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Attex: come salvare un’azienda storica | #PassamiIllink

Dai tessuti stampati alle mascherine personalizzate: ecco come si è reinventata l'azienda comasca che ha lavorato con i grandi brand della moda

Questa settimana #PassamiIlLink ci porta a Luisago, in provincia di Como. La frazione di Portichetto infatti ospita Attex, azienda creata da Raffele Pascucci nel 1962. Questa impresa comasca si occupa di moda. O meglio, produce accessori di altissima qualità, incluse cravatte, papillon, bretelle, sciarpe e molto altro ancora.

Attex, dalla provincia di Como al mondo intero

Attex mascherine personalizzabiliA raccontarmi la storia di Attex è Noemi Pascucci, classe 1996. Nipote del fondatore, Noemi mi racconta con entusiasmo la storia di un’azienda che è riuscita a farsi strada non solo in Italia, ma anche in Europa, negli Stati Uniti e in Medio Oriente. Raffaele Pascucci infatti ha usato la sua conoscenza delle lingue straniere per espandere gli orizzonti della società. Non parliamo solo di mercati diversi. Nel corso degli anni la società ha ampliato il suo portfolio passando dai tessuti stampati ad accessori che fossero sinonimo di eleganza e qualità. Tra questi cravatte, pochette e papillon capaci di conquistare persino i grandi brand: “Abbiamo collaborato con Dolce e Gabbana, Armani, Lacoste, Sandro e molti altri”, mi spiega Noemi. 

Negli anni 2000 il controllo dell’azienda è passato ad Attilio Pascucci, figlio di Raffaele: “Mio papà ha introdotto la sciarperia – mi racconta con orgoglio Noemi – e ha deciso di puntare sull’abbigliamento casual”. Una scelta da un lato necessaria, visto che gli abiti informali hanno preso il sopravvento, e dall’altra capace di aprire un nuovo mercato per Attex. 

Un nuovo business: le mascherine

Le mascherine di Tech Princess prodotte da AttexNoi di Tech Princess abbiamo scoperto Attex durante le settimane di chiusura. Come molte aziende, anche la nostra aveva bisogno di mascherine. Non volevamo però accontentarci di qualcosa di tradizionale o di un prodotto che arrivasse dall’estero. Ci piaceva l’idea di affidarci ad un’azienda italiana. E magari di dare a questo accessorio, ormai indispensabile, anche un tocco personale. La nostra ricerca ci ha portati – virtualmente – a Luisago. Qualche telefonata, un bel catalogo da sfogliare e in pochi giorni sono arrivate le nostre mascherine. Abbiamo optato per due varianti: una bianca e una blu, entrambe con il logo di Tech Princess.  Inutile dirvi che ci sono piaciute subito: sono comode, sono sorprendentemente eleganti e piuttosto originali nella forma. 

Ma come si passa dagli accessori di alta moda alle mascherine? “L’idea è venuta a mio papà. Era un modo sia per aiutare concretamente le persone sia per salvare i posti di lavoro dei nostri dipendenti”. 

A questo punto Noemi mi fa capire che c’è qualcuno che può raccontare questa storia meglio di lei. E così passa il telefono ad Attilio Pascucci, suo padre: “Il giorno in cui mi è venuta questa idea ho preso, sono andato in azienda, ho cominciare a studiare il prodotto, ho fatto una prova, chiedendo aiuto alla stamperia vicina, e il risultato ci è piaciuto”.

Da questi primi esperimenti sono nati due modelli distinti. Il primo è rettangolare, classico. Fin troppo, a giudicare dalle parole di Attilio. Il secondo tipo, con la cucitura centrale, è chiaramente il suo preferito. Il più originale. Attilio infatti non voleva copiare le mascherine presenti sul mercato, voleva qualcosa di nuovo, qualcosa che potesse essere indossato con disinvoltura e che riuscisse a portare anche una ventata di allegria. E così, accanto al taglio originale, sono arrivate anche le stampe floreali, i colori e i pattern adatti anche ai più modaioli.

Attex Passami il linkIl titolare di Attex mi racconta anche la sua prima consegna: 150 mascherine da recapitare ad una farmacia. Peccato che l’indirizzo utilizzato fosse quello della sede legale e non quello della farmacia: “A mezzogiorno ero da tutt’altra parte con la farmacia che chiudeva alle 12.30. Siamo riusciti a consegnarle in tempo. Alle 16.00 però mi chiama il proprietario. Ho pensato ci fosse qualche problema e invece le aveva già vendute tutte”.

Da lì le cose sono indubbiamente migliorate. Alle farmacie poi si sono affiancati ristoranti e alberghi di lusso. Non solo in Italia ma anche a Montecarlo e a Londra. Vista la necessità di usarle, gli hotel hanno deciso di acquistare mascherine personalizzate con il proprio logo da fornire ai dipendenti. Un trend che nelle prossime settimane potrebbero seguire anche molti altri settori. 

Come aiutare Attex?

Le mascherine di AttexSe ormai siete fedeli lettori di Tech Princess conoscerete il meccanismo, per tutti gli altri facciamo un rapido riassunto. Per aiutare le aziende di #PassamiIlLink dovete prima di tutto… passare il link! Insomma, fate conoscere Attex a tutti i vostri amici, parenti e conoscenti.

Se invece volete sapere qualcosa di più su Attex potete visitare il sito web, l’account Instagram e la pagina Facebook.  Infine, se state cercando nuove mascherine, un po’ più alla moda o magari personalizzabili, contattateli! Noemi e Attilio saranno felicissimi di darvi una mano a scegliere il modello giusto, con tanto di campione che viene realizzato per mostrarvi il risultato finale prima di mandare in produzione il vostro ordine. 

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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