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La tecnologia durante il Covid19: come sono cambiate le nostre abitudini digitali?

Secondo un sondaggio condotto da Wiko, vi sono tanti lati positivi della digitalizzazione del Paese.

È passato oramai un anno da quando parole come lockdown, mascherina, pandemia, distanziamento sociale sono entrati a far parte del nostro vocabolario quotidiano. L’attuale situazione pandemica ha anche messo difronte a un altro modo di lavorare, ovvero da remoto. Questo ha permesso la crescita di alcuni lavori a discapito di altri, e di adattamento di alcuni e di impoverimento di altri. Si parla infatti di digitalizzazione del lavoro: il virus Covid19 ha influenzato fortemente la tecnologia. Cosa significa e perché è importante parlarne?

Tecnologia e Covid19: i lati positivi della digitalizzazione del lavoro

La tecnologia ha giocato un ruolo chiave nel mondo del lavoro. Secondo un sondaggio condotto da Wiko, brand di telefonia franco-cinese, vi sono tanti lati positivi della digitalizzazione del Paese. Tra di essi vi è l’adattamento delle persone più anziane allo smartworking, quindi uno slancio verso l’uso di strumenti finora poco o per niente usati.

Un altro esempio è l’importanza che ha avuto l’uso dello smartphone, che ha impedito alle persone di sentirsi un po’ meno sole a furia di messaggi, chiamate e videochiamate durante il lockdown.

Tecnologia e Covid19: un nuovo modo di vivere la quotidianità

tecnologia Covid19 smartphone

Come tutte le trasformazioni importanti – e quello della pandemia è più che una trasformazione – anche questa ha portato, oltre che i lati positivi, anche quelli negativi. Malattie come la depressione e l’accentuazione dell’alienazione sono aumentati a dismisura.

Comunque, è giusto porre l’attenzione al cambiamento del quotidiano: la pandemia ha portato a mettere in uso nuove pratiche tecnologiche. Infatti, secondo il 76% degli intervistati da Wiko, la corsa alla digitalizzazione del nostro Paese è stato un bene. Invece il 24% di essi considera questo cambiamento un progresso avvenuto con troppa velocità. I primi a beneficiare di questo nuovo modo di vivere la quotidianità sono i senior, diventati più smart e tecnologici, e quindi meno soli.

Con questo andazzo, infatti, il tempo passato online e sui social network è aumentato dell’87%. A ciò si aggiunge anche il tempo passato sulle piattaforme in streaming, come Netflix e Disney+.

Lo smartphone, il vero protagonista del momento

Il 93% delle persone intervistate afferma che lo smartphone è stata una tecnologia essenziale durante i periodi di lockdown per Covid19. Ha sicuramente aiutato tanto, dalle ricerche online alle videochiamate. Per molti, infatti, è stata una scoperta irrinunciabile. Chi prima non lo usava, adesso non può più farne a meno.

Lezioni online grazie alla tecnologia in tempo di Covid19

Sono state tante le attività intraprese dalle persone durante il periodo di pandemia e lockdown. Partendo dai corsi di fitness online, il 32% degli intervistati vi ha preso parte. Il restante, invece, attende l’apertura delle palestre. Lo stare in casa ha incoraggiato lo studio di una nuova lingua o di aver potenziato una skill personale tramite dei corsi online.

 

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Roberta Maglie

Amante del cinema, serie tv, tecnologia e video games, mi piace approfondire la cultura pop attraverso il battere delle mie dita sulla tastiera del MacBook. La laurea in Comunicazione mi ha dato la spinta per buttarmi nel mondo del giornalismo, dandomi così l’opportunità di riflettere sui temi più disparati.

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