apocalisse per mettere in pieni una struttura di intrighi, incredibili intrecci, ma anche per affrontare argomenti seri quali il razzismo, le ideologie differenti e talvolta distorte, l’abuso di potere e la gestione della politica. Il tutto in un ritmo che non lascia punti morti, cosa d’altronde resa possibile dalla genesi di questo anime.

Ricordiamo infatti che le vicende furono originariamente narrate da Matsumoto in un manga che conta circa 1000 pagine. Il ritmo molto veloce del manga e la presenza di un numero considerevole di colpi di scena hanno reso possibile la nascita di un anime dal ritmo incalzante e mai noioso.

Sulla scia di Capitan Harlock

Se avete avuto l’impressione, in alcuni tratti dell’anime, di ripensare a Capitan Harlock e fare delle analogie con quest’opera precedente di Leiji Matsumoto, non siete caduti in errore. Non è infatti una coincidenza che ci siano molte somiglianze tra i due anime, a partire dai disegni. Se i personaggi hanno tratti visivi quasi uguali tra loro, è anche vero che Matsumoto ricalca anche caratteristiche sul fronte delle tematiche in gioco.

La presenza dei ‘Pirati dei mille anni’ nella storia è dunque chiaramente un altro richiamo ad Harlock, così come il malinconico romanticismo che permea l’anime. In entrambi è poi presente una colonna sonora che è vera protagonista perché contribuisce ad intensificare sentimenti ed emozioni del momento. Anche la stessa Regina dei Mille anni ha elementi affini ad Harlock, come il suo conflitto interiore, quella dualità di chi è combattuto dal voler essere e fare due cose opposte e contrastanti nello stesso momento.

La Regina dei mille anni: il personaggio più complesso di Matsumoto?

Questa riflessione sulla Regina dei Mille anni ci porta a concludere l’appuntamento di oggi della nostra rubrica con alcune considerazione su questo particolare personaggio, che è forse il più complesso che Matsumoto abbia mai creato. La dualità di questa protagonista, la sua umanità contro le sue origini aliene, la lotta tra bene e male, tra ciò che è giusto fare e cosa le è stato chiesto di fare, è sicuramente una parte molto affascinante della storia. Lo è però ancor di più il rapporto che Kira istaura col giovane Tori, legame che diventa fulcro dell’intera vicenda e che scatena conseguenze molto importanti nella sorte stessa dei terrestri.

Se è vero che l’amore salva il mondo, è anche vero che la nostra Regina deve fare i conti con grandi responsabilità che le impediscono di lasciarsi andare con facilità ai sentimenti. C’è nelle sue mani il destino del pianeta Lahmetal, luogo che in 1000 anni di cammino ne subisce 800 di totale gelo a causa dall’influsso malefico dell’anti-materia. È questo dovere, questo amore per il luogo d’appartenenza, che tiene in gioco la dualità della Regina, che solo sul finale comprende che c’è un’altra via oltre alle due che le si sono sempre poste davanti: il suo pianeta o la Terra. La terza via è quella del sacrificio, dell’amore che va oltre la vita e scioglie ogni ghiacciaio.

La sigla

Inizialmente, col la primissima trasmissione dell’anime su Rai4, si è scelto di utilizzare le sigle originali giapponesi. Successivamente all’anime è stata accompagnata la sigla italiana, dal titolo ‘La regina dei mille anni’, con testo di Alessandra Valeri Manera, musica di Augusto Martelli, e cantata da Cristina D’Avena insieme al coro di Paola Orlandi e all’Orchestra di Augusto Martelli.

Desiderosi di rivivere altre storie di anime degli anni ’80? Vi ricordiamo che siamo andati all’avventura con Goku, protagonista di Dragon Ball. Ci siamo tuffati nella mitologia con Toriton e tra le stelle col principe Chobin. Abbiamo vissuto i tormenti d’amore di Johnny e della dolce Kyoko. Ci siamo immersi nelle battaglie su pattini a rotelle di Muteking. Abbiamo vissuto il drammatico percorso di Remi e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e BenjiShingo e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

Capitan Harlock - La Serie Completa (Collectors Edition) (7...
  • Marca: Anime Factory
  • Capitan Harlock La Serie Classica (7 Dvd)
  • Leiji Matsumoto (Attore)

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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