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Don Dracula: un conte vampiro ‘inedito’ in trasferta in Giappone

Un anime dedicato al celebre conte vampiro della letteratura ma in versione del tutto inedita

Un conte Dracula come non l’avete mai visto è il protagonista dell’anime che ripercorreremo questa settimana nella nostra rubrica. Don Dracula è il titolo di una serie animata, andata in onda per la prima volta nel 1982, prodotta dallo studio d’animazione Tezuka Productions e diretto da Masamune Ochiai. L’anime è a sua volta l’adattamento del manga scritto e disegnato da Osamu Tezuka, che in Italia è stato pubblicato da Ronin Manga in 3 volumi.

La serie animata Don Dracula è composta da soli otto episodi dalla durata di 24 minuti circa. Come accennato all’inizio, vi ritroviamo un conte Dracula totalmente diverso dal vampiro succhiasangue e inquietante che nasce dalla penna di Bram Stoker. Qui infatti è mostrato al pubblico in chiave divertente, quasi demenziale, con tratti inediti ed esilaranti.

Don Dracula: la storia dell’anime

Il conte Dracula si trasferisce in Giappone

La storia raccontata nell’anime presenta sin da subito appigli differenti a quella originale. Il nostro conte Dracula, che sappiamo essere originario della Transilvania, nell’anime decide di trasferirsi in Giappone. Non è tuttavia da solo: oltre al suo inseparabile servo Igor, il conte ha una figlia, Ciocolla, alla quale è fortemente affezionato. La ragazzina è d’altronde molto sveglia, e sarà proprio lei a tirare fuori il papà da varie disavventure in cui lo vedremo immischiato.

don dracula figlia anime

Don Dracula e Ciocolla si trasferiscono dunque in Giappone, ma qui arriva anche la nemesi del nostro conte: il professor Van Helsing. Chi conosce la storia, sa che Van Helsing è un cacciatore di vampiri e mira ad uccidere Dracula. Anche nell’anime è infatti questo il suo obiettivo; tuttavia anche il temibile cacciatore è reso nell’anime buffo e divertente.

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L’incontro con un ‘temibile’ Van Helsing

Scordatevi i tratti pericolosi del classico Van Helsing: il nostro cacciatore di vampiri è un omino molto basso, con pochi capelli e, soprattutto, con un problemino al lato B che gli impedisce di star seduto e fare movimenti bruschi (ci siamo capiti, no?). Porta sempre con se una croce con la quale cerca di scovare le sue prede. Quando viene a conoscenza che Dracula si è trasferito in Giappone e che sua figlia frequenta una scuola serale – le è infatti possibile quella di giorno a causa della luce del sole -, Van Helsing decide di farsi assumere come professore.

Sfoderando la sua croce, comprende sin da subito che Ciocolla è la figlia di Dracula. Attraverso lei riesce a scovare il nascondiglio del conte vampiro, ma il primo tentativo fallisce, anche a causa del suo ‘problemino’. Dracula riesce a sfuggirgli, ma il cacciatore è determinato a catturarlo ad ogni costo.

don dracula van helsing

Una serie di esilaranti disavventure

Nel corso degli otto episodi dell’anime Don Dracula, siamo così proiettati in una serie di disavventure che hanno come protagonista un conte tanto imbranato quanto divertente. Se da una parte deve fuggire alla caccia, non proprio efficiente, di Van Helsing, dall’altra il nostro vampiro è occupato ogni notte a cercare sangue con il quale nutrirsi. Dracula, infatti, vuole bere sangue da bellissime donne vergini, ma la sua caccia finisce sempre male. Non solo in Giappone nessuno crede ai vampiri, ma il nostro conte viene sempre immischiato in faccende non previste che lo mettono nei guai.

Questo gli rende impossibile soddisfare la sua sete di sangue, al punto che fino all’ottavo episodio non riesce a berne neppure una goccia. Infatti, nel finale, il nostro protagonista è debilitato e affranto, motivo per il quale decide di fare un gesto drastico.

Il finale

Nell’ultimo episodio, ritroviamo il Conte Dracula all’altare con un’affascinante fanciulla. Il vampiro ha deciso infatti di sposarsi pur di avere sangue giovane col quale nutrirsi. Peccato che il matrimonio finisca ancor prima di iniziare, facendo tornare Dracula al punto di partenza. A questo si aggiunge un terribile problema ai denti, che inizia a tormentare il nostro protagonista. Dracula non ha alcuna intenzione di rivolgersi ad un dentista, ma sua figlia non sta ad ascoltarlo e prende appuntamento con l’unico dentista aperto anche di notte.

Quando Dracula scopre che il dentista è in realtà un’affascinante dottoressa, abbandona le sue reticenze e si stende sul lettino. Quando però la dottoressa mostra il suo vero volto e si dice pronta ad estrarre il suo canino, Dracula scappa via, non voltandosi più indietro. L’ultima battuta è affidata alla figlia Ciocolla, alla quale il dentista porge il conto della visita: “Ma lei è un vampiro! Solo che al posto del sangue, succhia i soldi!”

don dracula finale

Don Dracula: curiosità e considerazioni sull’anime

Un Dracula tra parodia e dramma

Il racconto delle vicende di Don Dracula rendono ancora più chiaro che ci troviamo di fronte ad un anime che ci mostra il protagonista e il mondo dei vampiri sotto una luce completamente nuova. I toni seri e drammatici della storia originale lasciano qui il posto a quelli della commedia e della parodia. Il conte Dracula non è più il mostro temibile e assassino che la letteratura ci ha presentato, ma è un personaggio sfortunato, goffo, immischiato in vicende esilaranti e quasi sempre nei guai. Caratteristiche che rendono il prodotto tra i più divertenti di quegli anni, ancora oggi ricordato con affetto dai giovanissimi degli anni ’80.

Certo, nell’anime non mancano anche momenti seri, talvolta drammatici, che sembrano quasi stonare con la narrazione. Esistono anche scene di violenza tale che renderebbero oggi l’anime vietato ai minori. Inoltre non mancano momenti in cui Dracula abbandona il suo lato parodico per ‘umanizzarsi‘. Accade ad esempio quando, ormai esausto per la mancanza di sangue con cui nutrirsi, crolla in lacrime, commosso, tra le braccia di sua figlia che gli ha appena proposto di bere il suo.

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Don Dracula come C’era una volta Pollon?

Potrebbe venir da dire: ‘Peccato che siano soltanto otto episodi’, e in verità il divertimento è tale che qualche puntata in più non sarebbe dispiaciuta. Va tuttavia sottolineato che, in soli otto episodi, Don Dracula riesca a centrare perfettamente l’obiettivo come un anime con 50 episodi: intrattenere il suo pubblico, divertendolo ma lasciando anche qualche piccolo insegnamento.

La verità è che l’anime in se non si prefigge di dare una qualche morale allo spettatore, avendo invece il solo obiettivo di intrattenerlo. Nonostante questo, i brevi momenti seri che troviamo nella narrazione rimangono impressi, lasciando allo spettatore un segno. Un anime, Don Dracula, che in tanti elementi riporta alla mente ‘C’era una volta Pollon’, che, forse neanche per coincidenza, esce nello stesso anno.

La sigla

L’anime Don Dracula mantiene anche in Italia le sigle giapponesi.

Desiderosi di rivivere altre storie di anime degli anni ’80? Vi ricordiamo che siamo andati all’avventura con Goku, protagonista di Dragon Ball. Ci siamo tuffati nella missione de La regina dei mille anni e tra le stelle col principe Chobin. Abbiamo vissuto i tormenti d’amore di Johnny e della dolce Kyoko. Ci siamo immersi nelle battaglie su pattini a rotelle di Muteking. Abbiamo vissuto il drammatico percorso di Remi e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e BenjiShingo e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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