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Apple Maphia, sequestrati 2000 AirPods contraffatti pronti ad entrare nel mercato

All’aeroporto di New York la CBP ha sequestrato ben 2000 AirPods contraffatti provenienti da Hong Kong

Sembrano Apple AirPods ma non lo sono. Anzi, sono soltanto OnePlus Buds travestiti, diciamo così. Questo è quello che è successo all’Aeroporto di New York, dove gli ufficiali della US Custom and Border Protection hanno “recentemente sequestrato 2000 Apple AirPods contraffatti da Hong Kong, pari al valore di 398000 $ se fossero stati autentici”. Un’operazione frutto di un’attività di controllo costante ed intensa, finalizzata a proteggere i cittadini americani da eventuali pericoli di questo tipo. Stando alle foto condivise dalla CBP, gli auricolari sembrerebbero essere OnePlus Buds, trasportati all’interno di una scatola con su scritto chiaramente il modello di riferimento. Non sappiamo se tutte le 2000 unità fossero dello stesso modello, ma una cosa è certa: non si tratta di Apple AirPods.

Apple AirPods contraffatti: fermato il traffico illegale a NewYork

Era il 31 Agosto quando la CBP ha sequestrato i 2000 AirPods contraffatti, provenienti da Hong Kong e diretti al Nevada. Contando la reale identità degli auricolari, è possibile fare una stima di questa spedizione illegale: contando che ogni paio di OnePlus Buds costa attorno ai 79 $, il prezzo totale sarebbe circa di 158000 $. Una stima piuttosto lontana dalla cifra ottenuta vendendo gli auricolari come AirPods. Fortunatamente, OnePlus ha preso bene la situazione, ed ha risposto ai tweet della CBP con grande senso dell’ironia.

Nonostante la grande ironia, resta il fatto che gli OnePlus Buds sia stati sequestrati perché il “marchio di configurazione” per gli AirPods. Effettivamente, ci sono tanti modelli davvero molto simili ai celebri auricolari di Apple, ma qui sembrerebbe davvero trattarsi di qualcosa di illegale. Eppure, le foto condivise in Rete dimostrano chiaramente che si tratti di OnePlus Buds all’interno della propria scatola. Qual è stato il misfatto allora? Qualcosa che non abbia a che ne fare nè con il packaging, nè con il modello che vi era indicato sopra. Questo è certo.

E nonostante ne abbiamo discusso così tanto, ancora non riusciamo a capire cosa sia successo. Saranno davvero stati AirPods contraffatti? Chissà.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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