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Dentro la Canzone – Il significato e la storia di Thoiry, dal film L’Odio ad Achille Lauro

"Sembra di stare a Thoiry"

La notte è stata movimentata da scontri tra giovani e polizia. Siamo nelle banlieue di Parigi, dove i ragazzi non ne possono più delle continue violenze delle forze dell’ordine nei confronti dei giovani di colore. La macchina da presa di Mathieu Kassovitz ci mostra le immagini in bianco e nero di una troupe televisiva in cerca di un racconto sensazionalistico della nottata. La reporter prova ad intervistare tre giovani ragazzi, che hanno l’aria di persone che a quegli scontri hanno preso parte. L’invadenza e la sfacciataggine della giornalista non piace ai tre, al punto che uno di loro comincia a gridare: “Non siamo mica a Thoiry qui”. Cominciamo da questa scena per raccontarvi la storia e il significato di Thoiry, brano di Quentin40 e Puritano, reso celebre dal remix di Achille Lauro e Boss Doms con il cameo di Gemitaiz.

A proposito, il film citato è lo spettacolare L’Odio con un giovane Vincent Cassel.

Sembra di stare a Thoiry: il significato della frase

Il città francese di Thoiry non ha molto da raccontare, ma è celebre per il suo zoo safari che ogni anno attrae un discreto numero di visitatori. La frase detta dal personaggio di Hubert (interpretato da Hubert Koundé) vuole quindi rimarcare che i ragazzi non sono animali da zoo, messi lì per dare spettacolo in televisione. Il fatto che la troupe televisiva cerchi di intervistarli in auto, poi, è un ulteriore collegamento al safari.

Più in generale nella frase, apparentemente banale, è racchiusa tutta la rabbia degli abitanti delle banlieue nei confronti della società, che li vede come emarginati e reietti. Dei fenomeni da baraccone. Un concetto che verrà ripreso e ampliato da Quentin40 nel testo della canzone.

Guarda L’Odio su Prime Video

Quentin 40, Puritano e l’irresistibile leggerezza della samba-trap

Quando Quentin40 e Puritano pubblicano la canzone Thoiry è il 2017. Questa prima versione del brano, fatta eccezione per la nicchia di fan dei due artisti, passa abbastanza sotto silenzio. Nonostante lo scarso successo nazionale, la canzone è però caratterizzata da alcuni aspetti assolutamente interessanti.

Per prima cosa lo stile di scrittura, caratterizzato dalle parole troche. Inoltre il beat e la produzione di Dr. Cream hanno qualcosa di irresistibile, con un ritmo samba e sonorità quasi afro, imprezziosite da un potentissimo basso synth. Nei ritornelli, quando Quentin40 canta “sembra di stare a Thory”, ci sono campionamenti di elefanti e scimmie, che danno al pezzo quel tocco magico e fuori dal mondo.

Peraltro l’omaggio a L’Odio è presente anche nel video ufficiale della canzone, che non solo è in bianco e nero come il film, ma comincia proprio col celebre monologo in francese de “non è la caduta, ma l’atterraggio”, che apre e chiude la pellicola di Mathieu Kassovitz.

Achille Lauro – Thoiry (RMX)

La vera e propria esplosione arriverà meno di un anno dopo, sul finire del 2017, quando Achille Lauro e Boss Doms decidono di riprendere in mano la canzone e rimixarla. Non solo: i due chiamano Gemitaiz e pubblicano una nuova versione. Questa comprende la prima strofa e il ritornello di Quentin 40, un bidge nuovo di Achille Lauro, una strofa inedita di Gemitaiz e l’outro che riprende la parte originale di Puritano. Un’operazione di taglia e cuci nella quale Boss Doms ripulisce la produzione originale di Dr. Cream, senza snaturarne i punti cardine di cui abbiamo parlato poco sopra.

Per presentare il tutto, il collettivo guidato da Achille Lauro chiama a raccolta i fan sui social: appuntamento a Milano, in Piazza del Uomo. La scusa è quella di girare il video, il vero scopo è quello di fare festa. Si presentano più di 2000 persone col regista Mattia di Tella che riesce a malapena a tenere ferma la macchina. Anche in questo caso il video è rigorosamente in bianco e nero.

Il significato di Thoiry: il testo, le parole tronche e i riferimenti culturali

Come accennato poco sopra, il testo è caratterizzato da parole tronche. Quentin 40, riprendendo proprio lo slang delle banlieue, taglia le parole a metà. Una scelta che conferisce al pezzo, e all’intera produzione, un tratto di unicità e inconfondibilità.

Giro a pie’ ma non è sopra il cell che voglio un aeropla’
Bimba attacca, lascia pe’
“Roma è bella” dice il re

“Giro a piedi, ma non è sopra al cellulare che voglio un aereoplano. Bimba attacca, lascia perdere. ‘Roma è bella’, dice il re”. In questa prima strofa Quentin40 palesa la volontà di prendere un aereo e scappare via da tutti. Un aereo vero però, non la modalità offline del cellulare (modalità aereo), che gli consente di non ricevere chiamate e messaggi. Tuttavia la voglia di rimanere a Roma è forte, per quanto la città appare bella ai suoi occhi.

Culo sopra un Alita’
Quando la manda mon frère, Rubén Sosa
Non tengo i piedi per te’
Cose, cose nelle ta’
Nella mia Spra’
Cucaracha nelle sca’
Frate’ sembra Thoiry

Ancora la voglia di partire (“culo sopra un Alitalia”), questa volta però in senso metaforico. Il vero viaggio comincia infatti quando parte il beat della canzone, prodotto da Dr. Cream, il cui vero nome è Ruben Manupelli. Dato il suo nome di battesimo, e il suo talento nel produrre beat, Quentin40 lo soprannomina Rubén Sosa, proprio come il fuoriclasse uruguaiano.

Quando parte il beat “non si hanno piedi per nessuno”, si può solo ballare come se si avesse la “cucaracha nella scarpe”.

In questa strofa il rapper fa anche riferimento alle droghe (“cose nelle tasche”) e alla purple drank, la bibita stupefacente che consiste nel versare della codeina nella Sprite (“cose nella mia Spra’”). La bevanda è infatti particolarmente in voga nell’ambito del rap e della trap.

Sembra di stare a Thoiry
Sembra di stare allo zoo

Il significato del ritornello è da ricercare nel già citato Parco Zoologico di Thoiry. Un modo per dire che “quando siamo in giro tutti ci fissano”.

Uomo di me’, giusto sotto alle mie sca’
Conto i miei pa’, bello mi’ la stra’ non me la sono pe’
Sfioro l’asfa’, non ti si vede più a pie’
Nascondino, instagra’

Sì, la sa lunga mon frère, la sa lunga sui tuoi fra’
Tutti ‘sti rapper di dietro, come la mada’
Specchi blu color carra’

La seconda strofa è una critica al mondo dei colleghi trapper, che spesso non restano fedeli alle loro origini. Lamada‘” è la madama, che in gergo indica la polizia. In questo contesto la frase può significare “i rapper provano a venirci dietro come la polizia”. In realtà la frase è anche un omaggio al brano Wendy di Dr. Cream, il cui testo recita: “questi rappers come la madama”.

Puro che sga’, dice “Sta attento mon frère”
Parlano ma’ però pompano in giro ‘sta me’
Fanno le foto ai miei fra’
Fammi una foto coi fra’
Fai la foto a Thoiry

A tutti i colleghi invidiosi, che criticano la sua musica però poi sono i primi ad ascoltarla, Quentin40 suggerisce di scattargli una foto. Un modo provocatorio per dire “sono meglio di voi, potete solo fotografarmi”. Il rap, si sa, è un enorme gioco delle parti.

Bocca della Verità e ‘sti raga’ opere d’a’
Facci un ritratto, è Rembrandt
Fanno le foto ai miei fra’
Pa-Pa-Pa-Pablo Pica’
Facce girate al contra’
Giro coi panta’ leopa’
Fra’ surrealismo e Duchamp
Fai una foto ai Matisse
Fanno le foto ai Basquiat
Fanno le foto ai Dalì
Fanno le foto ai Renoir
Sembra Thoiry

Il bridge inedito di Achille Lauro riassume al meglio lo stile citazionistico che caratterizza molte delle sue canzoni. I ritratti di Rembrandt, il cubismo di Picasso, il readymade di Marcel Duchamp. E poi ancora Dalì, Renoir, Matisse e Basquiat. Questa canzone è in effetti una vera commistione di generi e influenze diverse, dove ognuno trova il suo posto.

Ehi, scendo giù dal bar, sembro Tutankha’
Ho speso 2k su una sca’ (ce l’ho)
Voulez-vous français, sputa sul cachet
Fra’ che cazzo ha de’? Vai, Google Transla’
Nei quartieri con le moto fanno le impenna’
Con due ti-pe stra-fi-che, Bra-si-le
Poi Quen-tin Qua-ra’, Achille

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A portare il rap game ad un nuovo livello, rigorosamente in parole troncate, è Gemitaiz. Le serate da devasto (e la mattina dopo che a colazione sembri Tutankhamon), le spese folli per le scarpe (2 mila euro per le OFF–WHITE x Nike Air Jordan 1, che Gemitaiz indossa nel video ufficiale) e il cliché del binomio donne-motori.

Riscriviamo il Libro della Giungla
Il mio frate’ ha la fedina bella lunga
Il signore delle mo’, l’isola di Lo’
Se le guardie chiedono qualcosa lei dica di no
Calcio champagne, Romario, Rona’
Lei tutta nuda sul sofà
Quando passo con i fra’
Ci fanno le foto perché siamo belli, belli da mori’

Nella seconda parte della sua strofa Gemitaiz continua l’opera impressionista e citazionistica dell’intero testo. E allora dentro opere letterarie (come il Libro della Giungla e Il Signore delle Mosche), riferimenti televisivi (l’isola di Lost) e persino calciatori (calcio champagne, Romario e Ronaldo). Insomma: “fissateci quanto volete, trattateci da scimmie allo zoo, ma in fin dei conti viviamo bene e voi potete solo farci le foto”.

Bimbo allo zoo senza reci’
Tora e bi-bivio micropunte – wax
La sci’ sulla spa’ mi parla in swahi’
Bastona sul vi’, ya ya Rafi’
In bo’ la sava’, zero sali’
Cresciuti ma’ come barba sopra le cicatri’
M di Maison Jaune
Come a Paris, esci col crew

L’ultima parte della canzone è in realtà uno spezzone della seconda strofa del pezzo originale, quella cantata da Puritano. Come un treno in corsa il giovane rapper mescola italiano e francese, e anche lui tira fuori un paio di citazioni niente male. Tra queste “la scimmia sulla spalla” – espressione tratta dal romanzo La scimmia sulla schiena – e Il Re Leone, quando Rifiki bastona Simba sulla testa (“bastona sul vì, ya ya Rafi'”). Infine vale la pena di sottolineare il parallelismo tra la bocca secca a causa del fumo e l’aridità della Savana (“in bo’ la savà, sero salì”).

Tra un barrito di elefante e un ritmo irresistibilmente samba trap, Thoiry è a mani basse una delle canzoni italiane più interessanti – per significato, produzione e scrittura – degli ultimi anni.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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