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I presunti malori per la carne scaduta del McDonald’s. La bufala della settimana

E non è l’unica fake news che colpisce l’azienda

La scorsa settimana, in questa rubrica, ci siamo rallegrati del fatto che una (falsa) notizia ci ha permesso di parlare solo di sfuggita delle consuete e fittissime fake news provenienti dal conflitto tra Israele e Hamas.

Perché se è vero che la bufala diffusa sui social prevedeva che in Francia si fossero scaricati ingenti quantità di letame contro i McDonald’s in appoggio alla Palestina, a rubare la scena è stata proprio la notissima catena di ristoranti fast food.

Infatti le immagini circolate erano autentiche, ma come sempre il contesto era ben altro: si riferivano a una protesta degli agricoltori francesi, perché catene come McDonald’s e Burger King importerebbero più del 50% delle carni dall’estero, soprattutto da Irlanda e Paesi Bassi.

Credevamo di non doverci più occupare di hamburger e affini, invece ecco diffondersi, nei giorni scorsi, diverse fake news che hanno preso di mira McDonald’s. Su tutte quella della carne scaduta, e dei successivi malori di chi l’ha consumata. Cos’è successo?

fake news 2

I McDonald’s e la carne scaduta

Tra Black Friday e primi sconti natalizi, le catene di fast food potevano sottrarsi?

E così, ecco che i McDonald’s del nostro Paese hanno proposto il menu large Crispy McBacon a soli 3 euro, con uno sconto del 70% rispetto al prezzo normale. E frotte di giovani si sono messi in fila, bontà loro, per accaparrarsi il menu super conveniente. Il maxi sconto è stato applicato alla sola giornata di giovedì 30 novembre.

Peccato però che McDonald’s lo avrebbe fatto per liberarsi di carne e pane scaduti. E così, dopo oltre 300 denunce per mano di altrettante persone che hanno accusato malori o malesseri, la Guardia di Finanza avrebbe addirittura sequestrato quattro magazzini McDonald’s, e sarebbero intervenuti anche i NAS dei Carabinieri. Questo, almeno, è quanto circolato sui social.

Cosa c’è di vero

Vorremmo tanto dirvi che le code chilometriche fuori dai McDonald’s per assicurarsi un panino con lo sconto siano una fake news, invece si tratta della parte vera della notizia.

Il 30 novembre il menu large Crispy McBacon è stato messo davvero in vendita a 3 euro, e davvero (come, tra le altre testate, ha riportato Open, accludendo alcuni video) centinaia di persone, soprattutto giovani, si sono messe in fila – con tanto, qui sì, di autentici malori – per accaparrarsi l’imperdibile, chiamiamolo così, bottino.

Il resto, come vedremo, è pura invenzione.

La bufala della carne scaduta del McDonald’s

Siamo alle solite: se anziché affidarci all’istinto vagliassimo razionalmente la pseudonotizia, avremmo già la risposta.

Un conto è un singolo gestore mascalzone che tenta di liberarsi di qualche etto di carne scaduta. Altro conto è McDonald’s che ordisce una campagna a livello nazionale, con tanto di corposo battage pubblicitario, rischiando di intossicare migliaia di clienti (con conseguenze immaginabili per l’azienda), pur di lucrare su alimenti non più commestibili.

E infatti, ma è superfluo aggiungerlo, non si segnalano operazioni della Guardia di Finanza o del Nas. Cosa che, comunque, avrebbe avuto ampio spazio su tutta la stampa e i telegiornali.

A voler esser pignoli sull’origine della carne dei McDonald’s del nostro Paese, poi, si potrebbe riandare a un articolo pubblicato nel 2020 dal Sole24Ore. Da cui si evince che la catena serve 94.000 tonnellate di cibo made in Italy ogni anno. E che l’84% dei fornitori dell’azienda sono italiani.

McDonald’s utilizza carne scaduta? No, carne umana!

Ma, dicevamo, in queste ultime ore le fake news contro McDonald’s sono svariate. Se in Italia l’accusa è stata quella di servire carne scaduta, questo è niente rispetto alla bufala che ha coinvolto Alistair Macrow, a capo della sezione del Regno Unito di McDonald’s. Macrow sarebbe stato convocato in Parlamento per riferire sulla doppia accusa di essere un molestatore sessuale e, udite udite, di aver fatto servire carne umana nei McDonald’s del suo Paese.

Se la seconda accusa nemmeno va commentata, la prima è vera a metà, perché a essere accusati di molestie sono stati alcuni suoi dipendenti.

Il presunto omaggio a Israele

Ulteriore accusa rivolta a McDonald’s, quella di omaggiare i colori della bandiera di Israele, fasciando i propri prodotti con una carta bianca su cui il marchio dell’azienda è stampigliato in blu.

In realta si tratta sì di un omaggio, ma alla confezione originale del BigMac. E comunque i due colori sono stati usati per la prima volta da McDonald’s nel 2016.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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