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Libri cartacei, libri digitali, audiolibri… E poi?

Quanto e come è cambiato il nostro modo di leggere negli ultimi anni?

A scuola si impara che l’evento che segna il passaggio dalla Preistoria alla Storia è l’invenzione della scrittura e (di conseguenza) della lettura. Leggere è quindi una delle più antiche attività dell’uomo, una delle prime a svilupparsi che non sia direttamente collegata alla sopravvivenza. E per tantissimo tempo è rimasta fondamentalmente uguale a sé stessa, ma nell’ultimo secolo e negli ultimi anni soprattutto si è trasformata sempre più. Proviamo quindi a fare un viaggio tra le pagine dei libri cartacei, digitali o audio che siano per vedere come sia cambiato il nostro modo di leggere, anche grazie alla tecnologia.

Ah l’odore della carta…

libri digitali ebook gratis cartaceo audiolibriPartiamo dal caro vecchio “buon libro“, quello di carta, con le pagine da sfogliare. Uno strumento che ci ha accompagnato per secoli e secoli, come fondamentale mezzo di diffusione della conoscenza. Grazie alla parola scritta la società ha potuto evolversi, con una struttura sempre più solida, leggi e abitudini ben definite, con la possibilità ai sogni dell’uomo di attraversare gli eoni del tempo.

Dalla mitologia greca ai romanzi vittoriani, passando per grandi poemi che hanno contribuito alla nascita delle lingue attuali, il patrimonio di racconti che abbiamo potuto raccogliere grazie alla scrittura è sterminato. Come dicevamo tuttavia, il modo di godere di questo tesoro letterario non è cambiato nel corso di tutti questi anni.

O meglio, di differenze anche importanti ce ne sono state e parecchie. I supporti per esempio sono cambiati completamente grazie al progresso della tecnologia. La strada che ci ha portato dalle tavolette cerate di epoca sumera al papiro, alla pergamena e così via fino ai libri moderni è lunghissima.

L’evoluzione dei supporti fisici è andata di pari passo con quella, altrettanto importante, del metodo di produzione. Più l’uomo si evolveva, più capiva l’importanza di tramandare questi contenuti e per farlo servivano non solo materiali più solidi e affidabili, ma una maggiore diffusione. E così, quelle che inizialmente erano perlopiù copie private hanno esteso il proprio raggio d’azione, prima con una realizzazione in serie (ma sempre artigianale) per poi arrivare alla rivoluzione di Johannes Gutenberg, creatore della stampa moderna.

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Da qui in poi il processo accelererà, raggiungendo facilmente sempre più persone. Leggere non era più un privilegio dei ricchissimi, ma piano piano tutti vi hanno potuto accedere. In un circolo virtuoso la diffusione della lettura portava a una maggiore alfabetizzazione che comportava un’ulteriore diffusione della lettura e così via.

Quindi sì, non possiamo dire che non ci siano differenze tra i lettori di oggi e quelli di 5.000 anni fa. Però quello che è sostanzialmente rimasto uguale, attraverso tutti questi cambiamenti è la fruizione dei testi. Su carta o su pergamena, stampati o copiati a mano non leggiamo in maniera davvero diversa dagli Imperatori romani o dai monaci medievali.

Questo perché fondamentalmente per lunghissimo tempo non ci sono state alternative. Non che siano necessarie, sia chiaro. Ancora oggi le sensazioni che un volume può offrirci sono uniche e inimitabili. Però gli ultimi anni hanno aperto le porte a modi di vivere la lettura completamente nuovi. Novità che non necessariamente devono soppiantare il passato, come temono i più tradizionalisti (o sperano i progressisti a oltranza). Semplicemente allargano lo spettro delle possibilità, ampliando la scelta dei lettori.

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Libri digitali, un mondo davvero diverso

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Sarebbe facile ritenere gli eBook semplicemente un’evoluzione tecnologica dei volumi cartacei. Un passo ulteriore nel percorso appena visto che risale alle tavole sumere. In realtà non è così, perché la lettura elettronica è un’esperienza concretamente diversa da quella classica. Gran parte di chi l’ha provato (che sia a favore o meno dei libri digitali) sarà pronto a confermarlo. Anzi, è proprio in questa differenza che pone le radici il dibattito tra eBook e cartaceo.

Partiamo con un aspetto chiave: quando si parla di lettura di libri digitali non si può pensare a supporti come tablet o smartphone. Se avete provato a dare una chance a questa nuovo metodo con questi strumenti, tornate indietro fino al VIA! (e senza neanche ritirare le 20.000 lire). Per la lettura digitale esistono strumenti specifici, di tantissimi tipi diversi. Non è il luogo per entrare nei dettagli a riguardo, ma il display di uno smartphone non restituisce nulla del piacere di questo tipo di lettura.

Ora, perché diciamo che è tanto diversa da quella classica? Perché il cambiamento del supporto si trascina dietro tutta una serie di altre variazioni. Passare da un volume a un eBook reader non vuol dire solamente avere un libro più leggero e snello. Potersi portare comodamente in borsa ‘mattoni’ da migliaia di pagine è comodo, ma non è sufficiente a creare un’esperienza nuova.

La vera rivoluzione dei libri digitali parte dal fatto che possono essere letti con una sola mano.  Questo non incastrandola alla base del volume, tenendo premuto per mantenere il segno e facendo mille movimenti scomodi per girare pagina. No, neanche ponendo il testo sulle gambe o sul tavolo o su un leggio. Quella dei libri in digitale è una possibilità comoda, veloce e applicabile ovunque e con qualsiasi libro, compresi i ‘mattoni’ di cui sopra. Questo ci permette di fruire della lettura quando vogliamo, in qualsiasi situazione, senza ostacoli. E se il vostro eBook reader è dotato di illuminazione (che tranquilli, non stanca gli occhi quanto il display dello smartphone) anche qualsiasi condizione luminosa.

libri digitali ebook gratis cartaceo audiolibriPoi il progresso tecnologico ‘extra-settore’ da un grande aiuto ovviamente, grazie al fatto che i libri digitali pesano pochi megabyte (se non kilobyte). Cosa comporta questo? Che potete tranquillamente portare sempre con voi in tasca l’intera libreria di casa, con migliaia di libri. Non solo, ma che in qualsiasi momento potete avere facilmente accesso a praticamente qualsiasi libro. Connettendovi allo smartphone, anche con pochissimo campo, potete scaricare un nuovo titolo in pochi secondi. E praticamente senza consumare traffico.

La diretta conseguenza è un allargamento dell’accesso alla cultura paragonabile alla rivoluzione di Gutenberg. Anche perché i libri digitali hanno quasi sempre un prezzo inferiore alla controparte cartacea. A volte, come nel caso di classici i cui diritti siano scaduti, si possono facilmente avere eBook gratis. Questo tipicamente vale per le versioni in lingua originale, ma anche tradotti difficilmente si pagano più di un euro. E se siete avidi lettori potete anche puntare su abbonamenti come Kindle Unlimited che vi offre accesso illimitato a un numero sterminato di opere.

Questo significa che i libri digitali siano migliori di quelli cartacei? Non necessariamente, dipende da voi. Il punto è che questa innovazione offre molte più possibilità e che ognuno può scegliere liberamente come preferisce leggere. Una via alternativa che l’epoca moderna offre. L’opportunità di decidere che per secoli non abbiamo avuto.

Gli audiolibri, prima ancora dei libri digitali

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Quella che abbiamo appena analizzato non è l’unica barriera infranta dall’epoca moderna. Da quando abbiamo imparato a registrare il suono per riprodurlo, si è aperta la strada agli audiolibri. Un’altra direzione ancora, solo leggermente più vecchia degli eBook, che però si distanzia da quelle di cui abbiamo già parlato. E che da un certo punto di vista ha origini antiche.

Perché, a pensarci bene, gli audiolibri esistono dall’epoca della Grecia Antica e anche prima. Stiamo parlando della figura dei cantori che mandavano a memoria testi lunghissimi per recitarli nelle corti e nelle piazze. Si piegano un po’ le regole (e l’idea stesso di libro e di lettura) ma a conti fatti, si tratta di due concetti molto vicini, sebbene separati da secoli e secoli.

Al di là della prospettiva storica, gli audiolibri hanno beneficiato moltissimo del progresso tecnologico della società oltre i confini dell’editoria. Perché anche se i primi esperimenti da questo punto di vista si possono far risalire agli anni ’30, è solo negli ultimi decenni che il fenomeno è esploso.

Questo perché finalmente, con la diffusione di device portatili per l’ascolto di contenuti audio, dal Walkman fino ai moderni smartphone, ognuno di noi ha la possibilità di portare con sé il suo piccolo cantore. E tanto più diventava comoda, diffusa e meno invasiva questa tecnologia, tanto più gli audiolibri potevano raggiungere chiunque.

Pur essendo un’esperienza sensibilmente differente rispetto agli eBook,  presentano vantaggi simili. Anzi, se questi ultimi erano rivoluzionari perché permettevano la lettura con una mano sola, gli audiolibri vanno oltre e ci liberano completamente da un supporto fisico. Basta indossare un paio di cuffie, schiacciare play e via, si parte all’avventura (o allo studio o quello che preferite). Sono in tanti ad esempio a sfruttare questi strumenti durante la guida, la doccia, le pulizie o altro ancora, rendendo l’esperienza della lettura fruibile in ancora più contesti.

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Inoltre anche in questo caso, tramite servizi come Audible, abbiamo accesso facile e rapido a librerie enormi, spesso a prezzi molto convenienti. Data la difficoltà tecnica di conversione dalla carta all’audio, la scelta è chiaramente limitata, ma comunque ampia. Le possibilità a disposizione poi si spalancano se apriamo la porta al mondo dei podcast.

Alla fine, la differenza tra questi prodotti e gli audiolibri non è molta. Ovviamente non parliamo di podcast di interviste (come quello della nostra Fjona che state seguendo da settimane, vero?) o di discussione, ma di quelli narrativi che popolano il web. In questi casi la differenza più evidente sta nella loro creazione: questi ultimi sono prodotti originali, mentre gli audiolibri sono riproposizioni in un medium nuovo di opere già esistenti. Ma dal punto di vista della fruizione, cambia poco. E infatti su Audible possiamo trovare entrambi, indistintamente.

Certo, definire “lettura” questa attività può essere controverso. Se con gli eBook era necessario spiegare quanto siano diversi dai libri cartacei, con gli audiolibri bisogna fare l’opposto. Al di là dei dibattiti sui termini, si tratta comunque di un modo per accedere a opere letterarie e soddisfare gli stessi bisogni che si cercano leggendo. E sta facendo colpo su tantissime persone.

E poi? Cosa ci aspetta?

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Proviamo ora a guardare al futuro. Cosa succederà nei prossimi anni al mondo della lettura? Chiaramente non abbiamo la risposta in tasca, ma nulla vieta di provare a fare qualche ipotesi.

Un’idea potrebbe essere una sempre maggiore contaminazione tra medium, che allontani ulteriormente le tre grandi strade che abbiamo esaminato. È possibile che nascano sempre più servizi e prodotti unici, legati a una fruizione specifica, segnando un distacco dalle origini comuni di libri audio, elettronici e cartacei. Già il dibattito tra la differenza tra audiolibro e podcast mostra che un processo di questo tipo sta già avvenendo. Oppure pensiamo a proposte di lettura dinamica (che stanno emergendo soprattutto nel mondo del fumetto) con animazioni e musiche o effetti sonori, possibili solamente in digitale.

D’altro canto, è anche possibile che queste nuove esperienze siano solamente una bolla, destinata a scoppiare a breve. Non tutte le innovazioni tecnologiche, anche se sembrano rivoluzionarie devono lasciare il segno per sempre. Guardando ad altri media, possiamo averne un esempio chiaro con il mondo del cinema e il suo rapporto con la tridimensionalità. All’inizio degli anni ’10 sembrava il futuro, “the next big thing“, ma a oggi è quasi sparito. E forse la contemporaneità della diffusione di due modi nuovi di vivere la lettura potrebbe portarli a cannibalizzarsi, dividendosi il pubblico affamato di innovazione e causando il fallimento di uno dei due (o entrambi).

O ancora, potremmo avere davanti un nuovo cambiamento completamente ignoto. L’evoluzione del progresso tecnologico è quasi esponenziale ed è difficile anche solo immaginare cosa avremo davanti fra dieci anni. Magari avremo libri olografici. Magari potremo farci impiantare i nostri romanzi preferiti sotto forma di chip o riceverli telepaticamente in pochi secondi. Una quarta via che arriverà a sorpresa tra anni e che ora è impossibile prevedere.

Insomma, più andiamo in là, più le ipotesi diventano adatte a romanzi di fantascienza. Romanzi che ovviamente speriamo di poter scegliere come leggere tra cartaceo, digitale e formato audio. E voi, quale metodo di lettura amate di più?

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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