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La storia di Assassin’s Creed: un franchise videoludico senza tempo

Nato da un reboot di Prince of Persia e da un’ambiziosa divisione Ubisoft composta da soli 12 sviluppatori, Assassin’s Creed è parte integrante della storia dei videogame contemporanei. In 15 anni il franchise è stato omaggiato attraverso fumetti, serie TV e persino un film diretto da Justin Kurzel.

Un gioco sul tempo, ma allo stesso tempo una serie di giochi senza tempo. Una saga che ci narra la secolare ed eterna lotta tra la fittizia Confraternita degli Assassini (ispirata alla Setta dei Nazariti, realmente esistiti) e l’Ordine dei Templari.

In questo articolo ripercorreremo la storia di Assassin’s Creed attraverso i suoi 12 capitoli ufficiali (più i vari spinoff). Quindi allacciate le cinture, e preparatevi per un viaggio nei secoli, tra intrighi e società occulte.

In principio fu Prince of Persia: la storia di Assassin’s Creed

La storia di Assassin’s Creed comincia con la nascita di Ubisoft Montreal, nel lontano 1997. La divisione tuttavia fatica a sviluppare titoli di successo, almeno fino al 2002, quando esce il primo Splinter Cell, videogioco caratterizzato da una meccanica stealth.

Contestualmente allo sviluppo del titolo, Ubisoft mette le mani sui diritti di utilizzo del nome Prince of Persia, acquisendone la proprietà da Mattel. Prince of Persia era popolare platform datato 1989, al quale Ubisoft vuole dare una nuova vita. Un team di 12 persone lavora così al reboot in 3D per PlayStation 2 e Xbox, e nel 2003 esce Prince of Persia: Le sabbie del tempo. Il risultato è un successo, con circa 10 milioni di copie vendute tra PC e console.

Prince of Persia - Le Sabbie del Tempo - PlayStation 4
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  • Domina le sabbie del tempo e usa il tuo pugnale per invertire, accelerare, congelare e rallentare il tempo mentre...
  • Immergiti nell’antica Persia con grafiche realistiche, rendering pre-calcolato ed effetti visivi mentre combatti...

Galvanizzati dal successo, gli sviluppatori pensano ad un nuovo videogame, con l’idea di unire gli elementi di lotta e meccaniche parkour. Inizialmente si pensa ad un naturale sequel de Le Sabbia del Tempo, in cui però il protagonista non è il classico principe di Prince of Persia, ma il membro di una società segreta, chiamata Gli Assassini, incaricato di proteggere il principe stesso. Nasce così il concetto di Prince of Persia: Assassins.

La divisione marketing di Ubisoft però non è entusiasta dell’idea, e propone al team di sviluppo di concentrarsi su un più canonico sequel per Prince of Persia (che sarà poi Spirito Guerriero) per non perdere appeal sulla star del franchise: il Principe. Ubisoft comincia quindi a valutare l’ipotesi di una saga diversa, che sia spiritualmente legata a Prince of Persia, ma che abbia i suoi protagonisti: Gli Assassini. Stava per nascere il primo Assassin’s Creed.

Nasce il primo Assassin’s Creed

Guidato dalle intuizioni della creatrice Jade Raymond, nel 2004 il team di Ubisoft si mette al lavoro per il primo capitolo del nuovo franchise. Questo avrebbe raccontato la storia, attraverso i secoli, della fittizia Confraternita degli Assassini, una società segreta in aperta lotta contro I Templari. Raymond detta le priorità: bisogna creare un titolo che riprenda alcune delle meccaniche vincenti di Prince of Persia, ma che abbia un gusto diverso.

Per farlo si punta tutto sulla libertà del giocatore, sfruttando al meglio la potenza delle nuove console PlayStation 3 e Xbox 360. A differenza di Prince of Persia il giocatore avrebbe potuto muoversi in un mondo aperto, scegliendo quando e come affrontare le missioni del gioco. Un approccio che quindi si distacca dalla linearità videoludica classica, spalancando le porte a quello che impareremo a chiamare “gioco open world”

Le console new-gen erano inoltre in grado di renderizzare più elementi nella stessa scena, e Ubisoft fece di questa caratteristica uno degli aspetti distintivi del nuovo gioco. Questo viene così sviluppato per ospitare numerosi personaggi NPC nella stessa scena, una caratteristica impensabile su PlayStation 2. Quella che sembra una scelta estetica in realtà influenza notevolmente in gameplay, in quanto il giocatore può ora utilizzare la folla per nascondersi mentre compie un assassinio silenzioso.

Non solo: la possibilità di avere folle numerose, unite all’open world di gioco, consente agli sviluppatori di ricreare un ecosistema vivo, con città popolate da personaggi diversi.

Dopo tre anni di sviluppo, nel novembre 2007, esce il primo Assassin’s Creed, accolto con entusiasmo da pubblico e critica.

La storia di Assassin’s Creed: arriva Ezio Auditore

A pochi mesi dopo l’uscita del primo Assassin’s Creed si pensa già ad un sequel. Le intenzioni sono quelle di ambientarlo in Italia (tra Firenze e Venezia), nell’epoca rinascimentale. Nasce così il personaggio, ormai divenuto iconico per i fan del franchise, di Ezio Auditore. Il nuovo videogame vede l’implementazione di nuove meccaniche di gioco e missioni più elaborate e meno ripetitive. Il giocatore si trova così a dover inseguire nemici, disarmare avversari e risolvere piccoli rompicapo per raggiungere luoghi apparentemente inaccessibili.

Assassin’s Creed II esce ufficialmente nell’autunno 2009 seguito da altri due capitoli, nei due anni seguenti, con protagonista Ezio: Assassin’s Creed: Brotherhood (2010) e Assassin’s Creed: Revelations (2011). Nel mezzo però qualcosa accade: uno dei creatori del progetto, Patrice Désilets, lascia Ubisoft, gettando non poche incertezze sul futuro del franchise.

Nel frattempo però i tre giochi, che verranno successivamente chiamati La Trilogia di Ezio, avevano dato il via alle release a cadenza annuale.

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Assassin’s Creed III e IV: dalla Rivoluzione Americana ai Pirati

Nel 2012 esce ufficialmente Assassin’s Creed III. Il gioco apre le porte ad un nuovo arco narrativo, presentandoci i personaggio di Connor Kenway, ed è ambientato nell’epoca della rivoluzione americana (XVIII secolo). Il nuovo contesto introduce la saga alle armi da fuoco e alle meccaniche di caccia (che avevano fatto la fortuna di Red Dead Redemption di casa Rockstar).

Grazie anche all’introduzione di un nuovo motore grafico, i movimenti del personaggio – specialmente in fase di parkour e lotta – appaiono più soddisfacenti, con centinaia di nuove animazioni introdotte. Inoltre la nuova tecnologia enfatizza un elemento che aveva caratterizzato i primi giochi del franchise: la folla. Il nuovo motore era infatti in grado di renderizzare fino a 200 personaggi nella stessa scena. Questa caratteristica, in un contesto di guerra d’indipendenza americana, permetteva la riproduzione fedele di caotiche battaglie. Inoltre, per la prima volta nella storia del franchise, Ubisoft ha utilizzato veri attori per simulare i movimenti, le lotte e persino le espressioni facciali dei personaggi.

Il successivo Assassin’s Creed IV: Black Flag (2013) espande maggiormente la storia della famiglia Kenway, presentandoci il personaggio di Herbert, il nonno di Connor. Il nuovo capitolo porta il giocatore nel 1715, nell’età d’oro della pirateria, ponendo l’enfasi sui combattimenti navali introdotti in Assassin’s Creed III.

Assassin'S Creed Iv: Black Flag Ps4- Playstation 4
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Il declino del franchise: Rogue, Unity e Syndacate

Dopo la pubblicazione di Assassin’s Creed: Rogue (2014), sviluppato interamente da Ubisoft Sofia, esce nello stesso anno Assassin’s Creed: Unity. Quest’ultimo titolo, targato Ubisoft Montreal, è il primo gioco del franchise ad uscire unicamente per console new-gen (PS4 e Xbox One), e a introdurre il multiplayer cooperativo per la campagna (fino a 4 giocatori). Nonostante l’interessante ambientazione della Rivoluzione Francese, i numerosi bug e la qualità grafica non proprio eccellente, portano il franchise a perdere molto del suo appeal. Ricordiamo, infatti, che fino a questo momento le uscite dei capitoli sono avvenuti praticamente a cadenza annuale, con ben due giochi nel 2014.

Dopo l’incendio della Cattedrale di Notre-Dame, nel 2019, si pensò addirittura di utilizzare l’incredibile lavoro di ricostruzione digitale di Assassin’s Creed: Unity per procedere alla ristrutturazione dell’edificio. Tuttavia i modelli del videogioco non vennero mai utilizzati. Ubisoft contribuì comunque con una cospicua donazione alla ricostruzione della Cattedrale.

Nel tentativo di riprendere terreno dopo il flop di Unity, Ubisoft Quebec viene incaricata di realizzare un nuovo capitolo per il 2015. Nasce così Assassin’s Creed: Syndicate, ambientato in Inghilterra durante l’Età Vittoriana. La vera novità di questo capitolo, che utilizza il medesimo motore grafico di Unity, è la possibilità di giocare con due protagonisti: Jacob ed Evie, due fratelli che cercano di farsi strada nella criminalità di strada britannica. Nonostante il netto passo avanti rispetto a Unity, le vendite di Syndacate furono deludenti rispetto alle aspettative. Ubisoft decise così, finalmente, di concedere al franchise un anno di pausa. Non accadeva dal 2009.

Nel 2016 nessun capitolo ufficiale di Assassin’s Creed venne pubblicato, e lo studio sfruttò il tempo per prepararsi alla rinascita del franchise. Durante l’anno di maggese, tuttavia, Ubisoft pubblicò uno spin-off chiamato Assassin’s Creed: Chronicles, un platform a capitoli che non rientra nella saga ufficiale.

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La storia di Assassin’s Creed: la rinascita e il ritorno alle Origins

Nell’ottobre del 2017 esce l’attesissimo Assassin’s Creed: Origins, decimo capitolo della saga, sviluppato da Ubisoft Montreal. La storia è ambientata nell’Egitto tolemaico, durante la guerra civile tra Pompeo e Cesare, con la presenza di una potentissima Cleopatra. Il nuovo Assassin’s Creed ci racconta la storia e l’origine della setta degli Assassini, come il titolo del gioco ci suggerisce. Tra le novità introdotte troviamo un nuovo sistema intelligente di gestione della fauna e una nuova meccanica ambientale. Questa porta il giocatore ad imbattersi in violente tempeste di sabbia e persino ad avere allucinazioni qualora questo passi troppo tempo nel deserto. 

Lo sviluppo di Origins avviene in realtà come un progetto corale. Le diverse divisioni di Ubisoft hanno infatti tutte collaborato al gioco. Ubisoft Singapore, ad esempio, forte della sua esperienza nello sviluppo di ambientazioni marine – come in Black Flag e Skull & Bones – ha contribuito alle meccaniche di combattimento navale.

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Assassin'S Creed Origins
  • L’origine di Bayek, il guardiano d’Egitto, la cui storia personale porterà alla nascita della confraternita
  • Un’avventura action-RPG prova un metodo di combattimento con ricompense e una vasta gamma di armi
  • Una storia intensa, piena di personaggi unici e con obiettivi significativi

Odyssey e Valhalla: i Miti dell’Antica Grecia e le leggende dei Vichinghi

Il successivo Assassin’s Creed: Odyssey (2018) introduce per la prima volta la possibilità di interagire con i dialoghi dei personaggi attraverso scelte predefinite. Il gioco, ambientato nell’Antica Grecia durante la Guerra del Peloponneso tra il 431 e il 422 a.C, ci permette inoltre di scegliere tra due personaggi giocabili (Alexios e Kassandra), uno maschile e uno femminile. 

Nonostante il successo del titolo, Odyssey dovette affrontare numerose critiche a causa dell’introduzione di oggetti ottenibili attraverso microtransazioni. Molti giocatori infatti accusarono Ubisoft di aver introdotto meccaniche pay-to-win, aumentando la difficoltà dei combattimenti e consentendo di avanzare nel gioco attraverso armi ottenibili con denaro reale. Accuse sempre rigettate da Ubisoft.

Assassin'S Creed Odyssey - PlayStation 4
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  • Gioco in Italiano. Il doppiaggio in italiano richiede una connessione Internet ad alta velocità

Dopo un 2019 di pausa, il franchise ritorna nel 2020 con Valhalla, il primo gioco della serie ad arrivare su PlayStation 5 e Xbox Series X|S. Il titolo è ambientato nell’epoca dei Vichinghi, ed è intriso di mitologia norrena. Il gioco segue le vicende di Evior. Tra le novità il fatto che sarà il giocatore a scegliere il sesso del/della protagonista. La scelta non influisce sugli eventi o sulle caratteristiche del personaggio.

Al momento dell’uscita Valhalla ottiene buone critiche dalle riviste specializzate e diventa il gioco della saga più venduto nella prima settimana dalla release.

Mentre ci avviciniamo al trimestre conclusivo di questo 2022, ancora nessun dettaglio è stato annunciato in merito ad un sequel di Valhalla. L’ultimo capitolo del gioco, tuttavia, ha ricevuto ben tre DLC: L’Ira dei Druidi, L’Assedio di Parigi e L’Alba del Ragnarok.

Assassin's Creed Valhalla Ita PS5 Standard - PlayStation 5
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  • Stile di combattimenti viscerale – stringi in ciascuna mano un'arma diversa, che sia un'ascia, una spada o uno scudo,...
  • Un mondo aperto medievale – naviga dagli scoscesi e misteriosi fiordi della norvegia fino agli incantevoli ma...

Secondo diverse indiscrezioni trapelate in rete difficilmente vedremo un nuovo capitolo di Assassin’s Creed prima del 2024. Non ci resta quindi che aspettare e magari, per ingannare il tempo, rigiocare all’intera saga.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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