Quanto costa riparare un’auto elettrica? Risponde Federcarrozzieri

La domanda sorge spontanea: quanto costa riparare un’auto elettrica? La risposta arriva direttamente da Federcarrozzieri.

Tra competenze e certificazioni

Le guardiamo, sì, ma con distacco. Abbiamo iniziato a guidarle, ma con l’ansia da ricarica. Eh, ora, dobbiamo anche capire come riparale.

Così, le auto elettriche iniziano ad entrare nelle officine e in molti si chiedono: quali sono i costi per le riparazioni?

L’intervento di Federcarrozzieri

Aggiungiamo a quanto sopra l’intervento di Federcarrozzieri, l’ente di riferimento delle autocarrozzerie in Italia.

Questo non solo scatta una foto alla situazione del momento, ma ci mette in guardia su tutta una serie di fattori da prendere in considerazione.

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Archiviato lo scintillio dell’IAA di Monaco, dove l’elettrico ha fatto molto parlare di sé. Ora, passiamo ad analizzare i fattori da prendere in considerazione per riparare le vetture elettriche.

I numeri, come sempre, dettano le linee guida e in questo caso per le riparazioni delle auto elettriche si stima che costi di più ripararle, rispetto alle termiche: siamo intorno al 18%/30%.

Sono cifre che fanno sgranare gli occhi e allo stesso tempo pensiamo ai nostri portafogli, che già con una vettura termica fatichiamo a mantenere.

Di qui l’intervento di Davide Galli, presidente di Federcarrozzieri, che spiega quanto è importante avere in officina del personale che abbia le competenze certificate. Quindi che sia in possesso di patentino PES-PAV.

Naturalmente questo requisito influisce sui costi. Non dimentichiamo, poi, che le auto di ultima generazione sono realizzate con il 60% in più di tecnologia rispetto alle altre. E questo implica l’adozione di procedure più complesse da eseguire. Ad esempio: dalla programmazione dei sistemi elettronici alla ricalibrazione.

L’appello di Federcarrozzieri

Soprattutto, tutto questo e molto altro implica alle carrozzerie un aggiornamento costante. Proprio a tal proposito il presidente di Federcarrozzieri, pone l’accento su quanto sia necessario l’intervento del Governo italiano.

Davide Galli continua, nella sua dissertazione, sostenendo che un aumento dei costi per le officine si riversa sui conti dei clienti. Soprattutto, l’intervento delle istituzioni deve vigilare per proteggere gli interessi delle autocarrozzerie.

Come?

Un fenomeno non di poco conto è l’abusivismo e l’illegalità nel settore. Già, è iniziato il fenomeno delle riparazioni low cost che non rispettano le normative e che possono compromettere la sicurezza stradale e l’incolumità degli automobilisti.

Ricordiamoci sempre che quando ci mettiamo alla guida di qualsiasi mezzo, la relazione è tra pilota, strada e la comunità di automobilisti. Quindi è necessario formare le nuove leve e aggiornare chi opera già sul campo. Tutto questo comporta un enorme sforzo economico, nuovi posti di lavoro e la sensibilizzazione della comunità di automobilisti a scelte consapevoli in materia.

Concludendo, da una parte abbiamo l’industria dell’automotive che freme tra nuovi modelli e strategie competitive, dall’altro c’è il dopo, quando usciamo dal concessionario e ci mettiamo al volante della nostra auto elettrica, con tutto quel fardello di cose che dobbiamo ricordarci per non rimanere a piedi.

Sì, il costo delle riparazioni, come fa notare Federcarrozzieri, sicuramente è un nuovo cruccio e bisogna garantire equità e sicurezza per tutti gli utenti della strada, ma prima di tutto bisogna essere sempre automobilisti consapevoli.

 

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