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Sally la maga: un anime ‘incompleto’ col tocco di Hayao Miyazaki

Un anime degli anni '60 che arriva in Italia quasi 20 anni dopo e regala al pubblico una morale non del tutto scontata

Col nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata agli anime degli anni ’80 si torna nel mondo delle majokko con Sally la maga. Parliamo di una serie animata che conta ben 109 episodi e che ci porta a fare un bel passo indietro nel tempo, visto che nasce in Giappone negli anni ’60. Prodotta dalla Toei Animation e Hikari Productions, arriva in Italia però molto tempo dopo: dovremmo infatti attendere il 1982 per la sua prima trasmissione su Italia 1.

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La serie è ispirata dall’omonimo manga di Mitsuteru Yokoyama e trova tra i suoi collaboratori un giovane Hayao Miyazaki, oggi simbolo del celebre Studio Ghibli. Sally la maga è considerato il primo mahō shōjo prodotto, ovvero la prima serie animata dedicata al mondo delle maghette che è arrivata sul piccolo schermo. Il suo successo portò alla creazione di un nuovo manga, disegnato da Misteru Yokohama, che fu d’ispirazione per alcuni prodotti successivi dedicati proprio al mondo della magia (vedi Vita da strega, nota sitcom americana).

Sally la maga: la storia dell’anime

Il sogno di conoscere gli umani

Dopo aver spiegato come nasce Sally la maga, è tempo di scoprire qual è la storia che porta in scena l’anime. In realtà non si discosta molto dalle storie di maghette che abbiamo già affrontato in passato, anzi è a loro molto simile. Il pretesto è infatti il medesimo: la nostra piccola protagonista, Sally, è una giovane maga curiosa e annoiata dalla sua monotona vita. È inoltre la principessa di Astoria, il mondo magico in cui vive insieme ai suoi genitori, tra studio e ben poche avventure.

Da tempo la nostra protagonista aspira a visitare il mondo degli umani in modo da poter scoprire di più su questo affascinante pianeta. Così, assetata di nuove avventure, decide di scappare sulla Terra da sola, disobbedendo ai suoi genitori.

sally maga amiche

Sally e il desiderio di integrarsi

Le avventure di Sally la maga iniziano così sin da subito. Arrivata sulla Terra è infatti curiosa di fare le sue prime conoscenze che individua in due ragazzine della sua età. Il suo segreto però vacilla sin dai primi minuti: la protagonista non dà peso al fatto che le nuove amiche possano scoprire che in realtà è una maga, e usa i suoi poteri prima per stupirle, poi per costruirsi una casa. Capirà però che questo modo d’agire non solo è pericoloso per lei, ma crea inoltre stupore e paura negli umani.

Sally comprende che è dunque il caso di non svelare i suoi poteri e tentare invece di comportarsi come un’umana. Non è affatto intenzionata a lasciare la Terra: nonostante i guai arrivino sin da subito, mettendola in difficoltà, la maghetta vuole a tutti i costi integrarsi e vivere come questo popolo per lei tanto affascinante.

Sally sperimenta la vita sulla Terra

Non farsi scoprire dagli umani non sarà però una cosa tanto semplice. Nel corso dei 109 episodi dell’anime la nostra Sally sarà più volte messa alla prova. Imprevisto dopo imprevisto, la maga sarà costretta in più occasioni a ricorrere alla magia e non farsi scoprire non sarà facile. Per fortuna avrà al suo fianco un fidato aiutante, Kabu, un assistente con poteri magici che, per tutto il tempo della storia, si fingerà il suo fratellino di cinque anni.

sally la maga

Dopo l’iniziale furia di suo padre il re per la sua fuga da Astoria, grazie anche alla mediazione di sua madre, a Sally sarà concesso di rimanere sulla Terra come prova della sua crescita e maturazione. Ma si sa, tutte le cose hanno una fine e anche la vita di Sally da umana è destinata a giungere a conclusione.

Il finale

La lunga vacanza di Sally la maga sulla Terra giunge al termine quando sua nonna giunge sul pianeta per avvisarla che deve tornare ad Astoria. La protagonista deve partecipare ad una festa che sancirà il suo essere strega ed è proprio suo nonno, l’anziano re, a richiedere la sua presenza. Dopo questo passaggio Sally non potrà però più tornare sulla Terra. Sally ha tempo fino all’esame finale della sua classe umana, poi dovrà tornare ad Astoria, motivo per il quale la bambina decide di voler finalmente rivelare il suo segreto agli amici più cari.

Quando però lo fa, loro non le credono, e vedono i suoi come semplici giochi di prestigio. L’occasione per dimostrare che è davvero una maga arriverà poco dopo, con una tragedia: la scusa va in fiamme e sarà proprio Sally a salvarla, davanti agli occhi di tutti. Gli amici non solo comprendono che lei è veramente una strega, ma non rinnegano la sua amicizia, dichiarandole invece grande affetto. Con questa gioia nel cuore la nostra protagonista lascia la Terra e torna su Astoria.

Sally la maga: curiosità e considerazioni sull’anime

Un anime incompleto

Come accennato nell’introduzione del nostro articolo, Sally la maga è un anime che conta 109 episodi; va però detto che non tutti sono arrivati in Italia. I primi 17 sono infatti rimasti inediti nel nostro paese, dove si è dunque partiti dalla messa in onda dell’episodio 18. Le puntate inedite sono in bianco e nero e, ad oggi, esistono solo in giapponese.

sally maga primo episodio

Non è l’unica curiosità che riguarda gli episodi dell’anime: va infatti aggiunto che anche l’ordine di messa in onda in Italia non ha seguito quella originaria giapponese. Questo accade perché ogni puntata (tranne alcuni casi come l’inizio e il finale) è autoconclusiva e non necessita di un ordine preciso per essere comprensibile al pubblico. È dunque capitato che nel nostro paese venissero mandati in onda episodi in ordine sparso rispetto all’originale. Va infine sottolineato che l’episodio 77 dell’anime è stato proiettato nei cinema italiani con il titolo ‘Polon la piccola strega’ nel 1970 e, dunque, prima che la serie animata venisse mandata in onda.

Un elemento di novità

E a proposito di Polon, il caso di questa piccola streghetta è molto particolare. Nel corso della storia arriva infatti sulla terra un’altra maghetta di cui Sally è poi costretta a prendersi cura. Nel penultimo episodio dell’anime si scopre la verità su Polon: la bambina non è nata strega ma è un’umana rimasta orfana e intercettata dal re e dalla regina che stavano osservando la Terra. Sentendola piangere a dirotto, abbandonata in strada, decidono di portarla nel loro regno e prendersene cura.

Si comprende così che, se un umano viene cresciuto nel loro mondo magico, può assumere poteri magici anche se “non verrà mai considerata una vera e propria strega”, fa notare la regina. Si tratta di una novità per il genere delle maghette, una rarità che viene qui sviluppata anche come segnale di accoglienza del ‘diverso’, cosa che però per tutto l’anime non avviene sulla Terra nei confronti di Sally.

Un finale dal gusto dolce-amaro

La diversità spaventa gli umani. Il tratto viene ampiamente sottolineato nel corso dell’anime nei confronti della nostra protagonista che con genuina ingenuità arriva sulla Terra senza filtri, pronta a mostrarsi per ciò che è veramente. Arriva però subito la paura di non essere accettata da questi nuovi amici umani perché ‘diversa’, perché maga. Da qui la decisione di nascondersi, di non mostrare i suoi poteri e vivere come gli umani, fingendosi una di loro per integrarsi.

L’insegnamento dell’anime arriva dunque sin dalle prime battute e si evolve, in una soluzione positiva, solo sul finale. Sally sa che dovrà lasciare la Terra ma non vuole salutare i suoi ormai cari amici come quella persona incompleta che ha finto di essere fino a quel momento. Sally vuole essere sé stessa almeno in quel momento e ci riesce, senza più timore, tra gli abbracci e la commozione dei suoi amici. Eppure, per riuscirci, non è bastato semplicemente parlare con loro: Sally ha dovuto tentare un’operazione eroica, salvando tutta la scuola da un devastante incendio. Una nota sicuramente amara in un finale positivo.

La sigla

Esistono più sigle per l’anime Sally la maga. La prima, d’apertura, ha il titolo di ‘Sally sì, Sally‘ ed è stata scritta e cantata da Andrea Lo Vecchio. La prima sigla di chiusura invece, dal titolo ‘Maghetta Sally‘, è di Nadia Biondini e i Piccoli Cantori di Milano. A queste segue un’ultima sigla, utilizzata solo per le repliche in onda su TMC per Zap Zap, sia per l’apertura che per la chiusura dell’anime. Il titolo è ‘Sally la maga‘ ed è di Luana Heredia, con testo di Fabrizio Berlincioni e musica di Silvio Amato.

Desiderosi di rivivere altre storie di anime degli anni ’80? Vi ricordiamo che siamo andati all’avventura con Goku, protagonista di Dragon Ball. Ci siamo tuffati nella missione de La regina dei mille anni e tra le stelle col principe Chobin. Abbiamo vissuto i tormenti d’amore di Johnny e della dolce Kyoko. Ci siamo immersi nelle battaglie su pattini a rotelle di Muteking. Abbiamo vissuto il drammatico percorso di Remi e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e BenjiShingo e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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