I mesi caldi, si sa, portano con sé le classifiche e gli elenchi di cose da fare. Forse perché, specie in giornate torride come queste, memoria e concentrazione possono giocare brutti scherzi. E il ricorso a liste o vademecum può essere d’aiuto.
Tra questi, sono immancabili i consigli sui libri per l’estate. Che non si capisce bene in cosa debbano differire dai libri per l’inverno.
Diciamo che, per chi ama leggere anche in vacanza, di solito si consigliano volumi agili e leggeri. E vi pare che potevamo esimerci dal gioco? Eccoci dunque pronti a consigliarvi cinque libri per l’estate, che rispondono a due caratteristiche. Non saranno testi di filosofia morale, ma hanno tutti una loro forza e originalità, e in alcuni casi una sicura dignità letteraria.
Che libri leggere quest’estate?
E, per non dimenticarci che da queste parti si parla di tecnologia, sono disponibili sia nella versione cartacea che in eBook. Cominciamo.
Chris Offutt, Una questione di famiglia
Chris Offutt è una delle più importanti e originali voci della letteratura americana contemporanea.
Di lui avevamo già letto Di seconda mano, raccolta di racconti pieni di amara ironia. Da una prospettiva molto simile scaturisce il curioso giallo esistenziale Una questione di famiglia, uscito in Italia per minimum fax nella traduzione di Roberto Serrai.
Mick Hardin, militare, si trova suo malgrado a indagare sull’omicidio di un piccolo spacciatore di eroina. Presto il caso si ingarbuglierà, Hardin si troverà implicato in una situazione sempre meno lineare, e dovrà fare i conti con la durezza e ritrosia di alcuni dei personaggi che incontrerà nel corso dell’indagine. Personaggi che ben rappresentano la vita negli Appalachi, dove è ambientata la vicenda (e dove vive l’autore).
Dialoghi fulminanti, intelligenza e nonsense impreziosiscono un libro difficilmente classificabile.
Michele Martino, Bruce Lee. L’avventura del Piccolo Drago
L’editore 66thand2nd è di certo, in Italia, tra i più attenti a pubblicare libri che solo superficialmente potremmo definire di argomento sportivo.
Spesso si tratta di biografie di personaggi che hanno avuto un impatto sociale e culturale rilevante, e sono entrati nell’immaginario di una o più generazioni.
Tra questi non poteva mancare Bruce Lee, artista marziale, attore e regista. Non solo c’è stato un kung fu prima di Bruce Lee e uno dopo, ma forse anche un cinema prima e dopo di lui. Incalcolabile la quantità di pellicole che, con intento ora mimetico ora ironico, hanno ricalcato le coreografie di Lee.
Di questo inimitabile personaggio ci parla Michele Martino in Bruce Lee. L’avventura del Piccolo Drago, dove si cerca anche di spiegare perché la sua figura ci ha attratto e ci continua ad attrarre.
I libri da leggere per l’estate 2023
Fabio De Luca, Oh, oh, oh, oh, oh
Nel consigliarvi il terzo dei cinque libri per l’estate ci permetteremo un po’ di… sano egoismo, perché il volume in questione farà gola soprattutto a chi era ragazzo negli anni Ottanta del secolo scorso.
Ma forse non è nemmeno vero, perché il libro può essere letto con curiosità anche da chi allora non c’era, ma vuole conoscere il fermento musicale – disimpegnato e chiassoso – che ha attraversato quel decennio controverso.
Fabio De Luca ha scritto (il titolo completo è chilometrico) Oh, oh, oh, oh, oh. I Righeira, la «playa» e l’estate 1983, uscito per nottetempo. È un resoconto appassionato e documentato. Anzi, in fondo è una piccola storia sociale attraverso la musica di allora.
Libri per l’estate: i 5 titoli da leggere in vacanza
Katja Oskamp, Marzahn, mon amour
Una città la si può conoscere attraverso la visita ai suoi luoghi principali, certo. Ma la vera indole di un luogo la si comprende meglio fermandosi a parlare con chi lo abita, magari in periferia, dove la grande storia arriva sempre con un po’ di ritardo e filtrata da un certo provincialismo.
Ecco dunque che Marzahn, mon amour (scritto da Katja Oskamp, tradotto da Rachele Salerno e pubblicato in Italia da L’orma editore) ci racconta Berlino attraverso i bizzarri clienti di una donna che fa la pedicure in un centro estetico di Marzahn, quartiere periferico della capitale tedesca.
Sono storie divertentissime e talvolta struggenti, da cui traspare il grande divertimento dell’autrice, ma anche una grande misericordia nei confronti delle varie voci che si alternano.
Jean Stafford, Il puma
Va bene, lo confessiamo: col quinto e ultimo libro bareremo un po’. Si tratta de Il puma, scritto da Jean Stafford e uscito in Italia per Adelphi nell’eccellente traduzione di Monica Pareschi.
Bareremo un po’ perché non siamo sicuri che sia esattamente un volume da spiaggia. Ma siamo sicuri che sia un romanzo bellissimo. In cui è narrata la vicenda di due fratelli, Ralph e Molly, uniti da uno strenuo rifiuto dell’universo adulto. La vicenda è in larga parte ambientata nelle montagne del Colorado, dove a un certo punto la figura di una femmina di puma – carica di significati simbolici – costringerà i due fratelli a un’uscita repentina e drammatica dal mondo dell’infanzia.
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