fbpx
NewsSoftwareTech

ChatGPT vs Bing vs Bard: quali sono le differenze fra i chatbot AI

Chi sta vincendo la gara dell'intelligenza generativa

L’intelligenza artificiale generativa continua a restare al centro della discussione tecnologica: è l’argomento del momento. Soprattutto perché diverse aziende stanno investendo e sperimentando in maniera pubblica, per convincerci del potenziale della propria soluzione. Abbiamo quindi provato a mettere a confronto ChatGPT, Bing e Google Bard per capire come funzionano questi chatbot AI e quali sono le principali differenze fra loro. Per provare a prevedere quale potrebbe diventare l’intelligenza artificiale vincente in questa gara già avvincente.

ChatGPT vs Bing vs Bard: le differenze fra i chatbot AI

Prova Bitdefender. Leader in Cybersecurity

ChatGPT e Bing sfruttano lo stesso modello di linguaggio: GPT-4, sviluppato da OpenAI. Una novità arrivata di recente, migliorando le performance di GPT-3.5: avendo testato più di una volta entrambi i modelli su tutte e due le piattaforme, il cambio di accuratezza sembra visibile.

Google ha invece aperto Bard solo recente al pubblico. E i risultati per il momento sembrano dimostrare che serve ancora un po’ di esperienza per poter recuperare terreno. L’intelligenza artificiale di Google, basata su LaMDA, al momento sembra faticare a produrre risultati a livello della concorrenza – anche se vedremo come il potenziale ci sia. La prova di Bard, tuttavia, non è possibile in Italia al momento: Google ha aperto i test solamente in Nord America. Sfrutteremo come esempi quindi i test di varie fonti americane (come quest’articolo di The Verge) per valutare le funzionalità del servizio, che testeremo non appena sarà possibile farlo legalmente in Italia.

Segnaliamo inoltre, che ci sono diverse altre società che hanno sviluppato chatbot basati sull’AI, fra cui i recenti DuckAssist di DuckDuckGo, Ernie Bot di Baidu e sembra che persino Apple stia lavorando a qualcosa per Siri. L’università di Stanford è riuscita persino a crearne uno per soli 600 dollari. Ma al momento, la competizione principale sembra fra i tre protagonisti di questo articolo: ChatGPT, Bing e Bard – che hanno differenze evidenti nel modo in cui rispondono.

Diverse funzionalità

intelligenza artificiale

Le differenze principali, soprattutto fra ChatGPT rispetto agli altri due, riguardano le funzionalità. Bing e Google vogliono usare l’AI per migliorare la propria piattaforma di ricerca. ChatGPT, invece, serve per allenare il modello a comporre testi nella maniera più “umana” possibile.

Questo significa, per esempio, che ChatGPT non utilizza informazioni recenti per rispondere alle nostre domande. Se gli dovessi chiedere di parlare del miglior smartphone in circolazione, per esempio, compilerebbe una lista di caratteristiche da ricercare, mentre Bing e Google cercherebbero il web per darci consigli diretti. Tutte e tre le piattaforme hanno purtroppo ancora la tendenza di fornire risposte poco accurate se il materiale a disposizione online è poco: se chiediamo per esempio di parlare di un prodotto appena annunciato, utilizzano specifiche inventate. Ma se le informazioni online sono disponibili anche solo da qualche settimana, l’accuratezza (soprattutto di Bing) è buona – ma attenzione, non perfetta.

Immagini e fonti

Una differenza portata di recente in Bing riguarda la possibilità di generare immagini, sfruttando modelli di generazione che tuttavia esulano da GPT e utilizzano altre soluzioni di OpenAI. Ma la differenza principale sta nella possibilità di citare le fonti.

Infatti, ogni volta che chiedete informazioni a Bing Chat, fornirà dei link per mostrare le fonti da cui ha tratto le risposte. Google ha promesso che Bard farà lo stesso a regime, ma per ora si limita a offrire un tasto per “googlare” la domanda e trovare così le fonti usate. Invece, OpenAI ha di recente annunciato l’uso di plugin per fare lo stesso. Ma per il momento, Bing Chat ha un vantaggio per chi deve fare ricerche e dimostrare le fonti utilizzate.

Il giusto strumento per ogni domanda

intelligenza artificiale università
intelligenza artificiale università

Dai vari test che abbiamo tentato di persona e quelli che riportano dagli Stati Uniti su Bard, sembra che ci siano diversi risultati a seconda di cosa si sta chiedendo. Le differenze fra ChatGPT, Bing e Google Bard fanno sì che non ci sia un chiaro vincitore. Anche se sembra per il momento esserci un chiaro perdente: Google Bard.

ChatGPT funziona molto bene quando si chiede di essere creativi – anche se lo fa meglio in inglese che in italiano, dove per esempio ha problemi a creare poesie in rima. Ma se chiedete di comporre testi con uno stile particolare oppure seguendo scalette ben delineate, ChatGPT sembra il vincitore. Anche quando c’è da utilizzare la logica per comprendere testi e dare risposte contestuali, sembra avere un vantaggio.

Bing invece funziona benissimo per dare risposte contestuali e fornire fonti di quello che riporta. Allo stesso modo, permette meglio di creare testi su argomenti recenti di attualità – anche se un controllo delle informazioni resta d’obbligo.

Al momento quindi consigliamo di utilizzare ChatGPT se volete cercare qualcosa di evergreen (ricette, consigli su cosa vedere in una città che visitate da turisti, ecc) e Bing per informazioni più recenti e circostanziate (prodotti appena usciti e confronti, notizie recenti). E di utilizzare Google senza AI, finché non migliora un po’.

Ma ogni valutazione può solo restare parziale: questi modelli si “nutrono” di dati e quando Google porterà Bard in tutto il mondo potrebbe recuperare terreno velocemente. Vi terremo aggiornati.

Offerta

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🍎Nuovi iPad e accessori: cosa aspettarsi dall’evento Apple del 7 maggio
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button