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L’Italia accelera sui pagamenti digitali

Mastercard racconta i risultati di una ricerca sulle nuove abitudini degli italiani

L’Italia ha avuto una grande accelerata nel settore dei pagamenti digitali. L’emergenza sanitaria ha spinto, in diversi modi, gli abitanti del nostro Paese a dare una possibilità a questo tipo di transazioni. Tuttavia, non si è trattato di una totale variazione del trend, quanto piuttosto di un aumento della sua velocità che si consoliderà sempre più. Questo è quanto emerge dalla nuova ricerca commissionata da Mastercard, presentata oggi in occasione del Mastercard Innovation Forum.

Lo scenario dei pagamenti digitali in Italia

A raccontarlo alla stampa presente alla conferenza virtuale è stato Michele Centemero, Country Manager di Mastercard Italia. Prima di addentrarsi nei risultati dello studio, il dirigente ha dato un’immagine generale dello scenario difficile in cui si muove il nostro Paese. Tradizionalmente infatti l’Italia è fanalino di coda per quanto riguarda i pagamenti digitali. Tuttavia questo settore continua a crescere e il cammino verso un’implementazione sempre più diffusa è tracciato.

In Italia ci sono infatti al momento più carte di credito che cittadini, con un totale di 74 milioni di unità per le prime. Di queste il 60% sono contactless, tecnologia che è sempre più apprezzata. Si nota infatti che circa il 70% dei pagamenti digitali in Italia avvengono tramite questi strumenti.

Il dato generale però più interessante riguarda la spesa media, che è in calo. Una testimonianza di come gli italiani siano sempre più favorevoli alle transazioni elettroniche, scegliendo di utilizzarle anche per acquisti minori. Anche in questo senso contribuisce la tecnologia contactless, da usare per pagamenti ridotti e rapidi, come i biglietti delle metropolitane, direttamente all’ingresso.

L’emergenza sanitaria ha poi reso palesi i vantaggi del digitale, non solo tramite videoconferenze e smart working, ma anche nei pagamenti. Dai dati si vede una crescita ulteriore del contactless, un aumento delle transazioni con carta del 20% nella grande distribuzione e soprattutto un +8% tra gli utilizzatori dell’e-commerce. Si tratta di circa due milioni di italiani che per la prima volta hanno sfruttato servizi di questo tipo.

Insomma, guardando questi dati la scommessa di Centemero di ridurre l’utilizzo del contante dal 75% di oggi al 60% entro il 2023 appare realistica. A supportare questa idea, arrivano anche i risultati dello studio commissionato da Mastercard.

AstraRicerche indaga i pagamenti digitali in Italia

pagamenti digitali italia mastercard ricercaA occuparsi della ricerca è stata AstraRicerche, che ha intervistato 1184 persone tra i 18 e i 65 anni. Fra queste, anche un gruppo di esercenti, per poter esplorare entrambi i punti di vista delle transazioni.

Da questo studio emerge che già ora la metà degli italiani utilizza le carte di credito più di altri metodi di pagamento. Soprattutto però colpisce che il 25% (un italiano su quattro) vuole abbandonare totalmente il contante, a favore dei pagamenti digitali.

Durante la crisi, i consumatori che hanno usato con maggiore frequenza la carta sono stati il 70%. In molti lo hanno fatto per ridurre i tempi delle operazioni per evitare i rischi, ma ben l’81,2% ha indicato come ragione per la scelta la scarsa igiene del contante.

Dal lato degli esercenti, spesso restii ai pagamenti digitali, si registra un 56% di persone che hanno sfruttato tali strumenti maggiormente durante la crisi. Anche in questo caso c’è una buona fetta della popolazione, il 60%, che considera il contante meno igienico. Per questo motivo in molte catene e negozi in Italia oggi ci sono inviti all’uso dei pagamenti digitali proprio di fianco alle postazioni dei disinfettanti.

L’emergenza ha reso evidente a tante realtà la necessità della omnicanalità e dell’implementazione dei pagamenti digitali. Questo messaggio è arrivato anche e soprattutto ai negozi locali, che spesso basavano la propria strategia sul semplice punto vendita fisico e ora hanno compreso come non sia sostenibile in casi come questi.

Uno sguardo generale alla tecnologia

Al di là della questione dei pagamenti digitali, la tecnologia può aiutare in molti modi differenti l’esperienza utente. Gli italiani hanno particolarmente apprezzato tutto ciò che facilita le attese, dalle applicazioni per gestire le code (ricordate dal 68,6%) a quelle che segnalano il momento ideale per acquistare fino ai servizi di ordine e pick-up dei prodotti. Utilissimi secondo i consumatori anche i servizi di comparazione dei prezzi e di automazione del punto vendita.

Dal punto di vista degli esercenti, le tecnologie  sono viste come particolarmente utili per risparmiare tempo e semplificarsi la vita. Tuttavia c’è ancora diffidenza verso i servizi di self service e gli assistenti virtuali, che secondo il 71% e 56% degli intervistati rispettivamente rischiano di spersonalizzare le relazioni. C’è invece maggiore fiducia per l’uso della tecnologia nei negozi fisici, per poter offrire esperienze di acquisto personalizzate agli utenti.

I pagamenti digitali in Italia dopo la pandemia

Mentre ci dirigiamo verso il ‘new normal’, gli italiani sembrano convinti del valore delle esperienze digitali. Il 61,9% del campione ha evidenziato il vantaggio in termini di costi, mentre per il 45,8% è un concreto risparmio di tempo. Resta un po’ di timore per quanto riguarda le esperienze fisiche, con un 74% che ha paura di perdere le emozioni che le caratterizzano nel prossimo futuro. Tuttavia, più del 60% riconosce il valore sociale dell’uso delle tecnologie (soprattutto quelle relative al tracciamento dei contagi), così come quello di tutela della propria salute.

La ricerca ha rilevato anche una concreta apertura agli strumenti che si basano sui dati raccolti riguardo gli utenti. Per più della metà degli italiani queste offrono un risparmio di tempo e una apprezzabile esperienza personalizzata. Resta comunque una grande attenzione alla diffusione dei propri dati, con la riservatezza considerata fondamentale per il  74% del campione. Tra i soggetti più affidabili in questo senso ci sono le banche, come dichiara il 54% degli utenti (il 66% nella fascia d’età 55-65). Il distacco dai successivi è concreto, con venti e più punti percentuali di distacco.

Nel futuro, l’obiettivo deve essere quello di educare sempre di più l’Italia ai pagamenti digitali anche oltre le carte. Le transazioni tramite app bancaria sono usati infatti solo dal 29,5% dei cittadini, con risultati ancora più bassi per smartphone e wearables. Con una maggiore consapevolezza di questi strumenti si potrà allargare ancora di più l’utilizzo delle transazioni elettroniche.

Così ha commentato Michele Centemero:

Quanto emerge da questa nuova ricerca di Mastercard rappresenta un’importante conferma per l’Italia rispetto alla propensione degli italiani ad utilizzare i pagamenti digitali. Durante l’emergenza Covid-19 i nostri connazionali si sono rivolti al digitale per effettuare acquisti, in alcuni casi scoprendo per la prima volta le loro potenzialità. Il dato rilevante è che questo trend, dichiarano i consumatori e gli esercenti, continuerà nel futuro“.

E voi cosa ne pensate? Siete favorevoli ai pagamenti digitali? Quanto spesso li utilizzate?

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