La recensione di Marvel’s Spider-Man 2: si raddoppia!

Il 7 settembre 2018 usciva Marvel’s Spider-Man.
E dimenticarlo è impossibile.
Ancora oggi è considerato uno dei migliori videogiochi mai realizzati sui supereroi.
Insomniac Games aveva regalato ai possessori di PlayStation 4 un titolo che aveva tutti gli ingredienti giusti: un sistema di combattimento appagante, una trama appassionante, un po’ di sano humor e la possibilità di dondolarsi tra i palazzi come il vero Uomo Ragno.
Lo abbiamo adorato. Tutti.
E questo spiega le 3,3 milioni di copie vendute nei primi 3 giorni dalla sua pubblicazione.

Squadra che vince non si cambia e così, il 12 novembre 2020, arriva Spider-Man: Miles Morales.
Il suo scopo era duplice: da un lato approfondire il personaggio di Miles, dall’altro mostrare le potenzialità grafiche di PlayStation 5.
Non possiamo considerarlo però un vero sequel, più una sorta di spin-off che apre le porte a lui, Marvel’s Spider-Man 2, in uscita il 20 ottobre in esclusiva per PS5.

La recensione di Marvel’s Spider-Man 2

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Marvel’s Spider-Man 2 raddoppia.
Tutto.
In primis il numero di supereroi di quartiere a nostra disposizione.
La storia infatti ci teletrasporta ancora una volta a New York. Una New York che, guarda caso, è il doppio di quella presente nel primo capitolo.
Niente paura però, a sventare i crimini adesso ci sono sia Peter Parker che Miles Morales, caratterizzati da costumi e poteri differenti ma uniti dallo stesso spirito: tenere al sicuro i cittadini e le persone che amano.
Lo fanno fin dai primi minuti combattendo contro Sandman, un enorme mostro di sabbia che sta devastando la Grande Mela mettendo in pericolo centinaia di persone.
Uno scontro intenso che serve in realtà a famigliarizzare (o ricordare) i comandi base, sia quelli utili agli scontri sia quelli per spostarvi tra i palazzi. Con una piccola sorpresa: ora potete “volare”. Non letteralmente, sia chiaro, sarebbe un affronto al canone senza precedenti; semplicemente avete una tuta alare che vi aiuta a planare da grandi altezza sfruttando le giuste correnti per coprire più in fretta grandi distanze.

La vera minaccia però è un’altra.
Kraven, uno spietato cacciatore con un intero esercito di mercenari alle sue dipendenze, è a caccia.
La preda? Tutti i “mostri” di New York. A.k.a. tutti i nemici di Spider-Man.
Ai due Uomini Ragno toccherà quindi l’ingrato compito di trovarlo e fermarlo, cercando paradossalmente di salvare la vita agli stessi avversari che fino a poco tempo prima avevano dovuto mettere dietro le sbarre.

Le sorprese però non finiscono qui: ad un certo punto Peter acquisirà nuovi poteri, quelli che normalmente associamo a Venom.
Come? Beh, questo ve lo lasciamo scoprire da soli.

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Abilità, gadget e costumi

C’è una cosa che, invece di raddoppiare, triplica.
Stiamo parlando dell’albero delle abilità.
Nei giochi precedenti ne avevamo uno perché avevamo un solo protagonista. Ora però sono due, simili ma diversi. Ecco perché Marvel’s Spider-Man 2 propone tre alberi delle abilità: quello di Peter Park, quello di Miles Morales e quello condiviso. Ci sono infatti una serie di skill, sia di combattimento che di movimento, che fanno parte del repertorio di entrambi i supereroi ma poi ognuno di loro sviluppa capacità differenti. Miles, ad esempio, continua ad utilizzare l’elettricità, Peter, come anticipato, avrà dei poteri tipici di Venom.
Ogni volta che passerete di livello, guadagnando esperienza sul campo, sbloccherete punti abilità necessari, a loro volta, ad ottenere nuove skill.

Ci sono poi capacità che non si sbloccano ma si ottengono o imparano andando avanti con la storia. Le “ali” sono l’esempio più semplice ma non l’unico. Ad un certo punto, per citarne un’altra, scoprirete di poter tendere un filo da una parte all’altra di una stanza, così da muovervi sopra i nemici senza che se ne accorgano, trovando appigli e agganci anche là dove non ci sono.

Il combattimento invece, al netto delle nuove abilità, riprende molto quanto visto in passato, con frotte di nemici che si lanciano su di voi armati in maniera diversa: c’è chi userà i pugni, chi il piede di porco, chi vi sparerà da vicino e chi proverà ad abbattervi con un lanciarazzi. Il trucco, ancora una volta, è schivare gli attacchi e reagire con tempismo, anche ai livelli di difficoltà più bassa. Non pensate infatti che “Amichevole” significa che potete distrarvi e portarvi comunque a casa la vittoria. Anzi, i momenti di disattenzione saranno fatali, sempre.

Sul campo potrete sfruttare anche una serie di gadget che tornano utili quando siete circondati dagli avversari e state ancora ricaricando i vostri poteri.
Ognuno di loro può essere potenziato con componenti tecnologici che troverete sparsi per New York e raccoglierete durante le missioni, componenti che vi servono anche a sbloccare la marea di costumi a disposizione di entrambi.

Marvel’s Spider-Man 2 recensione: la città ha bisogno di voi

La storia principale vi terrà impegnati per qualche ora ma, come da tradizione, la New York di Insomniac Games è una città viva, che ha bisogno dei suoi supereroi.
Ecco perchè avrete un’app che raccoglie le richieste dei cittadini, dalla necessità di spegnere un incendio ad una ragazza che ha bisogno di ritrovare il nonno. C’è un po’ di tutto.

Ci sono poi i crimini che compaiono casualmente mentre vi spostate per la metropoli, ci sono scene di vita quotidiana newyorkese da fotografare, tecnologie dello zio di Miles da recuperare e molto altro ancora. Insomma, annoiarsi è impossibile.
Senza contare che questo sistema vi invoglia sia ad esplorare l’ampia mappa sia a continuare a giocare una volta completata l’avventura principale.

Il fascino della Grande Mela

Insomniac Games ci aveva già abituato ad una resa grafica di altissimo livello con Miles Morales. Qui torna a farlo. La città più famosa d’America è riprodotta in maniera egregia, con giochi di luce che stupiscono ogni volta e aree differenti che vanno dal porto ai parchi, dalle zone industriali ai quartieri più classici.
È un piacere da guardare, da fotografare e da esplorare.

Vi segnaliamo anche la possibilità di scegliere tra due modalità: Performance, che quindi privilegia la stabilità del frame rate, e Fedeltà, che invece punta alla miglior resa visiva possibilità.

Marvel’s Spider-Man 2 recensione: conclusioni

Marvel’s Spider-Man 2 ci ha fatto lo stesso effetto del primo titolo e dello spin-off di Miles Morales: abbiamo iniziato a giocare e a fatica abbiamo smesso.
Questo perché la storia è coinvolgente, i personaggi hanno spessore, il gameplay è divertente e c’è sempre quella dose di humor che vi strappa un sorriso di fronte alle irriverenti battute dell’Uomo Ragno.
Certo, non è una rivoluzione rispetto al primo capitolo ma comunque è un must-have per i possessori di PlayStation 5.

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