Che si sia favorevoli o fieramente avversi a celebrare la Festa della donna, una cosa è certa: se ne è già cominciato a parlare.
Soprattutto dal versante pratico: cosa regalo alla mia partner? Ed ecco che il web sta iniziando a riempirsi di liste di regali di qualunque sorta: di tendenza, ispirati a quel film o a quel romanzo, low budget o super lussuosi, Made in Italy o esotici…
E non solo: spuntano anche i primi concorsi legati all’8 marzo. Concorsi che tendono a mettere in palio oggetti che (saprete perdonarci questa ormai deprecabile distinzione di genere) di solito interessano più le donne che non gli uomini.
Della categoria dovrebbero far parte anche i gioielli. Ed è su questo argomento – un concorso con in ballo alcuni (anzi, molti) gioielli – che nei giorni scorsi è circolata una clamorosa bufala. Bufala ma anche truffa. Scopriamo di cosa si è trattato.
Pandora regala braccialetti
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Sembra che il giorno in cui la fake news abbia avuto più visibilità sia stato il famigerato venerdì 17 (febbraio).
Sui social è circolato il seguente testo: “In onore della Giornata Internazionale della Donna, rendiamo omaggio a 5.000 donne eccezionali con un braccialetto esclusivo che rappresenta l’essenza della forza e della determinazione femminile.”
In bella vista, oltre all’immagine del presunto premio, il logo di Pandora, nota azienda danese di produzione e distribuzione di gioielleria.
Ma come fare per aggiudicarsi uno dei 5.000 – mica pochi – braccialetti che Pandora regala?
Il concorso
Per partecipare all’ambito concorso occorre seguire un link (diffusissimo nei giorni scorsi sui social) e partecipare a un semplice questionario.
Si tratta di quattro domande che richiedono una risposta immediata. Quali domande? Eccole: Conosci pandora? Quanti anni hai? Cosa pensi di Pandora? Ci consiglieresti ai tuoi amici?
Nulla di troppo strano, in fondo: Pandora regala braccialetti in edizione limitata, e in cambio indice un sondaggio d’opinione per tastare il polso sulla percezione della propria azienda da parte dei consumatori.
Il danno e la beffa
Peccato che tutto ciò unisca in maniera mirabile una bufala e un tentativo di truffa.
Partiamo dalla fake news. Pandora (anche se non è arrivata alcuna smentita dai suoi canali ufficiali) non ha mai indetto alcun concorso, e non regala bracciale alcuno. Anche perché omaggiare 5.000 fortunati di un prezioso a tiratura limitata sarebbe un investimento notevole.
Ma c’è di peggio. Il sondaggio indetto è stato creato ad arte per raggirare gli utenti. Vediamo in che modo.
Il sondaggio truffa
Due sono i fattori che inducono a percepire come autentico il finto sondaggio indetto da chi si è spacciato per Pandora.
Il primo, il set di domande. Si tratta di quattro quesiti semplicissimi e non troppo invasivi, che porterebbero via non più di un paio di minuti. Nel consumatore, spesso, si stimola un curioso senso di responsabilità: a fronte di un impegno minimo, fornisco il mio parere su un’azienda che comunque mette in palio un premio ambito.
Secondo fattore che potrebbe indurre a partecipare al concorso, la grafica. In apparenza, il logo di Pandora che campeggia sul sondaggio sembra proprio autentico.
Il tentativo di phishing
Tuttavia, ecco nascondersi il tentativo di raggiro.
Una volta risposto alle quattro domande, non c’è molto da attendere: siamo proprio noi uno dei 5.000 vincitori di uno dei braccialetti che Pandora regala per la Festa della donna. Che fortuna!
Prima, però, un piccolo ulteriore passo: dobbiamo inserire i nostri dati sensibili e quelli della nostra carta di credito.
E la truffa è servita: chi si fida, potrebbe trovarsi non con un bracciale al polso, ma con il conto in banca alleggerito.
E chi avesse inserito solo le proprie credenziali, subodorando il tentativo di truffa, con buona probabilità sarebbe poi finito nel mirino di campagne di spam selvaggio.
Facciamo attenzione
I segnali di un messaggio ambiguo, in realtà, provenivano già da un messaggio scritto in modo non troppo elegante. “In onore della Festa della donna” anziché “In occasione” suona, ad esempio, buffamente marziale.
Ma lasciamo perdere il versante semantico, questione da specialisti. E ricordiamoci che le aziende serie non chiedono mai i dati della carta di credito ai propri utenti attraverso campagne pubblicitarie.
I tentativi di phishing, inoltre, si infittiscono sempre in corrispondenza di festività o ricorrenze (ultima in ordine di tempo è stata San Valentino).
Restano sempre validi i vademecum che periodicamente appaiono in Rete: ne trovate anche stilati da noi.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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