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Incentivi For Dummies: la guida completa (e aggiornata) sull’Ecobonus auto

Gli incentivi auto 2020 sono arrivati: ecco una guida per districarsi tra livelli di emissione, rottamazioni e sconti

Ecobonus 2020

Da sempre, quando vengono deliberati, sono attesissimi.
Quest’anno, si è fatto desiderare ma alla fine l’Ecobonus 2020 è arrivato, e in una forma che accontenta anche i più scettici.
Non sto parlando del nuovo iPhone 12 o dei biglietti per il concerto di Ultimo: sto parlando degli incentivi per l’acquisto di una nuova auto.

Chiamateli incentivi, ecobonus, incentivi rottamazione, sogni non più proibiti.
Abbiamo preparato una puntata speciale della nostra rubrica “Auto for Dummies”, in cui spieghiamo in maniera chiara e semplice il mondo dell’auto.
Allacciate le emissioni di anidride carbonica, Incentivi For Dummies inizia!

Aggiornamento al 14/09/2020: ATTENZIONE! Ad oggi, gli incentivi per la terza fascia di emissioni, quella tra 91 e 110 g/km di CO2 si sono totalmente esauriti. Al momento non è dato sapere se verranno ripristinati. Nel frattempo ci sono state nuove rimodulazioni: nelle prossime ore ci saranno tutte le nuove modifiche.

Ecobonus 2020: che cosa sono gli incentivi?

Partiamo dalle basi.
Cosa sono gli incentivi?

In generale, un incentivo è un aiuto economico che viene erogato da un ente, che può essere lo stato, un’azienda, un ente pubblico o altro, per convincervi ad acquistare un servizio o un bene, oppure a sostituire un servizio o un bene in vostro possesso obsoleto, inquinante o pericoloso.

Di solito, gli incentivi riservati alle auto sono chiamati “incentivi rottamazione“, poichè per essere attivati o sfruttati al massimo della scontistica c’è bisogno di rottamare un’auto più inquinante.

A quanto ammontano gli incentivi statali?

Abbandoniamo per un attimo la sfera “For Dummies” e andiamo sul tecnico. Sono solo 5 minuti, promesso.
Gli incentivi statali, che prima si chiamavano Ecobonus all’inizio dell’anno, sono stati inseriti all’interno del Decreto Legge Rilancio del Luglio 2020.

incentivi auto ecobonus

In questo decreto, si legge che, per far fronte alla domanda di veicoli meno inquinanti per sostituire i vecchi modelli poco ecologici, sarà possibile usufruire di una scontistica compresa tra i 3500 e i 10 mila euro in caso di rottamazione, e tra i 1750 e i 6000 senza rottamazione.
Sulle cifre specifiche, diverse a seconda del diverso tipo di alimentazione, ci arriveremo poco più avanti.

Queste le cifre per le singole auto vendute. Ma in totale, quanti soldi sono stati investiti?
Il Governo ha inizialmente stanziato 50 milioni di euro
, utilizzabili per acquistare auto nuove ecologiche dal 1 agosto al 31 dicembre 2020. Poi portati a 500 milioni a solo una settimana dall’approvazione del decreto.
Per il Governo stesso e le associazioni di settore, i primi 50 milioni erano sembrati irrisori mentre una cifra di 10 volte superiore appare più consona a saziare la “sete” di auto degli italiani.

incentivi vw passat GTE

Dopo la partenza ufficiale del 1 agosto, infatti, ad oggi sono stati utilizzati più di 25 milioni di euro: non serve una Laurea in Matematica per capire che solo arrivare a Ferragosto sarebbe stata una pura utopia.
Il successo di questi nuovi Ecobonus, rispetto al mezzo flop degli ecobonus per Elettriche ed Ibride Plug-In, è da riscontrare anche nell’apertura del Governo anche ad automobili…. normali.

A cosa servono?

La domanda può sorgere spontanea: perchè qualcuno dovrebbe regalarmi dei soldi per pagare un’auto?

La risposta è piuttosto semplice, seppur articolata.
Com’è intuibile, infatti, è un esborso economico importante per Stato o Regioni (adesso poi vedremo quanto importante), ma ha diversi vantaggi.
Da una parte, grazie ad una scontistica aggressiva si svecchia in modo facile e veloce il parco circolante, che in Italia è il più vecchio d’Europa: 12 anni è l’età media di un’auto in Italia, contro una media europea inferiore ai 10 anni.
Sostituire le auto più vecchie con quelle nuove poi significa mettere in circolazione auto più sicure, più moderne e meno inquinanti.

Se poi guardiamo alla situazione attuale, il settore dell’auto è stato tra i più colpiti dell’emergenza Covid, con vendite crollate ad oltre il 50% in meno rispetto all’anno scorso, con punte di -90% nei mesi di lockdown.
Incentivando l’acquisto di automobili nuove, si riesce a far ripartire l’economia dell’auto, una delle più importanti del Paese.

incentivi auto Skoda scala

L’ultimo vantaggio ce l’hanno però anche i consumatori: risparmiando un bel po’ di soldi, riesco ad acquistare un’auto nuova al costo di un’auto usata.
Se si legge con cura, si vede che l’introduzione degli incentivi statali è vantaggiosa per tutti.
Lo Stato svecchia il suo parco circolante, riducendo incidenti, emissioni, e ricevendo gettito fiscale; il mondo dell’auto riparte con forza dopo una battuta d’arresto epocale; i consumatori riescono a cambiare auto risparmiando molti soldi. La più tipica delle situazioni Win-Win.

Come si compongono gli incentivi, e quali auto ne godono?

Fino a luglio, l’ecobonus era ottenibile solamente acquistando vetture con emissioni di CO2 inferiori a 60 grammi al km, ovvero solo elettriche ed ibride plug-in.
Dal primo agosto, invece, quali auto sfruttano gli incentivi statali?

La risposta a questa domanda è sorprendente, vedendo il dibattito degli scorsi mesi: tantissime.
C’è stata infatti un’inattesa apertura anche per le auto ibride classiche, GPL, metano, e soprattutto verso le più virtuose auto a benzina e a gasolio.
Le auto meritevoli di godere dell’agevolazione sono ora divise in 3 fasce di emissioni: da 0 a 20 g di CO2 al km, tra 21 e 60 g e tra i 61 e i 110 g di anidride carbonica emessa ogni km percorso.

incentivi auto rottamazione

Gli incentivi poi si compongono di due componenti principali.
Lo sconto con rottamazione di un veicolo inquinante (di classe di emissioni compresa tra Euro 0 ed Euro 4) con almeno 10 anni di vita, e lo sconto minimo di 2.000 euro che ogni concessionario deve effettuare sulle auto che rispettano i criteri “emissivi”.
Si possono sfruttare le agevolazioni anche senza un mezzo da rottamare, ma sia la scontistica statale che quella dei concessionari viene ridotta o addirittura dimezzata.
Non sono presenti poi limiti in quanto ad ISEE, patrimonio o altro: chiunque può usufruire degli sconti statali.

Vediamo quindi nel dettaglio a quanto ammontano i tagli per le tre diverse fasce di emissioni.

Prima fascia, tra 0 e 20 g di CO2: fino a 10.000 euro di sconto

La prima fascia comprende tutte le auto che sul mercato hanno emissioni di anidride carbonica inferiore a 20 g al km, ovvero le automobili elettriche, che localmente non emettono nessun inquinante.

incentivi auto 500 elettrica

Queste auto sono le più ecologiche sul mercato, e per questo godono di una scontistica davvero importante.
Lo sconto statale infatti ammonta a ben 8.000 euro in caso di rottamazione, che uniti ai 2.000 euro di sconto del concessionario fanno ben 10.000 euro di incentivo.
Senza la rottamazione di un’auto inquinante, lo sconto statale scende a 5.000 euro, che unito ai 1.000 del concessionario fanno un totale di 6.000 euro, poco più della metà.

incentivi auto renault zoe

Se stavate già pensando di prendere una Tesla Model S, però, frenate i bollenti spiriti.
Se infatti non ci sono limitazioni dal punto di vista del tenore di vita, lo Stato ha imposto un limite massimo al prezzo di listino di 61 mila euro, compresa l’IVA.
In questa fascia, quindi, entrano a pieno diritto le elettriche compatte come Renault Zoe, Hyundai Kona Electric o Smart Fortwo EQ, oppure medie come Tesla Model 3 Long Range.

Seconda fascia, tra 21 e 60 g di CO2: fino a 6.500 euro di sconto

Nella seconda fascia, trovano posto le automobili con emssioni comprese tra 21 e 60 g di CO2, ovvero le Plug-In Hybrid. Se non avete ben chiara la differenza tra ibride normali, Plug-In Hybrid e Mild Hybrid, vi rimando ad un altro Auto for Dummies, che spiega bene questa differenza.

Per queste ibride con la spina, dotate di un motore termico ed uno elettrico, e capaci di percorrere fino ad un centinaio di km solo in modalità elettrica, gli sconti ammontano a 6.500 euro con rottamazione (4.500 statali + 2.000 del rivenditore), che scendono a 3.500 (2.500 + 1000) senza rottamazione.

incentivi auto renault zoe

Anche qui c’è il limite del prezzo di listino, fissato come per le elettriche a 61 mila euro con IVA.
Questo “fa fuori” auto di alto livello come Porsche Cayenne E-Hybrid, BMW 530e o simili, ma comprende auto di gran livello come BMW 330e, Mercedes A250e, MINI Countryman Cooper SE o Kia Niro PHEV.

Terza fascia, tra i 61 e i 110 g di CO2: fino a 3500 euro di sconto

Le prime due fasce, come detto, erano già incluse nel precedente Ecobonus, che premiava solamente auto elettriche ed ibride plug-in.

incentivi suzuki swift hybrid

“E le ibride pure? Le Mild Hybrid? I carburanti alternativi? I nuovi diesel e benzina sono efficienti e poco inquinanti!”. Queste le voci e le domande che si sono alzate dalle associazioni dei consumatori, dei costruttori e dell’opposizione nelle Camere. Voci che, alla fine, sono state ascoltate.

incentivi polo metani

Dall’entrata in vigore del Decreto Rilancio, infatti, è inserita una terza fascia meritevole di agevolazioni all’acquisto.
Chi rientra in questa fascia? Tutte le automobili di ogni tipo di alimentazione che emettono tra i 61 e i 110 grammi di  CO2 al km.
Questo significa che tutte le ibride pure, moltissime Mild Hybrid, le auto a GPL e metano e tantissime benzina e diesel sono incluse nella fascia e godono di questi sconti.

BMW 320d auto vendute

E a quanto ammontano? Ovviamente, le cifre sono più basse di elettriche ed ibride plug-in, ma non irrisorie.
Con la rottamazione di un veicolo inquinante, infatti, si ha diritto ad uno sconto di 3.500 euro, formato da 1.500 euro “statali” e dagli ormai canonici 2.000 “tagliati” dal concessionario.
Senza rottamazione, la cifra si dimezza: 1.750 euro di sconto.

Ci sono modelli interessanti in questa terza fascia?

Se per capire quali veicoli sono inclusi nella prima e seconda fascia è pressochè scontato, per quanto riguarda la terza fascia è un po più complesso.

Per sapere infatti quali modelli sono inclusi nella fascia o meno, bisogna andare a vedere le emissioni di CO2 omologate dalla Casa costruttrice in sede di omologazione.
Questo non è ovviamente univoco per tutta la gamma del modello, poichè le emissioni dipendono quasi esclusivamente da motore ed alimentazione: all’interno della gamma di un singolo modello, ci possono essere motorizzazioni ed allestimenti che rientrano nell’ecobonus, ed altri no.

Incentivi auto FIAT Panda e 500

Un esempio lampante? FIAT Panda.
Il Pandino, infatti, è al momento disponibile a listino con quattro motorizzazioni diverse: benzina, GPL, metano e la nuova Hybrid.
Se quindi GPL, metano ed ovviamente Hybrid rientrano nella fascia, il classico 1.2 benzina emette 111 grammi di  CO2 al km, ed è quindi escluso dal ricevere il sostanzioso sconto statale.

incentivi Peugeot 508

In definitiva, però, grazie alla diffusione dell’ ibrido leggero, il cosiddetto Mild Hybrid, e al raggiungimento di emissioni bassissime anche da parte di modelli più grandi e potenti di semplici utilitarie, la scelta è davvero ampia.
Si passa infatti dalle citycar più piccole come Toyota Aygo o Hyundai i10 a berline di rappresentanza come Škoda Superb o Peugeot 508, che con i motori diesel emettono davvero pochissima anidride carbonica.

Mazda-CX-30 su strada 2

Nel mezzo, ci sono compatte anche a metano come Volkswagen Polo, SUV come Dacia Duster o FIAT 500X, compatte come SEAT Leon, e tutte le ibride pure (Toyota Corolla e Hyundai Ioniq ad esempio) e le Mild Hybrid (come BMW 320d o Mazda 3) che prima erano escluse dal bonus.

Cosa devo fare per usufruire degli incentivi?

Il cliente non deve fare assolutamente nulla.
Nessuna registrazione, nessuna richiesta, nessuna burocrazia è a carico del consumatore.
Sarà il concessionario ad inoltrare la richiesta sul sito ecobonus.mise.gov.it e ad “attivare” il taglio al listino previsto dagli incentivi statali.

Ecobonus 2020: ma ci sono solo incentivi statali?

No: le singole Regioni, come anche i singoli Comuni, hanno messo a disposizione degli incentivi “personali” per aiutare in modo ancora più importante il ricambio del parco circolante.

incentivi italia regioni

A volte questi incentivi non sono cumulabili con quelli statali, mentre in altri casi lo sono: quest’ultimo caso crea la “nascita” di mega-incentivi che tagliano il prezzo delle auto ecologiche di oltre 10 mila euro, fino ad oltre quasi 20 mila euro.
Attenzione però: ogni Regione ha fatto ciò che riteneva più giusto, perciò ci sono Regioni molto generose ed altre che, al momento, sono andate più caute, oppure non hanno ancora deliberato nulla.
Ciò che leggerete tra poco è aggiornato alle ultime disposizioni regionali e locali, e verrà aggiornato continuamente in caso di novità.
Non disperate quindi se non c’è ancora la vostra regione: appena ci saranno novità, le leggerete qui sotto!

Incentivi regionali in Emilia-Romagna

L’Emilia-Romagna ha scelto una strada particolare: incentivi per il solo pagamento del bollo, solo per le vetture ibride.
Le elettriche, infatti, godono dell’esenzione dal bollo in Emilia per i primi 5 anni dall’immatricolazione, mentre le vetture ibride devono pagare tutta la tassa di possesso.
La Regione emiliana ha quindi istituito un fondo di 3 milioni di euro valido dal 2020 al 2022, che va a offrire agli acquirenti di auto ibride 191 euro all’anno per il pagamento del bollo.

Sono quindi 573 euro ad auto, divisi in 3 tranche annuali tra il 2020 e il 2022.
Non una cifra astronomica, ma è sicuramente lodevole.

Incentivi regionali in Friuli-Venezia Giulia

In Friuli invece hanno deciso di adottare un approccio più tradizionale.
Stanziati per il 2020 un fondo di 4 milioni di euro per gli incentivi regionali, utilizzabili previa rottamazione di un’auto benzina o diesel di classe Euro 4 o inferiore.
I friulani “fortunati” potranno acquistare un veicolo nuovo, km0 o usato con meno di due anni di vita elettrico, ibrido o bifuel, ma solo benzina-metano. Choices choices.

Gli sconti però sono decisamente interessanti.
Se l’auto scelta è nuova o km0, si potrà usufruire di 3.000 euro per le auto bifuel di cilindrata inferiore a 4.000 cm³, 4.000 per le ibride con cilindrata inferiore a 3.000 cm³ e 5.000 per le elettriche.
Se l’auto è usata, gli sconti si dimezzano: 1.500 per le bifuel, 2.000 per le ibride e 3.000 per le elettriche.

Incentivi regionali in Lombardia

La Lombardia è, come da tradizione, una delle regioni che si è mossa per prima e che ha messo a disposizione di tutti i lombardi la possibilità di sfruttare degli incentivi importanti.
Sono stati infatti 18 milioni di euro i fondi stanziati per l’acquisto di automobili ecologiche per il biennio 2019-20. Ahimè, però, i fondi sono esauriti.
Al momento quindi non ci sono incentivi regionali in Lombardia.
É atteso a breve il rinnovo del bando “Rinnova Autovetture” che abbiamo conosciuto fino a pochi mesi fa, che permetteva di usufruire di sconti davvero sostanziosi, che passavano dai 2.000 euro per le auto con emissioni inferiori a 130 g anidride carbonica al km fino a ben 8.000 euro per le elettriche pure.

Incentivi locali a Milano

Se in Lombardia gli incentivi sono al momento sospesi, lo stesso non si può dire di Milano.
Nel capoluogo meneghino, infatti, sono disponibili incentivi locali che possono essere cumulati con l’Ecobonus statale.
Per poter usufruire del bonus, bisogna essere residenti a Milano dalla data di pubblicazione del bando, avere un mezzo da rottamare, essere maggiorenni e… basta.

A fronte quindi della rottamazione di un veicolo benzina fino a Euro 2 o diesel fino a Euro 5, i milanesi che richiedono l’incentivo possono ottenere degli sconti davvero alti.
Si parte da 4.000 euro per le auto nuove benzina Euro 6, 5.000 per le Bifuel a GPL o metano, 6.000 per le ibride e ben 9.600 per le elettriche.

Facendo due conti, è possibile avere uno sconto cumulato di 19.600 euro su un’auto elettrica, oppure 7.500 su una benzina Euro 6.
Davvero un’occasione da non perdere, ma se siete interessati dovete muovervi: il Comune di Milano ha stanziato solo 1 milione di euro, quindi citando Gerry Scotti a “Chi Vuol Essere Milionario”… “vince il dito più veloce”.

Incentivi regionali in Piemonte

In Piemonte, rispetto alle altre regioni si è deciso di puntare sulle piccole e medie imprese.
L’ obiettivo, ovviamente, è quello di dare la possibilità alle piccole e medie imprese di rinnovare il proprio parco veicoli. Rottamando automobili benzina fino a Euro 1 e diesel fino a Euro 4, si ottiene un incentivo di tra i 4.000 e i 5.000 euro per le auto ibride e tra i 6.000 e i 7.000 euro per quelle elettriche.

Non solo: è possibile anche avere un incentivo di 1.000 euro per convertire i veicoli in bifuel GPL o metano, oppure 3.000 euro per la conversione a monofuel GPL o metano. Interessante per chi voglia tenere il proprio veicolo benzina ancora per qualche anno.

Incentivi regionali in Sardegna

La Sardegna, in un movimento di nostalgia per il primi anni del Regno d’Italia, segue il Piemonte e offre uno sconto importante per le piccole-medie imprese che operano sull’isola da almeno 5 anni.

Queste imprese possono richiedere un contributo regionale pari al 75% del prezzo d’acquisto di un veicolo elettrico.
Ci sono 4 milioni di euro disponibili fino a settembre 2020 o fino ad esaurimento risorse.
C’è poi un tetto massimo, seppur davvero alto, per l’incentivo: 15.000 euro per le auto, 20.000 per i furgoni e 25.000 per i pulmini.

Incentivi regionali in Valle d’Aosta

Nella regione più piccola e meno popolata d’Italia non hanno lesinato sugli incentivi, anzi.
Sono infatti 7 i milioni di euro messi a disposizione dalla Regione ai residenti da almeno due anni e alle aziende con sede in Val d’Aosta per l’acquisto di automobili con emissioni inferiori a 70 g/km di CO2.

Per i privati, il bonus ammonta a 6.000 per l’acquisto di auto con listino inferiore a 73.200 euro.
Le aziende, invece, possono godere di uno sconto tra i 10 e i 15 mila euro in base al tipo di utilizzo del mezzo di trasporto.
Questi incentivi aumentano ancora con la rottamazione di vetture di classe Euro 4 o inferiore, ma l’ulteriore sconto dipende dal tipo e dall’età del veicolo.

Incentivi regionali in Veneto

Chiudiamo con la regione che per prima ha deliberato quest’anno, il Veneto.
La regione della Serenssima dal 6 marzo 2020 ha deliberato un incentivo regionale rivolto ai cittadini privati.

Per sfruttarlo, però, ci sono dei paletti da rispettare.
Bisogna essere residenti in Veneto, avere un reddito imponibile inferiore ai 75.000 euro, acquistare un veicolo nuovo almeno Euro 6D Temp e rottamare un’auto benzina di classe Euro 3 o inferiore o diesel di classe Euro 5 o inferiore.
Insieme alla Lombardia, inoltre, il Veneto è l’unica Regione che va a “dividere” le classi anche tramite l’analisi delle emissioni di NOx.
Per questo, vi lascio la tabella completa della Regione Veneto, in modo da poter controllare con puntualità lo sconto riservato all’auto a cui siete interessati.

EMISSIONI

(come da Carta di Circolazione)

INCENTIVO (Euro)
CO2
Valori espressi in g/km
NOx
Valori espressi in g/km o g/kWh
Veicoli con alimentazione benzina o gasolio Veicoli con alimentaz. bifuel Veicoli con alimentaz. ibrida Veicoli elettrici
0 0 4.500,00
CO2 ≤ 90 NOX ≤ 0,0900 2.500,00 3.000,00 3.500,00
0,0900 < NOX  ≤ 0,1200 2.000,00 2.500,00 3.000,00
90 < CO2 ≤ 120 NOX ≤ 0,0900 1.500,00 2.000,00 2.500,00
0,0900 < NOX ≤ 0,1200 1.000,00 1.500,00 2.000,00

Le altre: in attesa di delibera

Come avrete notato sicuramente, ci sono delle Regioni mancanti.
Alcune non hanno in programma piani regionali di incentivi, affidandosi solamente a quelli statali.
Altre, invece, stanno attendendo il via libera per lanciare i loro incentivi.
Come detto, comunque, appena ci saranno novità le vedrete aggiunte al nostro articolo in continuo mutamento!

Ecobonus 2020, occasione per ricominciare e cambiare in fretta

Arriviamo alla fine di questa puntata speciale di Auto for Dummies dedicata agli incentivi statali.
Il mondo dell’auto ha subito una fortissima battuta d’arresto a causa dell’emergenza Covid in tutto il mondo, sopratutto in Italia.
Gli incentivi quindi cadono proprio nel momento giusto per rilanciare il sofferente mercato dell’auto, e attuare l’attesissimo ricambio del parco circolante, da troppi anni posticipato a data da destinarsi.

Non è una questione ambientale questa, o almeno non solo.
Di certo è importantissimo cercare di limitare le emissioni per quanto possibile, eliminando quindi modelli antichi e veramente inquinanti, e questo non elimina i modelli termici.
Per farvi un esempio, un diesel Euro 3 inquina il 100% in più rispetto ad un moderno Euro 6 diesel.
Per questo, il rinnovo delle auto che circolano per le nostre strade aiutano a migliorare sicurezza, traffico, tranquillità di viaggio, ma va fatto con criterio, senza farsi accecare dalle ideologie.
Senza contare l’aiuto che si da al mercato dell’auto, dalle industrie produttrici ai concessionari ai meccanici.
Questi incentivi sono una grande occasione per ricominciare, cambiare finalmente il nostro parco auto e, perchè no, aiutare anche un po’ l’ambiente, non solo per risparmiare.

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