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Ryu il ragazzo delle caverne: la ricerca delle proprie origini tra tribù e discriminazione

La storia di un giovane uomo che cerca sua madre e le sue origini tra tanti nemici e discriminazioni

Dal golf alla preistoria. Nel nuovo appuntamento con la rubrica dedicata agli anime degli anni ’80 facciamo un tuffo in un lontanissimo passato con Ryu il ragazzo delle caverne. Siamo proprio nel 1980 quando in Italia arriva su Canale 5 questo anime che in Giappone ha fatto il suo esordio circa 10 anni prima. 22 episodi che raccontano la storia di un ragazzo alla ricerca delle sue origini.

Ryu il ragazzo delle caverne: la trama

Ryu, un bambino ‘diverso’

La storia di Ryu è ambientata nella preistoria, anche se non è chiaro il periodo preciso in cui ci troviamo. Sappiamo per certo che i dinosauri non si sono ancora estinti, infatti la tribù in cui ci imbattiamo nel primo episodio deve proprio fare i conti con Tirano, un dinosauro con un solo occhio che li perseguita e mette costantemente a rischio le loro vite. È in questo scenario che fa il suo ingresso la madre di Ryu. La donna è in lacrime e viene scortata da alcuni uomini al cospetto dello stregone della tribù. La donna ha partorito un bambino dalla pelle chiara e, dunque, diversa da quella dell’intera tribù. Per questo il neonato viene offerto in sacrificio a Tirano, nella speranza che plachi la sua ira nei loro confronti. Il bambino viene lasciato dunque sulla cima di una montagna rocciosa ma viene salvato da uno scimpanzè dalle sembianze quasi umane, Kitty, che, dopo aver perso suo figlio proprio a causa di Tirano, decide di portarlo con se. Ryu viene cresciuto amorevolmente da Kitty e, nel corso del primo episodio, c’è subito un salto temporale dopo il quale lo ritroviamo adolescente.

L’incontro con la tribù e il colpo di fulmine con Ran

Ryu e colui che potremo dunque considerare come sua madre adottiva stanno scappando da Tirano quando entrano nel territorio di una tribù e vengono attaccati. Una delle loro frecce colpisce Kitty, poi gli uomini si avvicinano ai due indagando sulla loro provenienza. Ryu racconta di vivere in una caverna molto lontano da lì ma gli uomini lo avvertono: se entrerà ancora una volta nel loro territorio verrà ucciso a vista. Pochi istanti dopo, Ryu vede da lontano Ran, una bellissima ragazza che crede appartenere alla tribù. Tra loro è un colpo di fulmine: si scambiano una lunga occhiata prima che un uomo della avvisi Ran di aver incontrato un ragazzo che cercava di rubare delle loro erbe (Ryu, appunto). Il protagonista sarà tuttavia costretto a tornare per procurarsi qualche erba con la quale curare la ferita di Kitty ed è in questa occasione che scambia le prime parole con Ran, subito disposta ad aiutarlo. I due vengono però scoperti e Ryu catturato e legato dalla tribù con l’intenzione di bruciarlo vivo. Prima che accada il peggio, interviene Kitty, seguita poi da Tirano che attacca la tribù e mette tutti in fuga.

Ryu alla ricerca di sua madre

Mentre il villaggio va a fuoco dopo l’attacco di Tirano, Ryu e Ran si mettono in salvo. È a questo punto che arrivano due rivelazioni: la prima è che Ran non fa parte di questa tribù, la seconda è che la madre di Ryu è ancora viva ed ha lasciato anni fa la sua gente per cercarlo, convinta che il bambino fosse ancora vivo. Così, dopo aver detto addio a Kitty, morta a causa della freccia, Ryu si mette in viaggio insieme a Ran per arrivare al suo villaggio. Se lei è infatti alla ricerca del suo fratellino Don, lui è invece speranzoso di scoprire qualcosa in più su sua madre. Inizia così un viaggio molto complicato per il nostro protagonista. Arrivato ad un nuovo villaggio, Ryu dovrà fare subito i conti con Taka, un abile cacciatore che si invaghisce di Ran e vuole renderla la sua donna contro la sua volontà. Questo darà il via ad una vera e propria guerra tra i due uomini: Taka, infatti, inseguirà costantemente Ryu non solo per prendere con se Ran, ma anche perché, a causa del colore della sua pelle, vuole ucciderlo e vendicare la sua tribù uccisa dai bianchi.

Fratelli ritrovati

Se Taka vuole dunque fermare Ryu ad ogni costo, suo fratello Kiba – che Ryu incontrerà più avanti e separatamente – si schiera dalla sua parte. L’uomo, d’altronde, ha un solo obiettivo: uccidere Tirano. Comprende che con l’aiuto di Ryu potrà farlo con maggiore facilità. Kiba e Ryu si incontreranno in più occasioni e sempre quando c’è di mezzo anche Tirano. Proprio in una di queste occasioni, Kiba racconta a Ran che suo fratello (ancora non sa che è Taka) è stato dato ad un’altra tribù da piccolo come merce di scambio al suo posto. I due si incontreranno per la prima volta nell’episodio 8: Taka racconterà la sua storia ma Kiba, pur riconoscendolo, deciderà di non svelargli la sua identità. Intanto, villaggio dopo villaggio, Ran riesce a trovare Don, il suo fratellino, che aveva trovato rifugio presso una tribù benevola. Il bambino racconta infatti di essere stato rapito dai Vanghi che, dopo aver razziato il loro villaggio, l’hanno portato via. Il bambino è poi riuscito a fuggire poco dopo.

Il finale

L’avventura di Ryu, Ran e Don continua tra ghiacciai e deserti, tra dinosauri spaventosi, tribù nemiche e amiche e trappole. Siamo all’episodio 14 quando arriva però un’importante svolta. Il gruppo incontra nuovamente Kiba che, con l’aiuto di Ryu, riesce a ferire gravemente Tirano che scappa in gravi condizioni. Anche Kiba, però, è ferito gravemente e proprio in questo momento incontra Taka e gli rivela di essere suo fratello. Arriva così anche una tregua con Ryu che dura fino alla morte di Kiba: Taka non è infatti disposto a rinunciare a Ran e alla sua vendetta. Così, nel corso di tutte le puntate successive, continua la sua caccia a Ryu, inseguendolo ovunque e mettendogli spesso i bastoni tra le ruote. È poi nell’ultima puntata che vengono sciolti tutti i nodi: Ryu prima riesce finalmente ad uccidere Tirano, poi ritrova e salva sua madre Esta che poco prima era stata catturata da Taka. Arriva così il momento dello scontro finale con l’acerrimo nemico che viene gettato dal protagonista in un burrone. Ryu e sua madre si abbracciano e i due, insieme a Ran e Don, ripartono felici per una nuova vita insieme.

Ryu il ragazzo delle caverne: curiosità

Manga Vs Anime

Ryu il ragazzo delle caverne è un anime composto da 22 episodi, dalla durata di circa 30 minuti ciascuno, prodotti dalla Toei Animation. Arriva nel nostro paese agli inizi degli anni ’80, quando in Italia erano già approdati cartoni come Goldrake e Il Grande Mazinga. La storia di Ryu è tratta da un maga scritto e disegnato tra il 1969 e il 1970 da Shōtarō Ishinomori. Stiamo parlando di uno dei fumettisti più prolifici di sempre, nonché vera icona di questo mondo. Ma, come quasi sempre accade, tra l’anime e il manga di Ryu il ragazzo delle caverne esistono parecchie differenze.

Gli elementi fantascientifici

La prima e, probabilmente, più lampante è la totale assenza nell’anime di elementi fantascientifici. I risvolti che caratterizzano l’opera scritta di Ishinomori non infatti eliminati nella sua trasposizione animata che getta luce sulla storia di Ryu, sulla sua umanità e l’incontro con personaggi che entrano d’improvviso nella vicenda del giovane senza poi andare più via.

La violenza

L’assenza di elementi fantascientifici non è l’unica differenza che si palesa tra anime e manga. In generale il tono della storia raccontata dai fumetti e di quella animata è molto differente. Nel cartone animato è stato infatti attenuato il tono violento, spesso crudele e a tratti splatter delle tavole di Shōtarō Ishinomori. Le scene di violenza, di combattimenti che sporcano le pagine del fumetto con schizzi di inchiostro-sangue sono smorzate. Se, infatti, nell’anime non mancano scontri all’ultimo sangue e personaggi infilzati con le lame delle lance, è difficile ritrovarsi di fronte a scene realmente cruente. Di certo non manca l’elemento tragedia nell’anime: dalla morte iniziale di Kitty alla ricerca, spesso angosciante, della madre di Ryu. La storia è poi costantemente accompagnata da una colonna sonora che ne sottolinea la drammaticità.

Come cambia Ryu

La mancanza di quella violenza e crudeltà ben rappresentata nei fumetti è colmata nell’anime dalla fortissima morale di Ryu. Più che la sua abilità e forza fisica (comunque chiaramente visibile nei vari episodi), l’anime sottolinea l’aspetto sentimentale del protagonista che si rivela, in modo diverso, nell’interazione con i vari personaggi che incontra sul suo cammino. Palesi sono i sentimenti per Ran: quando la incontra nel prato, la prima volta, addirittura arrossisce, mostrando subito allo spettatore il suo interesse romantico per lei. Proprio con Ran e il suo fratellino Don, Ryu mostra la sua parte più tenera e protettiva. La saggezza prevale sulla forza fisica, sicuramente più adatta al contesto primitivo in cui si svolge la storia, e questo rende il protagonista dell’anime atemporale.

La storia, tra complessità e discriminazione

La storia in cui si avventura Ryu nell’anime ha un obiettivo chiaro e ben preciso: ritrovare sua madre. Nonostante si presentino lungo la via una serie indicibile di intoppi, nemici e imprevisti, il filone principale non slitta dall’obiettivo inizialmente prefissato. Questo non accade però nel manga, dove la vicenda si inerpica tra varie sottostorie, districandosi su vari piani e rendendo dunque la trama molto più complessa.

È chiaro, infine, che uno dei temi predominanti della vicenda sia il confronto col diverso, la discriminazione che potremmo anche chiamare razzismo in questo caso. Sì, perché alla base di molte delle inimicizie che Ryu colleziona durante il suo viaggio c’è il fatto che la sua carnagione sia diversa, bianca. Le tribù che incontra sono state in molti casi vittime degli ‘uomini bianchi’ e questo non facilita affatto la ricerca di sua madre.

La sigla

Ryu, ragazzo delle caverne è il titolo della sigla di apertura del cartone animato, interpretata da Fogus sulle musiche dell’originale giapponese. Il testo è scritto da Marcello Casco, Paolo Lepore e Paolo Moroni. Un milione di anni fa è invece il titolo della sigla di chiusura, ed è cantata da Georgia Lepore (figlia di Paolo Lepore).

I personaggi principali

Ryu – protagonista della storia. Abile guerriero alla ricerca di sua madre
Ran – Bellissima ragazza, abile nell’usare le erbe medicinali. Ryu se ne innamora
Don – fratellino di Ran
Kiba – abile cacciatore e fratello di Taka. Il suo obiettivo è uccidere Tirano
Taka – combattente abilissimo e nemico principale di Ryu. È il fratello scomparso di Kiba.
Tirano – Dinosauro noto anche come ‘Il Mostro’. Ha un solo occhio ed è spietato e distruttivo. Altro nemico di Ryu
Kitty – Scimmia bianca con la quale cresce Ryu
Esta – La vera madre di Ryu. Il protagonista ne è alla ricerca fino alla fine della storia.

Volete rivivere altre storie animate ambientate negli anni ’80? Ci siamo addentrati di recente nelle avventure della piccola Flo e della sua famiglia Robinson, nella storia travagliata di Lady Oscar, tra Sorgenti Maledette con Ranma 1/2, tra i mille pasticci di Doraemon e Nobita. Siamo andati alla scoperta del corpo umano con ‘Siamo fatti così’,  e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e Benji e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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