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Apple e le protezioni biometriche al posto delle chiavi

Come l'impronta digitale modificherà il nostro rapporto con le auto

La sicurezza non è mai troppa e Apple lo sa molto bene. Una compagnia in grado di gestire dati di milioni di utenti in modo, si spera, sempre più sicuro può garantire successo anche in altri settori affini. L’automotive è un buon esempio di sinergia tra il mondo della tecnologia e la sicurezza di un “dispositivo”, l’automobile, di uso quotidiano.

Smartphone e auto sempre più vicini

Dopo le chiavi manuali, elettroniche e mille altri stratagemmi non poteva mancare l’integrazione delle protezioni biometriche. Se la vostra auto è in grado di riconoscere la vostra presenza, semplicemente avendo in tasca la chiave di apertura, il momento in qui sbloccherete la vettura semplicemente guardandola non è lontano.

L’apertura classica, ormai obsoleta, si sta aggiornando: lo sblocco tramite smartphone è già realtà mentre Hyundai è in procinto di rilasciare un’auto compatibile con l’impronta digitale entro l’anno. Sembra proprio che  sia Apple ad occuparsi di questa tecnologia che permetterà l’accesso del guidatore tramite i famosi supporti biometrici (voce, impronte digitali, volto, scansione della retina).

Le prove di tutto ciò non sono ancora molte ma una recente pubblicazione ha rivelato un brevetto che, sotto il nome di “Sistemi e Metodi per l’Accesso al veicolo“, supporta le indiscrezioni sull’uso del Face ID per la sicurezza delle auto. Tutto ciò spiana la strada verso un futuro sistema di “account utente” anche per le auto, al pari di quello di uno smartphone o della vostra piattaforma di streaming preferita.

La musica, l’altezza del sedile, la climatizzazione saranno solo alcuni dei parametri che l’auto imposterà automaticamente riconoscendo guidatore e passeggeri. Anche se questo brevetto è stato pubblicato già un paio di anni fa  -il deposito e l’archiviazione completa sono avvenuti nel Febbraio 2017- alcune tecnologie sono rimaste le stesse mentre altre si sono aggiornate; pensate semplicemente ai rapidi progressi sulla guida autonoma. Non è quindi ancora chiaro se il brevetto rappresenti qualcosa legato ad un progetto attivo e se Apple stia solamente proteggendo le sue idee.

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Source
engadget.com

Federico Marino

Amante dei motori, specie quelli grossi e rumorosi, appassionato di tecnologia e di tutto ciò che è scientifico e innovativo. Studente in ingegneria energetica, tento di sopravvivere al caos della Grande Milano con una piccola reflex, rock 'n 'roll sempre in cuffia e tanti buoni propositi!

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