Trending On Streaming: il ritorno fiacco dei Power Rangers

Una delle icone dell’infanzia dei “ragazzi degli anni Novanta”, indubitabilmente. Avevamo zaini, astucci e quaderni per andare a scuola che raffiguravano questi supereroi colorati e abbastanza forti da riuscire a farci sognare. Ma non troppo a lungo come sta succedendo adesso per Marvel e compagnia. Un franchise che non ci ha mai creduto troppo, quello dedicato ai Power Rangers, che tornano ora con un’operazione nostalgia un po’ poco sentita, dal titolo Una volta e per sempre. E non bastano forse 60 minuti scarsi per riaccendere le luci della ribalta su dei personaggi che, dopo questa breve comparsa, possono tornare nel dimenticatoio da cui sono arrivati.

Power Rangers: una volta (basta) per sempre

Uno speciale fiacco che proprio non ha alcuna intenzione di rilanciare una storia che è quindi destinata a rimanere dove sta. Nel dimenticatoio. Un omaggio che spunta in maniera quasi casuale e parecchio silente sugli schermi di Netflix per i fan che nella loro infanzia e adolescenza di 30 anni fa seguivano le gesta di questi eroi spaziali. Una vera e propria memoria dedicata anche ai due attori del gruppo di eroi scomparsi prematuramente, Thuy Trang (Triny, Yellow Ranger) e il più recente Jason David Frank (Tommy, Green Ranger).

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Scegliere di non rimpiazzare i due eroi quindi ha senso se si intende questo titolo come un omaggio più agli attori che stanno dietro la maschera, ma che perde invece coerenza se si dovesse guardare a Power Rangers: Una volta e per sempre come un revamp del franchise. E sappiamo a questo punto quale sia la risposta corretta, ma che non ha funzionato a dovere.

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Tornano quindi ora sullo schermo i cinque ragazzi di Angel Grove, in California, che hanno ottenuto dei superpoteri da un alieno di nome Zordon. I ragazzi possono così trasformarsi in Power Rangers, con costumi coloratissimi e alle prese con lotte contro le schiere di nemici lanciati da Rita Repulsa, una strega spaziale.

Senza violenza, senza (troppa) coerenza

Power Rangers risulta essere dunque un mix tra azione e commedia, senza eccessi di alcun tipo, né in termini di violenza, né di volgarità. A tutti gli effetti questo prodotto si pone anche come il seguito di Mighty Morphin Power Rangers, per quanto non ci sia coerenza nella rappresentazione dei loro costumi, evolutisi nel tempo. Con qualche salto evolutivo anche a livello della narrazione, riprendiamo ora la storia dai nostri giorni, con il Blue Ranger in difficoltà e alle prese contro l’ultima reincarnazione di Rita Repulsa (Robot-Rita) e diversi Putty Patrollers.

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Gli unici Ranger che vedremo, almeno inizialmente, a volto scoperto saranno Billy (Blue Ranger) e Zack (Black Ranger), di nuovo interpretati da David Yost e Walter Emanuel Jones. Il tutto, nel suo complesso, risulta però estremamente semplice e scontato. Le coreografie di combattimento ricalcano precisamente quelle viste nelle diverse serie. Il duplice problema qui è che per un adulto ora possono sembrare al limite del raffazzonato, e sono il core target di questo prodotto, mentre potrebbero essere più apprezzabili (forse) da bambini che probabilmente vedranno i Power Rangers solo in questa occasione.

Quindi, per chi è stato realizzato questo speciale? Oltre a questo dubbio, i temi trattati sono sì quelli che hanno fatto dei Rangers i personaggi da noi conosciuti, ma senza troppe varianti. Eccezion fatta per l’accettazione del lutto, unico momenti di maturità consolidata nel tempo, ma solo accennato. Nient’altro di originale, profondo o sfavillante, come i costumi di scena. Questi sono illuminati da luce nuova, con colori brillanti e accesi che sperano di togliere visibilità a Dino Megazord, realizzato completamente in CGI. E con pessimi risultati.

Lo speciale Power Rangers: Una volta e per sempre è disponibile su Netflix

Basta “una volta e per sempre” per dare una visione a questo nuovo speciale dedicato ai Power Rangers, disponibile su Netflix dal 19 aprile. Non è sicuramente tra le migliori produzioni del momento, né una delle più memorabili operazioni nostalgia e di recupero di un prodotto degli anni Novanta che ha sicuramente visto momenti più felici. I Power Rangers mostrano tutti i segni del tempo, a partire dagli attori originali, e l’applicazione di nuove tecnologie non ha migliorato il risultato complessivo. Se dovesse essere il segnale di ritorno di altre produzioni dedicate, l’inizio non è stato dei migliori.

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