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Musk vende 3,4 miliardi di euro di azioni Tesla

Il titolo scende a Wall Street, gli investitori preoccupati del coinvolgimento con Twitter

Il CEO di Tesla Elon Musk ha venduto oltre 22 milioni di azioni della compagnia fra lunedì e mercoledì, per un prezzo attorno ai 3,4 miliardi di euro. Il titolo a Wall Street scende sotto i 500 miliardi di dollari in capitalizzazione, arrivando al minimo da novembre 2020, quando aveva iniziato la sua ascesa che sembrava irrefrenabile. Molti investitori, incolpano il coinvolgimento del CEO per Twitter.

Musk vende 22 milioni di azioni Tesla, il titolo al minimo da due anni

Nell’ultimo periodo sembra che il maggior azionista di Tesla abbia bisogno di liquidità. Solo un mese fa aveva scaricato 4 miliardi di dollari in azioni. In aprile aveva venduto 8,5 miliardi di dollari di azioni, per poi scaricarne altri 7 miliardi ad agosto. In nessun caso, Musk aveva spiegato le motivazioni di questa scelta. Ma senza dubbio, sono iniziati dopo che il miliardario aveva cominciato la trattativa per Twitter.

Elon Musk detiene comunque la maggior parte delle azioni societarie, con circa 66 miliardi di dollari di quote Tesla a disposizione. Ma la vendita di azioni ha avuto un impatto negativo sul valore delle singole azioni. Al momento della stesura di quest’articolo le azioni valgono 146,34 euro. Un calo del 60,6% rispetto a gennaio 2022: questo è stato l’anno peggiore in termini di perfomance (anche per via degli ottimi ultimi due anni).

Le motivazioni di Musk

Come in passato, anche questa volta Musk non ha spiegato il motivo per cui ha venduto le proprie azioni della società. Alcuni analisti speculano che sia per pagare gli alti interessi accumulati per raccimolare i 44 miliardi di dollari necessari ad acquistare Twitter. Musk aveva infatti chiesto un prestito di 13 miliardi di dollari, di cui 3 miliardi di debito non assicurato su cui Twitter paga tassi dell’11,75%.

Twitter Elon Musk ultimatum dipendenti

Alcuni investitori sono frustati dalle modalità con cui Musk vende azioni Tesla. Dopo aver assicurato che non avrebbe venduto quote di questa società, l’anno scorso a novembre le aveva vendute dopo aver tenuto un sondaggio su Twitter. Quest’anno, dopo le prime quote scaricate per l’acquisizione del social, aveva assicurato che non avrebbe più venduto: invece lo ha fatto più volte. Questo venerdì Tesla va nel periodo di pausa invernale, quindi Musk non dovrebbe più scaricare quote entro la fine del 2022.

Durante l’annuncio dei ricavi del terzo trimestre 2022, Musk aveva assicurato che la compagnia avrebbe messo in pratica dei “buyback” nel 2023, riacquistando fra i 5 ai 10 miliardi di azioni durante l’anno prossimo. Con ogni probabilità, quella cifra permetterà di riacquistare molte più quote di quante ne ha vendute. Soprattutto perché sembra che la Federal Reserve alzerà i tassi di interesse fino al 4,25-4,5%: quando si alzano gli interessi, di solito le azioni perdono valore. Musk ha forse venduto anche anticipando un calo nel valore delle azioni.

Quindi Musk potrebbe aver deciso di scaricare sugli altri azionisti Tesla quasi 22 milioni di azioni prima che perdano valore. Ottenendo in cambio della liquidità per rientrare del debito accumulato con Twitter. Ma al momento restano solo speculazioni: l’inizio del prossimo anno potrebbe darci una visione più accurata della strategia (o della sua mancanza) adottata da Musk.

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Source
TechCrunch

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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