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Per i ricercatori ora sarà molto più semplice analizzare la piattaforma di Facebook

Entro la fine dell'anno sarà rilasciata un'API dedicata ai ricercatori

Facebook ha intenzione di rendere più facile ai ricercatori studiare la piattaforma, compresi i gruppi marginali e altri “movimenti non mainstream”, grazie a una nuova Researcher API. L’API, che sarà disponibile entro la fine dell’anno, semplificherà lo studio dei contenuti condivisi in gruppi pubblici e pagine.

Facebook lancerà un’API dedicata ai ricercatori

Facebook API

Facebook ha affermato che si sta preparando a lanciare una nuova API (application programming interface) progettata per l’accesso da parte della comunità di ricerca. L’API è stata annunciata durante la conferenza F8 di Facebook, dedicata agli sviluppatori, e ha lo scopo di affrontare i problemi sorti dalle modifiche apportate alla piattaforma nel 2018 a seguito dello scandalo Cambridge Analytica. Quell’evento infatti aveva costretto l’azienda a rivalutare l’accesso che gli sviluppatori avevano ai dati utente.

Facebook ha affermato di aver deprecato, negli ultimi tre anni, migliaia di API al fine di ridurre il rischio di eventuali abusi e violazioni dei dati. Ha anche rinnovato i suoi accordi con gli sviluppatori sulla piattaforma, per garantire che fossero “impegnati negli stessi valori di Facebook”, ha affermato Konstantinos Papamiltiadis durante la conferenza.

Tuttavia l’azienda ha ammesso che questi cambiamenti hanno avuto un impatto anche sulla comunità di ricerca accademica. Prima, infatti, era in grado di accedere in modo più ampio ai dati di Facebook. Per risolvere questo problema, la società ha annunciato che prevede di lanciare presto una Researcher API. Questa consentirà ai ricercatori di analizzare nuovamente i dati di Facebook con l’obiettivo di comprendere l'”influenza del social network sulla società”.

L’API in questione offrirà l’accesso in tempo reale a pagine pubbliche, gruppi, eventi e dati post-level in un ambiente protetto dalla privacy. I ricercatori avranno anche accesso alle metriche dei follower e alle statistiche sul coinvolgimento per gruppi, eventi e pagine. Non sono stati offerti ulteriori dettagli, incluso il modo in cui i ricercatori verranno “controllati” o se ci saranno dei costi legati all’accesso ai dati. L’API, in ogni caso, sarà disponibile per la comunità accademica entro la fine dell’anno.

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Source
TechCrunch

Sara Grigolin

Amo le serie tv, i libri, la musica e sono malata di tecnologia. Soprattutto se è dotata di led RGB.

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