L’ultima rubrica dell’anno è un’edizione speciale, che ripercorre le fake news del 2023 scegliendone una emblematica per ogni mese.
Lette una di seguito all’altra, queste pseudonotizie mostrano come ormai le bufale ci vengono somministrate su qualunque argomento, e con diversi gradi di raffinatezza. L’intelligenza artificiale generativa, poi, le rende (e renderà) sempre più difficili da intercettare: dovremmo insomma essere sempre più scaltri e alfabetizzati.
Ma iniziamo le carrellate delle 12 fake news simbolo del 2023.
Fake news 2023, gennaio: il saluto nazista di Ratzinger
Ecco una bufala esemplificativa di come, decontestualizzando una porzione di testo o un’immagine, se ne possa alterare il significato originario.
Qui, una foto sembrerebbe ritrarre un giovane Joseph Ratzinger mentre fa il saluto nazista. Ma allargando l’immagine si vede il futuro pontefice celebrare messa assieme al fratello Georg. Entrambi stanno semplicemente tendendo in avanti entrambe le braccia, come da gesto liturgico.
Nessun saluto sospetto, dunque, ma bufala creata ad arte per rinfocolare i dubbi su presunte simpatie naziste di Papa Benedetto XVI da ragazzo.
Fake news 2023, febbraio: la truffa dei braccialetti Pandora
La bufala regina di febbraio ci ricorda come spesso le bufale vadano a braccetto con il tentativo di phishing.
In previsione dell’8 marzo, festa della donna, alcuni malintenzionati hanno indetto un concorso truffa secondo cui Pandora avrebbe messo in palio 5.000 bracciali. L’azienda si sarebbe poi pubblicamente dichiarata estranea alla vicenda, ma intanto chi avesse cliccato sui link truffaldini avrebbe rischiato di vedersi prosciugato il denaro collegato alla propria carta di credito.
Fake news 2023, marzo: qualcuno insulta a nome nostro
La fake news emblematica del marzo 2023 è ciclica: la sua comparsa risale addirittura al 2014.
Sulle bacheche Facebook dei destinatari della burla, è apparso un messaggio di testo secondo cui per via di un attacco hacker c’era chi ha insultato a nome loro alcuni contatti sul social. Nulla di vero, ma una bufala che fa leva sulla paura di non aver protetto abbastanza i propri dati (anziché aver paura, comunque, sarebbe meglio agire e proteggere). E sul fatto che, essendo noi i potenziali mittenti dei messaggi sgraditi, non possiamo verificare se siano stati inviati davvero.
Fake news 2023, aprile: aiuto, uno squalo!
Tutta colpa di Steven Spielberg, se ancora nel 2023 si ha paura degli squali anche a latitudini del tutto incongrue.
E così, nel mese di aprile, una fake news diffusa in rete ha gettato nel panico i più sensibili all’argomento: uno squalo bianco si sarebbe spiaggiato a Tirrenia. Bufala numero uno: la notizia originaria riportavs lo stesso episodio, ma avvenuto in North Carolina. Bufala numero due: non era vero nemmeno quello. Si è trattato di qualcosa di cui avremmo sentito parlare sempre più spesso, ossia di un’immagine prodotta dall’intelligenza artificiale generativa.
Fake news 2023, maggio: non siamo mai stati sulla Luna
La fake news di maggio 2023 non ha bisogno di presentazioni né di spiegazioni, essendo uno dei grandi classici della materia in questione. Di tanto in tanto, dal lontano 1976, qualche complottista spunta con una tesi assurda che dimostrerebbe come l’uomo non sia mai stato sulla Luna.
È una bufala a cui siamo così affezionati che, se dovesse un giorno scomparire, sospettiamo che ci mancherà.
Fake news 2023, giugno: il Gabibbo ai funerali di Berlusconi
La bufala di giugno è emblematica per due motivi. Intanto, è collegata a un evento storico (a prescindere dal giudizio politico e umano che si dà al personaggio): la morte di Silvio Berlusconi.
E poi segna l’irruzione dell’IA generativa nelle fake news, con cui stavolta si sono create ad arte alcune immagini in cui appare il Gabibbo all’interno del Duomo, durante i funerali dell’ex leader di Forza Italia.
Fake news 2023, luglio: l’emergenza climatica non esiste
Uno dei leitmotiv antiscientifici degli ultimi anni vuole che l’emergenza climatica non esista. Per dimostrarlo, tra le varie sciocchezze, si indicano giornate con un caldo record nel passato (come se fosse un elemento sufficiente a dimostrare la bizzarra tesi).
Peccato però che la fake news circolata nel mese di luglio del 2023 portava con sé una notizia falsa: contrariamente a quanto diffuso sui social, a Roma nel 1967 non si sono mai raggiunti i 42 gradi.
Fake news 2023, agosto: fare il bagno solo due ore dopo aver mangiato
Ad agosto ci siamo divertiti a sfatare un luogo comune antico, secondo cui si può fare un bagno al mare solo due ore dopo aver mangiato.
È intuitivo che ci siano troppe variabili in gioco (quantità e qualità di cibo assunte, temperatura dell’acqua, caratteristiche fisiche individuali…) perché il monito possa essere preso tassativamente sul serio.
Fake news 2023, settembre: il “Non autorizzo” su Facebook
A settembre ecco un altro tormentone ciclico, che palesa la nostra ingenuità in materia informatica (e legale): chissà quanti utenti dei social hanno fatto copia-incolla sulla propria bacheca del messaggio che non autorizza Meta a… diventare a pagamento.
E qualche mese prima, un grottesco messaggio simile diffidava Meta dal diffondere i nostri dati sensibili (quegli stessi che avevamo già autorizzato a trattenere e divulgare una volta aperto l’account).
Fake news 2023, ottobre: i no vax e il malore dell’autista di Mestre
A ottobre sono tornati in auge i no vax, prendendo di mira l’autista del bus che a Mestre ha centrato un portico (non stiamo parlando di quello che ha causato la morte di 21 persone).
La colpa del malore del conducente? Il vaccino contro il Coronavirus, ma solo secondo le astruse teorie dei no vax.
Fake news 2023, novembre: l’enorme bandiera palestinese allo stadio
Nel novembre 2023 abbiamo scelto una fake news esemplare delle moltissime prodotte da ambo le fazioni all’interno del conflitto fra Israele e Hamas.
In questo caso, un’enorme bandiera della Palestina (in realtà prodotta dall’IA) avrebbe campeggiato nello stadio calcistico dell’Atletico Madrid.
Fake news 2023, dicembre: il cardinale di Natale
È ancora l’intelligenza artificiale generativa di immagini la protagonista dell’ultima bufala dell’anno.
Che ci mostra un uccello inesistente, il cardinale di Natale, il cui piumaggio bianco e rosso ricorda da vicino quello, appunto, di Babbo Natale.
Non ci resta che augurarvi un buon 2024, e ricordarvi di fare sempre attenzione a ciò che leggete o vedete. Al minimo dubbio, verificate!
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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