Netflix è costretta a licenziare altri 150 dipendenti dopo il crollo degli abbonati

Netflix sta facendo i conti con un calo notevole degli abbonati e dei guadagni e, per arginare i danni, il colosso dello streaming è attualmente costretto a lasciare a casa alcuni dipendenti. Dopo un primo licenziamento avvenuto a fine aprile, che ha interessato gli scrittori di Tudum, oggi Netflix ha terminato i contratti con 150 dipendenti, per lo più con sede negli Stati Uniti.

Un brutto momento per Netflix

Ad aprile, durante la chiamata con gli analisti, Netflix ha annunciato che nel primo trimestre del 2022 la sua piattaforma ha perso circa 200.000 abbonati. Si tratta del primo calo di abbonati in dieci anni di attività dell’azienda: un brutto colpo per il servizio di streaming.

Il calo ha ovviamente deluso le aspettative di crescita dell’azienda, che prevedeva un aumento di 2.5 milioni di nuovi abbonati durante il trimestre, con Wall Street che se ne aspettava invece 2.8 milioni. Netflix invece ha dovuto fare i conti con il suo primo calo di utenti dalla sua nascita, dovuto secondo l’azienda all’aumento della concorrenza e al grande problema della condivisione delle password.

L’azienda, durante l’annuncio dei numeri del primo trimestre, ha spiegato che si aspetta di perdere ulteriori utenti in futuro. Più precisamente le previsioni indicano un calo di 2 milioni nel secondo trimestre del 2022.

Arriva un nuovo blocco di licenziamenti per arginare il calo degli abbonati Netflix

Questo ha fatto sì che l’azienda cercasse alcune soluzioni per ridurre i costi, licenziando 150 dipendenti, principalmente con sede negli Stati Uniti. Secondo quanto riferito, i dipendenti interessati includono un numero in posizioni di alto livello. È il secondo round di licenziamenti in poco tempo per l’azienda, che conta circa 11.000 dipendenti. Un numero imprecisato di personale collegato al sito web interno, Tudum, è stato licenziato il mese scorso.

Un portavoce della società ha affermato che i licenziamenti sono direttamente legati a un rallentamento della crescita dei ricavi di Netflix. “Come abbiamo spiegato sugli utili, il rallentamento della crescita dei ricavi significa che dobbiamo anche rallentare la crescita dei costi come azienda. Quindi, purtroppo, oggi lasciamo andare circa 150 dipendenti, per lo più con sede negli Stati Uniti” ha detto un portavoce di Netflix a Engadget.

Recentemente il servizio di streaming ha deciso di cancellare alcuni progetti in via di sviluppo. Tra questi troviamo Wings of Fire, del produttore esecutivo Ava DuVernay; una serie chiamata Antiracist Baby e With Kind Regards From Kindergarten. Alcune fonti di Variety, però, affermano che la motivazione della cancellazione non sarebbe legata al taglio dei costi.

Il servizio di streaming starebbe anche valutando l’aggiunta di un abbonamento economico ma che integri la pubblicità. Questo consentirebbe agli abbonati di pagare un prezzo inferiore in cambio della visione di alcuni spot pubblicitari durante la fruizione dei contenuti. Netflix non è la prima che si interessa a queso tipo di abbonamenti: recentemente Disney+ ha annunciato un livello di abbonamento simile, con la pubblicità, per la fine del 2022.

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