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BeReal supera TikTok: è l’app più scaricata negli Usa

L’applicazione di origine francese è già stata scaricata 30 milioni di volte

Nei mesi scorsi, per diversi motivi, si è parlato di TikTok come dell’app rivelazione. Intanto perché, a livello numerico, nel 2021 l’applicazione di origine cinese ha sbaragliato la concorrenza. E lo ha fatto sia nel nostro Paese che a livello globale.

Poi ci sono state una serie di notizie controverse sull’app. Subito salutata come strumento che avrebbe reso possibile una nuova narrazione degli avvenimenti (nello specifico, del conflitto russo-ucraino), l’applicazione ha poi mostrato un atteggiamento ambiguo nei confronti di Mosca. Come se non bastasse, un’indagine del Wall Street Journal ha messo in luce condizioni lavorative a dir poco disagevoli nella sede di Los Angeles.

Ma TikTok resta comunque sulla bocca di tutti. È lì che è nata la curiosa moda linguistica del parlare corsivo, ed è lì che il nostro Khaby Lame si è da poco attestato a influencer più seguito del mondo.

Insomma, TikTok è la piattaforma social più popolare del pianeta. Ne siamo proprio sicuri?

Beh: non più. Dal momento che, almeno negli Stati Uniti, pare che il primato sia ora di BeReal, app di origine francese.

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BeReal scalza TikTok

Ebbene sì: quanto a scaricamenti, l’app francese BeReal negli Usa ha superato TikTok.

È quanto possiamo leggere nella newsletter di mercoledì 20 luglio del giornalista statunitense Casey Newton.

Newton segnala che lunedì 18 luglio l’app BeReal è balzata al primo posto nell’App Store iOS degli Stati Uniti. Il giornalista ci fornisce poi qualche dato in più: secondo la società di ricerche di mercato Sensor Tower, l’applicazione francese è stata installata 20 milioni di volte. Un portavoce dell’azienda Apptopia avrebbe rivelato confidenzialmente a Newton che i download totali di BeReal sono già 29,5 milioni. Inoltre, circa 333.000 persone, sempre secondo Apptopia, hanno scaricato BeReal nella sola giornata di domenica 17 luglio.

Anche a dare un’occhiata all’App Store italiana si rimane impressionati dalle recenti performance di BeReal. Nel nostro Paese l’app è ora in sesta posizione, alle spalle di competitor ben più noti e di “antica” nascita, come Facebook e WhatsApp.

BeReal, l’app diversa

L’azienda francese ha fatto sapere che BeReal è “un luogo sincero e divertente in cui le persone possono condividere le proprie vite con gli amici.

Vogliamo far sentire bene le persone con se stesse e le loro vite. Vogliamo un’alternativa ai social network che creano dipendenza, alimentando il confronto sociale e rappresentando la vita con l’obiettivo di accumulare influenza”.

Non solo: in una sezione ad hoc con diverse avvertenze, leggiamo che “BeReal può creare dipendenza”, “BeReal ti frustrerà” e “BeReal non ti renderà famoso”.

Come mai la società si presenta in questo modo? Cos’è BeReal, e perché l’app sta avendo questo grande successo?

Cos’è BeReal

L’app BeReal nasce in Francia nel 2020 e conquista una grande popolarità l’anno successivo negli Stati Uniti.

Sta diventando l’applicazione preferita dalla generazione Z. Come recita il motto dell’azienda, “BeReal è la vita, la vita vera, e la vita vera non ha filtri”.

Ma come funziona BeReal? In questo modo: ogni giorno, a un orario casuale, si riceve una notifica. Da quel momento – qualunque ora sia, ovunque ci si trovi – si hanno due minuti di tempo per scattare una foto. BeReal attiva entrambe le fotocamere del telefono, quella anteriore e quella posteriore, e le due immagini vengono scattate contemporaneamente. Ma attenzione: non si ha la possibilità di ritoccare le foto.

BeReal, poi, richiede sempre una partecipazione attiva. Non si possono vedere le immagini altrui prima di aver pubblicato la propria. Inoltre non esistono i pulsanti reaction (il cuore, il pollice levato eccetera). Per mostrare la propria reazione emotiva a una foto altrui c’è la funzione RealMoji, che impone di scattarsi un selfie.

Infine, gli utenti hanno anche la possibilità di scattare foto oltre i due minuti prestabiliti, ma l’app lo segnala. E si passa per utenti che “barano”, che non stanno al gioco della spontaneità.

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I motivi del successo

Il successo sempre crescente di BeReal sta proprio lì, nel porsi (furbescamente) come social spontaneo, non aggressivo né ossessivo. Senza pubblicità e senza follower visibili.

BeReal si propone come app della sincerità. E va a toccare un argomento molto sensibile: è come se tra molti giovani, oggi, fosse in atto una reazione all’eccessiva sofisticazione e pervasività dei social, come vi abbiamo raccontato in un altro articolo parlando della nuova moda degli 0.5 selfie.

Certo, c’è da domandarsi se questa presentazione dell’app francese come baluardo della discrezione non sia una strategia pubblicitaria. Anche perché una notifica che, a qualunque ora del giorno e della notte, dà centoventi secondi per scattare un’immagine, non ci sembra andare esattamente in direzione della scarsa invadenza.

Ma comunque stiano le cose, una certezza c’è, ed è che i numeri stanno ampiamente premiando BeReal.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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