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Magica Emi: essere se stessi “è più divertente”

La magia può aiutare a realizzare un desiderio ma farcela con le proprie forze è ancora più divertente!

È tempo di rituffarsi nel mondo incantato delle maghette degli anni ’80. Nel corso degli appuntamenti con la nostra rubrica ne abbiamo già conosciute alcune, da Sandy dai mille colori a L’incantevole Creamy fino a Lalabel, ma gli anime dedicati a queste piccole protagonisti sono tanti, seppur con molte similitudini. Magica Emi è sicuramente una delle più note e amate maghe degli anime degli anni ’80. Anche lei nasce dallo Studio Pierrot e, se parliamo di ordine cronologico, è la terza ad essere prodotta dopo la prima, Evelyn e la magia di un sogno d’amore, e la già citata Sandy dai mille colori. La conosciamo in Italia nel 1986 e ne riceveremo anche una trasposizione manga (seppur soltanto in pochi fotogrammi). Prima però di addentrarci in questi dettagli, andiamo a scoprire di cosa parla questo anime.

Magica Emi: la storia

Un folletto e un bracciale magico

“Uno strano braccialetto che indossa sempre Mai è il dono di un folletto che è sempre accanto a lei…”, basta l’incipit della sigla di Magica Emi a spiegarci cosa accade nel corso della prima puntata dell’anime. Ci troviamo di fronte ad un’altra amata maghetta degli anni ’80 che, a differenza delle altre, nasce e cresce in una famiglia di circensi proprio appassionati alla magia. Ed è proprio nell’occasione dei preparativi per un nuovo spettacolo che Mai, ragazzina di 10 anni con la passione per l’arte della prestidigitazione, si ritrova tra le mani uno specchio a forma di cuore trovato tra i vecchi dispositivi della nonna. Non sa che quello è uno specchio magico ma è l’unica a poter percepire e vedere l’entità magica che si nasconde al suo interno, un folletto – Moko – che le dona un bracciale a forma di cuore attraverso il quale potrà realizzare tutto ciò che desidera. È proprio grazie a questo bracciale che, declamando la formula “Gira e spera, il desiderio si avvera!”, Mai si trasforma in Emi.

Emi vera e propria Idol

Attraverso una trasformazione che ricorda quella delle guerriere Sailor, Mai salva lo spettacolo di sua nonna e del suo gruppo – i Magic-Art – che, proprio a causa del folletto, si stava trasformando in un disastro. La nostra Emi fa così il suo esordio sul palco, incantando il pubblico. Proprio tra le persone che la ammirano in sala c’è il signor Bartolomeo, un agente che nota subito il talento di Emi e decide di investire su di lei. È così che ha inizio la sua carriera. Il suo successo è dilagante ma non tutto è dovuto alla magia: Emi, infatti, accompagna alle sue esibizioni delle canzoni scritte a posta per lei. I trucchi magici vengono dunque accompagnati da vere e proprie esibizioni live che, senza troppa immaginazione, ci riportano alla mente quelle de L’incantevole Creamy (vedi sotto). Emi, insomma, diventa una vera e propria Idol.

L’idillio si spezza

Qualcosa in questo idillio però arriva a spezzarsi. Dopo una stagione intera di spettacoli e successi, Emi decide di partecipare al “Premio Emily – Magic Festival”. Come lei, però, partecipano anche i Magic-Art, il gruppo capitanato dalla sua nonna. Le due sono dunque rivali ma, come prevedibile, è Emi ad aggiudicarsi la vittoria mentre ai Magical-Art va un riconoscimento speciale della giuria. Tutti contenti, direte, e invece no. Qualcosa si spezza nella piccola protagonista, soprattutto quando la nonna annuncia lo scioglimento dei Magic-Art dopo l’ultimo spettacolo che si terrà il prossimo febbraio. Così, mentre fervono i preparativi per quell’ultimo spettacolo e si pensa al futuro dei componenti del gruppo dopo lo scioglimenti, Mai matura una decisione: è arrivato il momento di salutare per sempre Emi.

Il finale

Mai decide che l’ultimo spettacolo di Emi sarà proprio quello di febbraio insieme ai Magic-Art. È una decisione sofferta per la piccola protagonista, ormai consapevole di non poter più continuare la sua vita nei panni della maga di successo che, seppur magnifica, non è realmente lei. È tempo di camminare con le proprie gambe, di essere se stessa e raggiungere quel successo con la sua identità. Questo comporta però anche abbandonare il suo ormai grande amico Moko, il folletto che l’ha accompagnata in questa avventura. Per questo non mancano lacrime, soprattutto alla fine dello spettacolo che si rivela un gran successo. Lì, sul palco, Emi scompare lasciando proprio il posto a Mai. Da quel momento non la rivedremo più. Le lacrime però lasciano spazio al sorriso sul volto di Mei che ora sa che è arrivato il momento di realizzare quel sogno di cui ha avuto ora un assaggio.

Magica Emi: curiosità e considerazioni

Emi come Creamy? Non proprio…

È vero che entrambe incarnano perfettamente le caratteristiche principali delle maghette degli anni ’80: belle, capelli colorati e cotonati (proprio come quelli in voga quegli anni), folletti a disposizione e, soprattutto, la possibilità di trasformarsi in ragazze più grandi. Nel loro caso troviamo però un altro elemento in comune, molto forte nella storia: entrambe diventano delle Idol. Creamy e Emi si esibiscono sul palco cantando, tra un’illusione magica e l’altra, e vengono travolte dal successo in men che non si dica. Eppure, dietro un destino così simile, si nascondono due sottotesti molto diversi. Yu si diverte con la magia ad impersonare Creamy e a vivere la vita di una ragazza più grande, bellissima e famosa. La storia però, oltre ad avere un tono malinconico più evidente, si concentra sui sentimenti più che su Yu stessa e il suo futuro. Mai invece, grazie alla trasformazione in Emi, veste i panni di quella donna di successo che vorrebbe davvero essere in futuro. Vede infatti realizzarsi il suo grande sogno: diventare una prestidigitatrice di successo.

Essere se stessi è più divertente

Eppure Mai sa che Emi è soltanto un’illusione, è ciò che vorrebbe essere in futuro ma non è davvero lei. Il sogno di diventare una maga di successo prende forma in Emi ma, al contempo, la nostra piccola protagonista comprende che questo rappresenta per lei un ostacolo. Nel poco tempo in cui non è Emi, Mai continua ad allenarsi nei trucchi di prestigio ma senza particolari progressi. Una frustrazione che diventa ancor più importante quando con Emi riesce a far tutto senza alcun tipo di sforzo. Ma è davvero così divertente riuscire a fare tutto con così tanta facilità? Mai inizia a chiederselo e, con grande maturità, arriva a capire che “È più divertente essere Mai”. Le scorciatoie sono inutili quando si vuole realizzare un sogno così grande e la nostra protagonista lo comprende: bisogna abbandonare Emi per dedicarsi anima e corpo a diventare Magic Mai. Sul finale, quindi, appare evidente la morale dell’anime: le cose ottenute col proprio sacrificio sono anche quelle che regalano maggiore soddisfazione.

Una famiglia felice

Un elemento che va notato in Magica Emi è la presenza di una famiglia ‘felice’. Una cosa per nulla scontata se si pensa a molti degli anime di cui abbiamo parlato nei precedenti appuntamenti della nostra rubrica. Tra storie in cui non mancano mai orfani, in cui le famiglie sono disastrate o addirittura assenti, per morte o abbandono, un nucleo come quello della nostra Mai – in cui non solo ci sono entrambi i genitori e stanno insieme, ma troviamo anche nonni, cugini e parenti alla lontana in piena sintonia – ci fa tirare un sospiro di sollievo. Non esiste, dunque, solo il mood malinconico dei protagonisti orfani: negli anime giapponesi c’è spazio anche per una ‘normale’ famiglia felice.

La sigla

“Magica magica Emi” è cantata da Cristina D’Avena. Il brano è stato scritto da Alessandra Valeri Manera su musica e arrangiamento di Giordano Bruno Martelli.

I personaggi

Mai – La protagonista dell’anime. Una bambina di 10 anni con la grande passione per i trucchi di magia.
Annie – Mamma di Mai ed ex maga. Faceva parte dei Magical-Art, capitanati da sua madre, ma ha lasciato dopo le nozze. Ora gestisce con il marito la pasticceria “Cookie”.
Enrico – Padre di Mai e non proprio amante della magia. Arriverà però a sostenere sul finale le passioni di sua figlia.
Giuppi – Fratellino di Mai.
Moko – È un folletto dello specchio che fa dono a Mai del suo bracciale magico.
Fiorella e Giovanni – Nonni materni di Mai e famosi prestidigitatori, oggi gestori di una scuola di magia.
Ronni – Figlio di una famosa coppia di maghi, è un ragazzo di 17 anni, ospite dei nonni di Mai. È un aspirante pugile che stringe una bella amicizia con la protagonista.
Bartolomeo – Produttore e autore televisivo di Emi.
Pellecchia – È il manager di Emi e sottoposto di Bartolomeo.

Magica magica Emi (serie completa)
  • Ryo Tachiba (Direttore) - Hiroshi Konishikawa (Autore)

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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