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Pokémon GO: la Zona Safari di Philadelphia ci ha stupiti

Gli eventi della Zona Safari di Pokémon GO sono finalmente tornati in auge nelle rispettive città di riferimento, dopo un lungo periodo di stop dovuto alla pandemia. Ad aprire le danza è stata, qualche settimana fa, la Zona Safari di Liverpool, con però un’importante novità: tutti coloro che hanno acquistato il biglietto hanno potuto partecipare all’evento da ogni parte del mondo. Dopo aver partecipato alla Zona Safari di Liverpool in Pokémon GO, noi di Tech Princess abbiamo raddoppiato la dose con quella di Philadelphia, che ci ha stupito positivamente.

Pokémon GO: le nostre impressioni della Zona Safari di Philadelphia

Come abbiamo già specificato per lo scorso evento, l’idea di rendere le Zone Safari delle occasioni fruibili in tutto il mondo è ottima, e permette di trarre il massimo potenziale dalla formula ludica che ha caratterizzato Pokémon GO sin dal suo lancio ne 2016. Anche in questo caso tuttavia l’evento non è stato privo di difetti e limiti endemici, ma andiamo con ordine.

Come sempre, partiamo dalle basi: cos’è una Zona Safari? Anche se siete fruitori attivi di Pokémon GO potreste non aver mai dato troppo peso a questo tipo di eventi; cosa comprensibile visto che fino a questo momento sono stati limitati a città molto lontane dall’Italia. Di fatto queste Zone Safari vogliono ricreare la stessa atmosfera delle loro omonime dei giochi principali, proponendo creature tascabili estremamente rare e, talvolta, regionali, ovvero reperibili solo in alcuni parti del globo.

Pokémon GO Zona Safari Philadelphia

Nel caso di Philadelphia, il fucus è stato posto sulle creature di tipo ghiaccio e acqua, con qualche caso anomalo di tipo lotta ed elettro qua e là. Come durante lo scorso Safari, anche in questo caso la percentuale di imbattersi in un Pokémon Cromatico è stata considerevolmente aumentata, forse ancora di più rispetto a Liverpool mentre gli ospiti speciali a questo giro erano ben tre.

Il meno entusiasmante di tutti è stato Mr. Mime, il Pokémon Regionale europeo, che abbiamo l’occasione di catturare in grandi quantità anche in condizioni normali. Fortunatamente però abbiamo avuto a portata di Pokéball anche Throh, una creatura di tipo lotta normalmente presente soltanto nell’emisfero opposto al nostro, e gli Unown, presenti nelle lettere che formano la parola Philadelphia.

Pokémon cromatici come se piovesse

Per goderci appieno l’esperienza del Safari ci siamo recati presso un grande parco pubblico pieno di PokéStop, Palestre e punti nevralgici per la cattura dei Pokémon e dobbiamo ammettere che sotto il profilo della mole di creature presenti non possiamo in alcun modo lamentarci. I mostriciattoli tascabili apparivano frequentemente e in specie molto più varie rispetto alla precedente Zona Safari e in generale abbiamo notato un comparsa molto più comune dei cromatici.

Quest’ultimo è un elemento che abbiamo particolarmente apprezzato, dato che si tratta a tutti gli effetti di un evento a pagamento. Come da tradizione, a mettere subito nel mood ci ha pensato una ricerca dedicata, che ci ha concesso la cattura di un esemplare cromatico di Voltorb garantito, una creatura molto ambita dalla community, in quanto particolarmente rara.

Facendo la spola tra un PokéStop e l’altro poi siamo entrati in possesso di altri mostriciattoli molto rari, nello specifico ci siamo portati a casa la versione cromatica di Throh in due diversi esemplari, e poi di Poliwag, Bronzor e un secondo Voltorb che abbiamo prontamente evoluto in Politoad, Bronzong ed Electrode.

Esattamente come la precedente Zona Safari, la vera sfida è stata trovare tutte le forme di Unown che ci mancavano. Questa volta è stato leggermente più facile, ma soltanto perché alcune di queste eravamo già riusciti a catturarle la scorsa volta. Come sempre però, nonostante tutto, qualcosa mancava.

Pokémon GO Zona Safari Philadelphia

Per come l’abbiamo vissuta infatti questa Zona Safari non è stata poi così dissimile da un normale evento, esattamente come abbiamo specificato la scorsa volta, con giusto quei due Pokémon esclusivi che ne giustificano la partecipazione. Continuiamo a specificare quindi che per le future edizione sarebbe ideale se Niantic decidesse di implementare qualche attività esclusiva in più da svolgere.

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Francesco Castiglioni

Incallito videogiocatore, appassionato soprattutto di Souls e Monster Hunter, nonché divoratore di anime e manga. Scrivere di videogiochi è la mia vocazione e la porto avanti sia qui su Tech Princess che sul mio canale YouTube.

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